One Day: quindici anni di amicizia, sogni e amore

Isabella Chierici

L’8 febbraio 2024 viene rilasciata su Netflix la serie tv One Day, un adattamento televisivo del celebre romanzo di David Nicholls pubblicato nel 2009, già portato sul grande schermo nel 2011 grazie a Anne Hathaway e Jim Sturgess. Questa nuova versione, attraverso quattordici episodi, riesce a catturare l'essenza della storia originale, ampliando al contempo la psicologia dei personaggi e mostrando con maggiore profondità le dinamiche della loro relazione.

La prima puntata ha come data il 15 luglio 1988 e si svolge nel campus dell’Università di Edimburgo, durante una festa per i ragazzi laureati. In questa serata, i partecipanti mettono la parola fine al proprio percorso universitario e iniziano a nutrire sogni e speranze per quello che sarà il loro futuro. È in questa occasione che i protagonisti di One Day, Emma (Ambika Mod) e Dexter (Leo Woodall) si incontrano per la prima volta. 

L'attrazione reciproca li trascina ben presto nella stanza di lei dove finiscono, però, a parlare di loro. Dexter è il classico ragazzo di buona famiglia, bello, biondo, con gli occhi azzurri. La sua visione della vita è quella del giovane spensierato intenzionato a cogliere al balzo tutto ciò che gli viene offerto, senza reali prospettive. Emma, invece, ha una visione della vita più matura e razionale. Determinata a costruire qualcosa per se stessa e a realizzarsi, con la speranza di poter concretizzare il suo amore per la scrittura dando vita a opere letterarie che possano lasciare il segno.

Un incontro fortuito, tra due persone così diverse, trova in One Day l’espressione per mostrare un rapporto di profonda amicizia che trascende la dimensione del tempo e dello spazio. Il 15 luglio diventa perciò una data molto importante per i due protagonisti, tanto da incontrarsi ogni anno (o quasi), con la speranza di condividere gioie, passioni, sogni e speranze. Un’occasione da ricordare, ma anche un pretesto narrativo per avere uno sguardo intimo e dettagliato sulla loro evoluzione personale e sul rapporto che stanno costruendo.

Ogni episodio di One Day diventa un frammento di un puzzle più grande che mostra come Emma e Dexter crescono e si trasformano nel tempo. Vengono mostrate con estremo realismo le difficoltà dei giovani nel passaggio della vita adulta, le gioie e le paure che provano anche nelle più piccole e semplici scelte quotidiane. 

Vediamo perciò un Dexter che tenta di fare successo in televisione, ma finisce in un circolo di droga, festini privati e annullamento della propria personalità per rincorrere la tanto agognata popolarità. Emma, invece, finisce per rinunciare ai suoi sogni da scrittrice, diventando un’insegnante e instaurando una relazione con Ian, ragazzo adorabile, ma che non ama.

Nonostante tutto, i due protagonisti trovano sempre il modo di ritrovarsi, dimostrando come l'amore e l'amicizia possano resistere alle avversità. One Day non idealizza la loro relazione, ma la presenta in tutte le sue sfaccettature, comprese le incomprensioni, gli errori e le riconciliazioni. Questo approccio rende la storia estremamente reale e toccante, rispecchiando le esperienze comuni di molte persone. Vengono mostrati anche i momenti privati delle loro vite, così come i 15 luglio in cui non c’era nulla “da festeggiare”.

Oltre alla trama, One Day è curata nei minimi dettagli anche visivamente, con una scenografia e un design dei costumi che rispecchiano fedelmente quelli dalla fine degli anni '80 ai primi anni 2000. Ciò contribuisce a rendere ancora più credibile il viaggio nel tempo che stanno compiendo gli spettatori assieme a Emma e Dexter. 

Rispetto al film del 2011, la serie introduce alcune scelte registiche differenti. Emma, infatti, ha origini indiane, fattore che aiuta a far percepire ancora di più la differenza tra lei e Dexter. Inoltre, la versione seriale di One Day, pur mantenendo il tono malinconico presente nel film quanto nel romanzo, riesce a bilanciare dramma e commedia in modo efficace, offrendo momenti di leggerezza che entrano in contrasto con quelli più intensi e toccanti.

Anche le performance di Ambika Mod e Leo Woodall meritano di essere citate. Il confronto con Anne Hathaway e Jim Sturgess era quasi inevitabile e i due ragazzi sono riusciti a portare sullo schermo una chimica palpabile che risulta immediatamente coinvolgente per lo spettatore. Woodall riesce a trasmettere con autenticità la complessità del personaggio di Dexter, un ragazzo (e poi uomo) che conosce tanto il successo quanto la caduta, mentre Mod dà vita a una Emma che si trasforma da giovane insicura ad adulta determinata, senza mai perdere la sua essenza. 

Un viaggio emotivo che esplora l'amore, l'amicizia e la crescita personale attraverso il tempo, offrendo al pubblico un'esperienza coinvolgente e profondamente umana. One Day racconta perciò una storia non convenzionale, che sfugge ai cliché del genere romantico e offre uno sguardo sincero sulle difficoltà e le bellezze della vita reale. Grazie alla cadenza (quasi sempre) annuale delle puntate e alla loro durata relativamente breve (circa una mezz’oretta l’una), si riesce a mantenere alta l'attenzione dello spettatore

Il rischio di essere appellata come “brutta copia” del romanzo e del libro era molto alta, però la serie tv One Day si dimostra, in definitiva, (quasi) all’altezza dei due precedenti. “Quasi”, perché nulla può competere con Anne Hathaway e il suo “Ti amo, ma non mi piaci più”. Nulla.

 

Foto 1: elle.com

Foto 2: filmaltrove.it

Foto 3: mymovies.it