La letteratura non è una materia, ma una funzione imprescindibile dalla nostra esistenza pubblica
Così scriveva nel 1946 Marshall McLuhan, all’epoca giovane e sconosciuto professore di letteratura. E proprio lo studio della nuova letteratura modernista, così come quello dei grandi classici delle diverse tradizioni letterarie europee, è alla base delle riflessioni sulla forma del mondo contemporaneo che hanno reso il nome di McLuhan famoso in tutto il modo come quello del più noto – e spesso controverso – teorico dei media. ‘Il mezzo è il messaggio’ non è che un adattamento di una idea di T.S. Eliot, poeta e critico nordamericano, secondo la quale la vera funzione della poesia è racchiusa nel modo in cui la forma del testo lavora sul lettore mentre viene distratto dal contenuto.
La famosa frase di McLuhan è solo una variazione sul tema, intrigante tanto quella proposta, qualche anno più tardi, da un musicista inglese che aveva scelto di abitare a New York, John Lennon: ‘la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti’.
La forma del mondo e la forma dei testi, così come quella delle diverse produzioni culturali, sono in dialogo tra loro. La letteratura, così come l’arte, è per forza di cose molto di più che una materia di studio. Almeno per noi di CanadaUsa.
La letteratura è dialogo, divertimento, impegno civico. Ci allena ad ascoltare, così come a dire; può distrarci con le sue storie, ma può anche insegnarci molte cose sui meccanismi meno visibili del nostro modo.
Ci aiuta ad essere cittadini un po’ più consapevoli, a viaggiare con cognizione di causa attraverso realtà e a incontrare persone in modi sempre diversi.
La letteratura che piace a noi è proprio quella che ci allena al cambiamento, anche a quello minimo, impercettibile.