L’Università di Bologna sperimenta i tetti verdi
Già da alcuni anni, l'Università di Bologna ha installato tetti verdi e micro giardini pensili sui piani di copertura orizzontali di alcuni edifici.
Le coperture vegetative contribuiscono all'isolamento termico, riducendo le dispersioni termiche tra interno ed esterno con una conseguente riduzione dei consumi energetici. La massa degli strati componenti e della vegetazione permette l'isolamento acustico.
Le coperture a verde, ricostituendo quella massa biologica venuta meno per effetto della cementificazione, consentono attraverso la fotosintesi la trasformazione dell’anidride carbonica in ossigeno. Inoltre riducendo le emissioni causate dall’impiego dei sistemi di climatizzazione, contribuiscono al miglioramento bioclimatico e della vivibilità ambientale.
Gli elementi che costituiscono il pacchetto e i substrati sono in grado di assicurare una elevata ritenzione idrica, restituendo all’ambiente con l’evapotraspirazione fino all’80% dell’acqua piovana e riducendo di conseguenza il flusso delle acque reflue verso gli scarichi fognari.
La vegetazione permette il trattenimento delle polveri e quindi la diminuzione del fenomeno dell'isola del calore.
Attualmente sono più di 1000 i metri quadri complessivi di verde pensile realizzato sulla copertura di alcuni edifici universitari.
Dopo una prima esperienza ad Ingegneria - Lazzaretto (in cui sono stati installati 2 tetti verdi di tipo estensivo costituiti da una copertura verde piana, una stazione meteorologica e dei sensori per il deflusso idrico, per un totale di 120 mq di copertura), il progetto pilota è stato effettuato presso la sede della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria - CAAB, dove 5 tetti verdi di tipo estensivo interessano una superficie complessiva di 932 mq.
Parte delle coperture presenti al CAAB sono state messe a disposizione della ricerca sia per lo studio di specie vegetali alternative alle tradizionali coperture, sia per l'analisi delle acque di drenaggio.
In seguito, è stato realizzato un tetto verde di tipo estensivo sul solaio in piano dell'edificio "Ex Croce Rossa" in via San Petronio Vecchio. La scelta delle crassulacee ha lo scopo di ridurre al minimo sia gli interventi irrigui sia la manutenzione in quanto sono piante a ridotto fabbisogno idrico e questo permette un migliore isolamento sia termico che acustico.
I tetti verdi dell'Alma Mater arrivano anche al CAAB