Il confine tra realtà e magia: i segreti dell’illusionismo

Isabella Chierici

L’arte dell’illusionismo gode da sempre di un grande fascino: chi la pratica infatti è in grado di stupire il pubblico e far credere che, oltre alla realtà, ci sia qualcos’altro. Da secoli prestigiatori, ventriloqui e mentalisti tentano di sfondare la parete del reale e convincere anche i più scettici che la magia esista davvero. Anche se spesso c’è una spiegazione logica dietro ai trucchetti realizzati, ancora oggi molte persone continuano ad assistere a questo genere di spettacoli. Sarà la voglia di farsi stupire oppure la speranza che esista davvero qualcosa in più oltre i confini della realtà?

 

1. Storia dell’illusionismo

2. I prestigiatori più famosi

3. I ventriloqui e i loro dummies

4. La telepatia dei mentalisti 

5. Conclusioni

6. Sitografia


1. Storia dell’illusionismo

L’illusionismo “è l'arte di eseguire un'azione in modo da farla apparire come dovuta a cause preternaturali. Generalmente ha scopo di divertimento o di trattenimento”. È già dall'età del bronzo che alcuni maestri iniziano a praticare l’illusionismo per intrattenere il pubblico così come i  sacerdoti, invece, se ne servono per terrorizzare i devoti attraverso delle premonizioni. La Chiesa cristiana si dichiara contraria a questa pratica, ritenendola demoniaca e pagana - secondo le leggende, infatti, i Druidi sono in grado di creare piogge di fuoco o di apparire e sparire a proprio piacimento. 

Nonostante queste restrizioni, nel Medioevo molti intrattenitori ricominciano a utilizzare l’illusionismo con scopo giocoso. Bacone, ad esempio, riesce a dimostrare una volta per tutte che questo tipo d’arte è legata alle leggi naturali, quindi si può definire “magia bianca”, tutt’altra cosa rispetto alla proibita e condannata “magia nera” delle streghe

È solo a partire dalla seconda metà del 1700 che questa pratica inizia a trovare il giusto apprezzamento nelle corti, specialmente italiane, francesi, inglesi e americane. In Italia è Giuseppe Pinetti di Wildalle il precursore dell’illusionismo: “Pinetti adoperava leve, fili, mantici, ecc. per trasportare la forza motrice a distanza e far funzionare i suoi apparecchi meccanici; fu il primo che diede all'illusionismo un indirizzo scientifico”. In Francia e in Inghilterra i maggiori esponenti sono tutti allievi di Pinetti, mentre in America si inizia a sviluppare un nuovo tipo di magia moderna. I fratelli Davenport, Ira Erastus e William Henry sono gli inventori dello spiritismo, un filone di illusionismo molto in voga a partire dalla metà del secolo XIX. I partecipanti dei loro spettacoli assistono, durante la seduta, a veri e propri fenomeni di possessione, in cui un medium fa da tramite a spiriti spesso infastiditi e funesti. 

 

2. I prestigiatori più famosi

Ed è proprio per smascherare queste messinscene che Harry Houdini comincia a diventare famoso. L’artista dell’escapologia nasce a Budapest nel 1874 ed è solo nel 1891 che diventa un illusionista professionista di New York. Pur essendo conosciuto come artista della fuga, Harry Houdini è anche aviatore, attore e cineasta: tutti mestieri che l’hanno aiutato a rendere il suo personaggio ricco di mistero e pieno di fascino. Il suo modo di parlare di sé è paragonabile agli influencer dei giorni nostri: attraverso un’accurata strategia di personal branding, Houdini è in grado di farsi accettare da tutti, persino da reali e autori famosi.

