Sempre e per sempre: The Vampire Diaries, The Originals e Legacies a confronto

Isabella Chierici

Sempre e per sempre: The Vampire Diaries, The Originals e Legacies a confronto Isabella Chierici Canadausa

Per comprendere meglio il successo riscontrato da The Vampire Diaries, The Originals e Legacies, occorre fare un piccolo salto nel tempo e tornare alla fine degli anni 2000, più precisamente nel 2009

È da poco uscito Twilight sui grandi schermi, tratto dal successo della scrittrice Stephenie Meyer, e le adolescenti di questa generazione iniziano a nutrire un nuovo interesse verso quello che è il mondo formato da streghe, lupi mannari e soprattutto vampiri. Per cavalcare l’onda del momento, è perciò necessario trovare un intrattenimento similare anche per la televisione, che abbia come protagonisti proprio questi personaggi così misteriosi. 

Quasi vent’anni prima, la scrittrice Lisa J. Smith aveva pubblicato una saga di romanzi dal titolo The Vampire Diaries, tradotti in italiano con I diari del vampiro, in cui venivano narrate le vicende dell’umana Elena Gilbert e dei suoi due spasimanti succhiasangue, i fratelli Salvatore. È proprio partendo da questi libri che la trasposizione televisiva inizia a prendere vita.

La prima puntata di The Vampire Diaries (abbreviato spesso in TVD) esce così il 10 settembre 2009 e, come previsto da registi, produttori e sceneggiatori, è stata fin da subito un successo internazionale. Quello che forse non era stato previsto nel piano iniziale di Kevin Williamsons e Julie Plec è che ancora oggi, a distanza di tredici anni, la storia continua a esistere. Ufficialmente TVD termina il 10 marzo del 2017 ma, nel corso degli anni, altre vicende secondarie sono state approfondite, dando vita a due spin-off: The Originals e Legacies.

Una scelta che, da un lato, ha aumentato il numero di spettatori e ampliato storie che, inevitabilmente sarebbero state trascurate nella serie tv principale, ma che dall’altro ha più volte messo a repentaglio la serietà e la coerenza di The Vampire Diaries. Dovendosi concentrare su diversi archi narrativi, gli sceneggiatori hanno corso il rischio di rovinare un grande successo, cosa che in parte è accaduto nelle due stagioni conclusive della serie.

Sempre e per sempre: The Vampire Diaries, The Originals e Legacies a confronto Isabella Chierici Canadausa

The Vampire Diaries è ambientato in una tranquilla cittadina della Virginia, Mystic Falls, che dà i natali a Elena Gilbert, una sedicenne rimasta orfana e che si innamora del nuovo ragazzo arrivato in città, Stefan Salvatore. La storia dei due adolescenti è fin da subito coinvolgente ma il loro equilibrio viene ben presto interrotto dal fratello maggiore di Stefan, il bello e dannato Damon. La sua presenza non solo destabilizza l’armonia dei due ragazzi e dell’intera cittadina, ma riesce anche a creare quel perfetto triangolo amoroso che ricorda tanto quello vissuto in Twilight da Bella, Edward e Jacob. 

Pur essendo la loro storia il fulcro della serie, nel corso delle stagioni vengono introdotti nuovi personaggi con l’obiettivo di aumentare l’audience e, allo stesso tempo, fornire risposte alle domande che sempre più spettatori si stavano ponendo. Tra questi, i Mikaelson sono la principale fonte di novità.

Niklaus, il terribile ibrido, Elijah, Rebekah, Finn e Kol sono i vampiri originali, ovvero coloro che hanno dato vita alle successive dinastie del popolo della notte. Soprattutto nel corso della terza e quarta stagione, iniziano a ricoprire un ruolo sempre più importante e determinante ai fini della trama. Basti pensare al sentimento nutrito da Klaus per Caroline, la migliore amica di Elena, o anche solo alla parentesi di passione avuta dallo stesso con Hayley, l’ex fidanzata di Tyler, il primo ibrido da lui creato. 

Proprio in vista del successo riscosso da questa famiglia così insolita, il 3 ottobre 2013 va in onda la prima puntata dello spin-off a lei dedicato: The Originals. A differenza di The Vampire Diaries, viene ambientata in una città esistente, da sempre conosciuta come cuore pulsante del mistero e della magia come il voodoo, New Orleans. Tra le vie del quartiere francese, Klaus scopre di aspettare una bambina, la figlia del miracolo, la sua speranza di diventare una persona migliore e dare un lascito positivo alle successive generazioni. 

Le vicende delle due serie tv iniziano, a questo punto, a viaggiare su binari paralleli, talvolta intrecciandosi in alcuni crossover tra le due città. È proprio per questo motivo che, se si desidera seguire un filo logico, occorrerebbe guardare le serie contemporaneamente. Il rischio potrebbe essere altrimenti quello di incorrere in spoiler o discordanze troppo evidenti. 

