Per vivere l’emozione del viaggio senza per forza andare lontano.
Data:
Luogo: Bologna e Appennino bolognese
In un’epoca di interrogativi drammatici sulla sostenibilità del nostro modello di sviluppo e sull’impatto socio-economico ed ambientale dei nostri stili di vita, IT.A.CÀ promuove una nuova etica del turismo e propone un turismo responsabile attuato secondo i principi di giustizia sociale ed economica, nel rispetto dell’ambiente e delle culture.
Con il "Festival del Turismo Responsabile" che ogni anno allarga i suoi orizzonti, a ciascuno viene offerta la possibilità di vivere in prima persona esperienze di turismo sostenibile, equo, lento, green, solidale, accessibile e responsabile, regalando l’opportunità di riconsiderare il viaggio non più solo come semplice vacanza, trasgressione e svago, ma come un’esperienza per conoscere e scoprire il mondo. Un invito a vivere l’emozione del viaggio senza per forza andare lontano.
Diretto e ideato dal Professore dell’Alma Mater Pierluigi Musarò, IT.A.CÀ conduce istituzioni, operatori economici, turisti e intere comunità a sperimentare modelli alternativi, dimostrando che oggi un altro turismo è possibile.
Con la partecipazione dell'Università di Bologna ITACA invita a scoprire luoghi e culture attraverso presentazioni di libri, convegni, workshop, cene, teatro, concerti, documentari, itinerari a piedi, in bici e non solo. Momenti d’incontro e confronto per riflettere, in chiave critica, sul concetto di viaggio e di ospitalità, sulle migrazioni e sulla cittadinanza globale, sulle disuguaglianze e sul concetto di sviluppo.
Per questa XI edizione il festival propone un ricco programma di eventi, esperienziali e riflessivi, mirati a creare un percorso che dal centro della città conduce sui crinali dell’Appennino bolognese, così vicini e ricchi di natura e storie eppure così poco conosciuti per quanti sono abituati a non oltrepassare le mura felsinee.
Appennino che è stato terra di resistenza ieri e di restanza oggi, che è poi un altro modo di combattere lo svuotamento dei piccoli paesi e il conseguente vuoto di memorie e identità, di relazioni umane, il degrado dell’ambiente e il deserto di speranze.
L’invito è dunque a viaggiare insieme. Magari restando dove siete, ma con una prospettiva – culturale e civica – differente.
Professore associato
Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia
Strada Maggiore 45, Bologna
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silvialazzari4@gmail.com