Houdini

Inizia come la maggior parte degli illusionisti con dei giochi di carte ma l’arte della fuga è ciò che lo affascina maggiormente. Nel 1899 ha l’occasione per dimostrare le sue abilità: è da quel momento che diventa l’illusionista più famoso di tutti i tempi. Tra manette, corde e camicie di forza, appeso per aria o immerso nell’acqua, Houdini riesce sempre a trovare un modo per salvarsi e fuggire alla morte. I suoi segreti per scappare si focalizzano sui piccoli dettagli: le manette si possono aprire con una determinata pressione, spesso i lucchetti si aprono con dei lacci delle scarpe oppure può fuggire da delle scatole chiuse perchè si aprono dall’interno. Lo stesso Phil Dunphy, personaggio della sitcom Modern Family cerca di replicare, a volte con successo, i trucchi del grande escapologo.

La carriera da autodidatta di Houdini affascina tutti ma il suo carattere focoso lo porta ad avere degli screzi con personaggi importanti. Lo stesso Arthur Conan Doyle gli toglie il saluto a causa del suo ruolo di smascheratore di fenomeni paranormali. L’autore di Sherlock Holmes infatti è un seguace dello spiritismo, la moglie stessa si definisce una medium ed è convinto che il suo stesso amico Houdini possieda delle capacità magiche. L’illusionista di Budapest invece sostiene fermamente che queste credenze possano portare alla pazzia

Persino la sua morte resta un’incognita: molti sostengono che sia stata una peritonite acuta mentre nel 2008 un pronipote dell’illusionista ha affermato che sia morto avvelenato, ucciso dagli stessi spiritisti che ha smascherato per tutta la vita. 

Nella contemporaneità troviamo David Copperfield. Con un inizio carriera da prestigiatore - come la maggior parte dei suoi colleghi - prosegue come illusionista ma cerca di dare un aspetto nuovo, dinamico e moderno ai suoi trucchi. È il più giovane artista a essere stato accettato nella Society of American Magicians e a tenere un corso di magia all’università di New York. Il suo successo ha ottenuto riscontri positivi grazie anche alla sua presenza in televisione: “Con la crescita della sua popolarità, Copperfield è diventato sempre più ambizioso nella sua messa in scena di illusioni spettacolari [...]. In un'occasione, "volò" attraverso il Grand Canyon, in un’altra sembrava attraversare la Grande Muraglia cinese e nella sua acrobazia più famosa, apparentemente, fece sparire dalla vista la Statua della Libertà”.

Data la sua fama, Copperfield è riuscito ad acquistare cimeli e collezioni di magia così da apprendere dai migliori nel campo e poter lui stesso diventare un nuovo punto di riferimento per le generazioni future. Il successo, secondo l’illusionista, deve essere condiviso, per questo ha donato una grossa percentuale dei suoi guadagni all’organizzazione benefica Project Magic che ha lo scopo di portare un po’ di magia a persone malate. Grazie a questo programma, i pazienti ritrovano una maggior motivazione, acquisiscono fiducia in se stessi e rafforzano le loro capacità comunicative. 

 

3. I ventriloqui e i loro dummies

Il ventriloquismo è una forma di illusionismo che permette a una persona di far credere che la propria voce provenga da un altro oggetto, di solito un pupazzetto chiamato dummy. I ventriloqui riescono a tenere le labbra immobili quando parlano, per questo gli spettatori sono portati a credere che la voce alterata provenga dal manichino piuttosto che da chi lo muove. 

Questo tipo d’arte risale all’antica Grecia e anch’esso viene condannato nel Medioevo per poi essere riaccettato solo nel XVI secolo. 

Com’è possibile illudere le persone che sia qualcos’altro a parlare? I ventriloqui fanno leva su alcuni meccanismi del nostro cervello. La prima illusione è chiamata “cattura visiva”: 

 

“se qualcosa nelle vicinanze emette un suono, puoi dire da dove proviene il suono. Ma se vedi qualcos'altro muoversi esattamente nello stesso momento, potresti avere l'impressione che il suono provenga effettivamente dall'oggetto in movimento”. 