Sempre e per sempre: The Vampire Diaries, The Originals e Legacies a confronto Isabella Chierici Canadausa

The Originals approfondisce tutti quegli aspetti legati al mondo soprannaturale che, per motivi di trama, erano stati lasciati indietro nella serie madre. Veniamo così a conoscenza del potere che hanno le streghe, delle loro diverse confraternite e del ruolo cruciale che ricoprono nell'equilibrio tra lupi e vampiri. Lo spettatore viene inserito poco alla volta nella vita di Klaus, Elijah e Rebekah, mostrando le loro debolezze e il peso che devono sopportare da più di mille anni. Vediamo in questo modo anche il lato ombra dell’essere immortali, cosa significhi perdere costantemente le persone che si amano, dover mentire sulla propria natura e identità. Una vita passata nell’introspezione, allontanandosi e riavvicinandosi costantemente alla famiglia.

Motivo per cui TO viene considerato un vero e proprio family drama e pone le basi per il secondo, e per ora ultimo, spin-off della saga: Legacies. Uscito il 25 ottobre del 2018, quasi tre mesi dopo l’ultima puntata di The Originals, vede Hope Mikaelson, la figlia di Hayley e Klaus, fare ritorno a Mystic Falls per frequentare il collegio Salvatore, la scuola per essere soprannaturali fondata da Alaric Saltzman, migliore amico di Damon e padre delle gemelle di Caroline. Un inizio che in parte ricorda quello di The Vampire Diaries e che si collega ancor più fortemente a essa grazie al parallelismo della storia d’amore tra il tribrido e l’umano Landon

Legacies è ambientata nel futuro, intorno al 2030, ed è impostata, a differenza delle serie tv precedenti, come un vero e proprio high school show. Tutto è incentrato sulla scuola e sulle vicende della Super Squadra, il gruppo di amici di Hope. Nell’arco delle prime stagioni i protagonisti si trovano a dover combattere contro mostri sempre diversi, alcuni che li accompagneranno per tutte le stagioni successive, come ad esempio il Negromante. La necessità di dover combattere continuamente demoni differenti, fa un po’ perdere il filo con il titolo della serie, cioè il bisogno ancestrale che ha Hope di ritrovare i propri legami con la sua famiglia.

Hope soffre per la perdita dei genitori e per la lontananza da New Orleans ma sembra essere un fattore secondario, quasi di accompagnamento, che si palesa solo quando è richiesto per motivi di trama. L’unico vero interesse che ha la ragazza è il suo grande amore Landon, che si scopre essere il figlio di Malivore, la pozza oscura da cui fuoriuscivano i vari mostri delle puntate precedenti. Con un focus quasi esclusivo su Hope e le gemelle Saltzman, Legacies sembra discostarsi totalmente dalle serie precedenti, non fosse per alcuni personaggi storici e il luogo in cui viene ambientata.

Sempre e per sempre: The Vampire Diaries, The Originals e Legacies a confronto Isabella Chierici Canadausa

È solo nella quarta e ultima stagione che vengono ripresi alcuni elementi cardine di TVD e ripresentati alcuni personaggi che avevamo già conosciuto in TO, come la zia Freya e l’amico di famiglia Marcel. Hope, ad esempio, per porre fine al dominio di Malivore deve uccidere Landon e questo la porta a spegnere la sua umanità, cosa che avevamo già visto fare a vari personaggi della saga come, ad esempio, Caroline, Stefan e Damon. 

Tutti i dubbi vengono sciolti e si percepisce la fretta di dover chiudere delle storie che, probabilmente, sarebbero state portate avanti in un’ipotetica quinta stagione. Il dilemma di Alaric di salvare le sue figlie dalla fusione (passaggio necessario per i primogeniti delle streghe Gemini) viene magicamente risolto quando Lizzie viene trasformata in un’eretica, una vampira-strega. L’amore indissolubile tra Hope e Landon si affievolisce quando questo diventa il nuovo traghettatore dell’Aldilà, così come il sentimento reciproco che provano MG e Lizzie si palesa improvvisamente nell’ultima puntata.

Quindi, così come The Vampire Diaries sembra portare avanti la trama per troppo tempo, Legacies sembra lasciare dei grossi buchi, tirando le fila in modo troppo frettoloso. Vengono inseriti personaggi nuovi, come i grandi e potenti dei, che però riescono a essere sconfitti da un gruppo di adolescenti nel giro di un solo pomeriggio. The Originals risulta perciò l’anello legante delle tre serie, quella al momento più equilibrata e meglio riuscita.

Per ora non sono previsti ulteriori spin-off, anche se Julie Plec ha fatto ben presagire che stia già pensando ad altre storie da approfondire e raccontare. Quello che rimane certo è che, nonostante le differenti trame e stili narrativi, guardare The Originals e Legacies consente agli spettatori di vivere ancora, dopo più di un decennio, il mondo di The Vampire Diaries e il loro tanto agognato “sempre e per sempre”.

Foto 1: hollywoodreporter.com

Foto 2: exploregeorgia.com

Foto 3: tvtime.com

Foto 4: facebook.com