Nell’ambito della riduzione dei gas serra, la strategia è di individuare, come fonte primaria di emissioni di gas ad effetto serra, gli inquinanti prodotti dai trasporti e dalla mobilità. Il progetto mira quindi al calcolo dell’impronta ambientale dell’Università di Bologna e alla successiva pianificazione delle attività necessarie alla sua riduzione.
La direzione seguita dall’Università di Bologna nell’ambito della riduzione dei gas serra è quella che risponde all’SDG ONU n°11 “Città e Comunità sostenibili”, secondo la strategia di favorire la coesione sociale, tramite il rafforzamento del principio di identità istituzionale di ogni suo membro e di individuare, come fonte primaria di emissioni di gas ad effetto serra, gli inquinanti prodotti dai trasporti e dalla mobilità. La mobilità è intesa nell’ottica del Protocollo di Kyoto, della Direttiva 2009/29 e dell’Accordo COP21. Il progetto mira al calcolo dell’impronta ambientale dell’Università di Bologna e alla successiva pianificazione delle attività necessarie alla sua riduzione.
L’Università di Bologna ha aderito a Life CLIM’FOOT, progetto finalizzato a supportare l’adozione di politiche pubbliche per il calcolo e la riduzione dell’impronta di carbonio delle organizzazioni. Tale progetto è coordinato dall’Agenzia francese per l’ambiente e i partner italiani sono ENEA e il suo spin-off Ecoinnovazione srl. A maggio 2018 è stato stilato l’“End User’s Final Report” che presenta il calcolo della Carbon Footprit dell’Università di Bologna per quanto riguarda le attività 2016. Con la stessa metodologia sono poi state esaminate le attività 2017 per capire quali siano le leve a disposizione per impostare una strategia di contenimento della stessa sebbene l’Ateneo di Bologna sia ancora in una fase di espansione delle proprie attività.