La seconda illusione invece è di tipo sociale ovvero il dummy deve essere percepito come vivo, deve avere la sua voce caratteristica, le sue movenze e persino le sue emozioni, spesso totalmente diverse da quello dell’illusionista. Sebbene il pubblico sappia che si tratta solo di stoffa e cotone, può provare empatia per quello che racconta o vive quel pupazzetto.

Il ventriloquo contemporaneo più famoso è Jeff Dunham, noto per aver riaccreditato dopo diversi decenni questo tipo d’arte. Inizia ad appassionarsi a questo studio fin da piccolo, dopo che i genitori gli regalano il primo dummy e incomincia a esibirsi come cabarettista anche in piccoli teatri. Si rende ben presto conto che dietro ai suoi pupazzetti può dire verità scottanti o toccare temi che le persone comuni non potrebbero fare, se non rischiando di venire censurate o insultate. La sua ironia e la sua sensibilità riescono a coinvolgere quasi tutte le fasce d’età, toccando temi che fanno ridere la maggior parte delle persone. Il suo humor però non convince tutti: ci sono persone che non apprezzano le sue battute e altre che si sentono ferite da ciò che dice. Far ridere tutti non è semplice ma Dunham cerca di trovare i lati divertenti di tutte le etnie e di tutte le classi sociali, a volte giocando su stereotipi come la moglie rompiscatole. 

 

I suoi dummies principali sono: 

  • Achmed the Dead Terrorist: è lo scheletro di un kamikaze maldestro che scopre, grazie a Jeff, di essere morto. Questo personaggio viene utilizzato per satirizzare il terrorismo a tutto tondo ed è famoso per zittire e minacciare il pubblico - e non solo - con la sua frase “Silence! I kill you” seguita dall’iconica alzata di sopracciglia;

  • Peanut: è un woozle iperattivo dalla pelle viola, con un ciuffo verde e una sola scarpa da ginnastica. È il classico ragazzaccio che dice le cose che pensa senza filtri, ridicolizzando Jeff e Josè Jalapeño, il peperoncino “on the stick” arrivato dal Messico. È l’unico che parla apertamente del fatto che Jeff è un ventriloquo;

  • Josè Jalapeño: è un peperoncino parlante con grandi baffi e con un piccolo sombrero. È spesso calunniato da Peanuts perché messicano ma la sua pacatezza e le sue risposte taglienti lo contraddistinguono. Sostiene di piacere a tutte le ragazze, perchè Josè “has the stick”; 

  • Walter: è il classico anziano americano arrabbiato con tutti per qualsiasi cosa. Ha sempre le braccia incrociate e la faccia corrucciata perché è perennemente insoddisfatto. È un veterano della guerra del Vietnam e la sua frase preferita è “I don’t give a damn”. Spesso parla male di sua moglie con cui è sposato da quasi mezzo secolo; 

  • Bubba J: rappresenta lo stereotipo dell’uomo bianco non molto intelligente che non riesce a contare nemmeno fino a tre. Le sue uniche passioni sono la birra e la NASCAR.

 

4. La telepatia dei mentalisti 

“Il mentalismo è l'arte di sfruttare una comprensione altamente sviluppata della psicologia umana e del linguaggio del corpo per influenzare gli altri e fornire esperienze psicologiche inspiegabili”. 


Come prima impressione, quando ci si imbatte in uno spettacolo di mentalismo, il pubblico è certo che l’illusionista sul palco sia in grado di leggere i pensieri o, perlomeno, di riuscire a manipolare la mente. In realtà, l’arte del mentalismo si basa quasi esclusivamente sulla psicologia: grazie alle parole, ai suoni e ai vari stimoli dello spettacolo, lo showman riesce a insinuarsi nel subconscio del pubblico e a indurlo a fare o dire ciò che vuole lui.

