Le azioni dell'Università di Bologna!
MASCHERINE LAVABILI
Oltre alle ripercussioni in ambito sanitario, la pandemia ha causato un aumento spropositato dell’utilizzo di prodotti monouso, in particolare guanti e mascherine. Per contrastare questo incremento, l’Università di Bologna ha scelto di distribuire gratuitamente mascherine lavabili certificate (dotate di logo Alma Mater) a docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, assegnisti e dottorandi: 47.200 in totale da settembre 2020 ad ottobre 2021.
DEMATERIALIZZAZIONE
Da diversi anni l’Ateneo ha operato un importante processo di dematerializzazione dei processi amministrativi (es. questionari di autovalutazione della didattica, contratti di docenza) e di comunicazione (es. brochure di Ateneo), operando nell’ottica di una progettazione digital first. Ad esempio, la digitalizzazione delle brochure di Ateneo, prima distribuite durante Alma Orienta, ha determinato un risparmio di carta pari a 13 tonnellate l’anno. In quest’ottica si inserisce anche il progetto ReMade, che traduce il risparmio di carta nella piantumazione proporzionale di alberi in aree verdi dell’Ateneo.
DISTRIBUZIONE DELLE BORRACCE
Il progetto Plastop, nato nel 2018 con l’obiettivo di limitare l’utilizzo della plastica monouso, prevede diverse azioni tra cui la distribuzione di borracce personali in acciaio inox. Dall’avvio del progetto ad oggi, sono state distribuite quasi 22 mila borracce alla comunità studentesca e al personale tecnico-amministrativo.
RESCUE ME
Il recente progetto Rescue me ha lo scopo di introdurre azioni virtuose nella gestione dei rifiuti di cantiere e la condivisione di buone pratiche o linee di indirizzo di riuso, riciclo e corretto conferimento dei prodotti di scarto dell’azione edilizia. Ulteriore obiettivo è quello di recuperare alcuni materiali da cantiere per riutilizzarli nella creazione di componenti di arredo per le sedi universitarie. Nel 2020 sono stati collocati i primi arredi recuperati presso i nuovi uffici AUTC a Bologna ed è attualmente in corso la realizzazione di una cupola geodetica con il materiale recuperato da un cantiere di smantellamento di un traliccio in ferro.
COMPOSTAGGIO
Per la manutenzione delle aree verdi a prato, l’Ateneo utilizza il sistema mulching che sminuzza l’erba e la lascia sul posto, consentendo una riduzione delle concimazioni e un aumento dello strato di humus nel terreno, nonché l’abbattimento dei costi di trasporto. In diverse aree verdi dell’Ateneo, il resto del materiale vegetale (foglie e piccole ramaglie) derivante dalla manutenzione di diverse aree verdi dell’Ateneo viene trattato attraverso il compostaggio in loco o viene trasportato ad impianti di compostaggio. L’impegno dell’Ateneo nel recupero degli sfalci per l’ottenimento di compost può essere ostacolato dalla presenza nel terreno di coriandoli di plastica, spesso utilizzati per i festeggiamenti delle lauree. Per questo è importante la collaborazione di tutte e tutti per evitare di disperdere nell’ambiente materiali contaminanti.