Tesei

I mentalisti sono dei veri e propri attori: dal momento che salgono sul palco devono mettere in scena uno spettacolo che stupisca tutti e che faccia credere che la magia esiste veramente. Tutto ciò su cui fanno leva è invece l’elaborazione dei dati del nostro cervello, un organo straordinario ma molto facile da ingannare. Adesso il ​​mentalismo include molte altre forme di arte, come la lettura a freddo, la telepatia, l'ipnosi, la matematica rapida, la chiaroveggenza e persino la psicocinesi.

Tra i mentalisti contemporanei più famosi troviamo l’inglese Derren Brown e l’italiano Francesco Tesei che si sono spesso esibiti anche in televisione. Il problema di ricorrere a questo tipo di medium è che viene a mancare l’effetto “wow” di quando invece si assiste agli spettacoli dal vivo. La televisione, così come il cinema o i video su YouTube, fanno percepire finti gli spettacoli, portando a un maggior scetticismo il pubblico da casa, classificando ciò che vedono come studiato a tavolino. 

Alcuni effetti del mentalismo, invece, sono così sconcertanti tanto da far sperare il pubblico di essere chiamato sul palco per assistere dal vivo alla magia. Occorre precisare che il mentalismo non è semplice telepatia bensì uno studio approfondito di tutte le microespressioni che il volto umano può assumere. Il lavoro dei mentalisti è quello di studiarle e di sfruttare la comunicazione verbale per ottenere il giusto grado di influenza e far credere, a chi assiste allo spettacolo, di leggere la mente. L’importante è far sempre supporre al pubblico di essere libero di pensare a ciò che vuole, quando in realtà viene solo manipolato. 

 

5. Conclusioni

L’arte dell'illusionismo rimane affascinante anche dopo molti secoli e parecchi trucchetti svelati. Ora grazie a internet e a qualche libro reperibile su Amazon, chiunque può improvvisarsi prestigiatore. È solo la capacità di creare un legame con il pubblico e di riuscire a coinvolgerlo che determinerà o meno il successo di uno spettacolo, a prescindere dalla bravura dell'illusionista. Non si tratta più di estrarre un coniglio dal cilindro o di tirare fuori dalla manica dei fazzoletti infiniti: al giorno d’oggi le persone hanno voglia di stupirsi ed emozionarsi, potendo tornare bambini per qualche ora e credere che la magia, in fondo, esista per davvero. 

E come una volta disse un grande mago: “Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?"

 

6. Sitografia

Breve Sinossi della storia magica, da Magoleo.com (data di ultima consultazione: 27/12/2021).

Comedy for Dummies, da Nytimes.com (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

Cos’è il ventriloquismo?, da Spiegato.com (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

Da Houdini a Dynamo: l'illusionismo, da Miracubi.it (data di ultima consultazione: 29/12/2021).

David Copperfield American entertainer, da Britannica.com (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

Giochi mentali: cosa ci rivelano magia e illusionismo su come funzionano i nostri cervelli, da Raffaelescircoli.com (data di ultima consultazione: 29/12/2021).

How Mentalists Read Minds, da Finchmagician.com (data di ultima consultazione: 27/12/2021).

How Ventriloquism Tricks the Brain, da Daily.jstor.org (data di ultima consultazione: 27/12/2021).

How Ventriloquism Works, da Kids.frontiersin.org (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

Illusionismo, da Treccani.it (data di ultima consultazione: 27/12/2021).

La storia della magia: chi erano maghi e illusionisti, da Focusjunior.it (data di ultima consultazione: 27/12/2021).

La storia di Houdini, l'illusionista che scopriva le bufale, da Wired.it (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

Quali sono i nomi e le personalità delle marionette di Jeff Dunham?, da It.411answers.com (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

What Is Mentalism?, da Katherinemills.co.uk (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

What Is Mentalism?, da Vanishingincmagic.com (data di ultima consultazione: 21/01/2022).

 

Foto 1: tech.everyeye.it

Foto 2: versilianafestival.it