Garrison Keillor: tra linguaggio radio e tribalità

Susanna Luppi

Garrison Keillor è un uomo di spettacolo, da occhio di bue, autore di sceneggiature, cantante e umorista di successo. Ma soprattutto, Keillor è una voce. Lo conferma il suo storico programma radiofonico A Prairie Home Companion in onda su suolo americano dal 1974 al 2016. La sua voce ha poi dato corpo a un romanzo, WLT: A Radio Romance (1992), ultimo caldo baluginio della narrazione orale che rende omaggio nostalgico ai radio days di un tempo. Una zoomata sulla vita dietro le quinte di una stazione radiofonica, la WLT, che immancabilmente mette a nudo l'osmotico rapporto tra realtà e fiction.

1. Keillor, l'uomo dalle “mille e una radio”

2. WLT: linguaggio radio e tribalità

3. Bibliografia e sitografia

 

1. Keillor, l'uomo dalle “mille e una radio”

Garrison Keillor è nato in Minnesota nel 1942 da una famiglia di origini anglo-canadesi e scozzesi, seguace della Chiesa Anglicana. Durante gli anni del college, Keillor ha avuto il suo primo contatto con la radio, partecipando come broadcaster a Radio K, stazione della University of Minnesota

La sua carriera radiofonica professionale iniziò nel 1969 alla Minnesota Educational Radio (poi Minnesota Public Radio) dove, nel 1971, iniziò a condurre il celeberrimo programma A Prairie Home Companion (PHC). Il nome del programma fa bonariamente il verso ai miti di fondazione della cultura Nordamericana: la frontiera e l'Occidente, da un lato, e l'innocenza e la salubrità della vita rurale, dall'altro. Metaforicamente, PHC intende ricreare un senso condiviso di comunità basato sullo spazio geografico, culturale e simbolico della "Prairie", proponendo narratori e cantanti locali. 

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Organizzato come uno spettacolo di varietà vecchio stile, PHC si animava davanti a un vero e proprio pubblico trasmettendo, nella prima parte, musica folk, sketch comici e melodrammi seriali parodici. Dopo l'intervallo, la voce di Keillor leggeva messaggi del pubblico e intratteneva con il ricorrente The News from Lake Wobegon, segmento narrativo dall'ambientazione fittizia che ricalca lo stereotipo dell'americano alla Mark Twain, riecheggiando al contempo l'infanzia dell'autore in Minnesota.

A parte una pausa durata dal 1987 al 1992, A Prairie Home Companion si confermò come intrattenimento del sabato sera e diventò spettacolo itinerante: Keillor portava regolarmente la compagnia radiofonica in viaggio per trasmettere da luoghi famosi negli Stati Uniti, esondando oltreoceano e toccando, tra le altre, le coste di Scozia, Nuova Zelanda e Islanda.

Dopo un immenso successo, l'avventura del PHC con Keillor alla regia terminò il primo luglio 2016 all'Hollywood Bowl in California, dove lo spettacolo vide un pubblico di 18.000 fan. Avvenimento dalla portata colossale confermato dal fatto che, durante lo spettacolo, Keillor ospitò un intervento del presidente Barack Obama (registrato il giorno prima del broadcast live).

Il Garrison Keillor alle redini di un programma radiofonico così longevo e articolato non ha incontrato difficoltà nel creare fondamenta e struttura di un altro tipo di radio: la WLT. Acronimo di “With Lettuce and Tomato”, la WLT è la stazione radiofonica protagonista del suo romanzo WLT: A Radio Romance, pubblicato nel 1992 ma fedelissimo ritratto delle cittadine americane degli anni ‘30 e ‘40. 

2. WLT: linguaggio radio e tribalità

La WLT prende vita nel 1926 dai fratelli diametralmente opposti Ray e Roy Soderbjerg, allo scopo di portare clienti al ristorante di famiglia. Si anima tra le pareti dello Studio B, uno sgangherato studio di registrazione situato al secondo piano di un Hotel a South Minneapolis. L'opera racconta la storia della stazione radio e del suo pubblico, dalla nascita al momento in cui, sovrastata dal titano suo rivale (la televisione, ndr.), la manopola della radio gira silenziosamente su se stessa, fino al click di spegnimento.

personaggi principali sono i membri dello staff di WLT, da quelli al microfono a quelli “satellite” e parte dei fedelissimi ascoltatori.

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Il romanzo si articola in 52 brevi capitoli che, come le quartine di un sonetto, possono percepirsi come frammenti volti a completarsi in forma aggregata. La narrazione di Keillor, procede per aneddoti (ognuno inscritto nel suo capitolo) e si presenta in forma digressiva. Un album dei ricordi raccontato, trasformato in discorso - un dialogo che l'autore condivide con il lettore come lo speaker di una radio fa con i suoi ascoltatori. La voce di Keillor diventa scrittura e la scrittura si avvale degli stessi meccanismi cari al discorso orale, come il flusso di coscienza e il ritmo ellittico. La narrazione di WLT A Radio Romance inizia così con una panoramica sullo Studio B – con riferimenti al suo “mito delle origini” talmente fasullo da diventare credibile – per proseguire con la nascita della radio grazie ai fratelli Soderbjerg e concludere con la sua definitiva chiusura.

Anche il linguaggio utilizzato da Keillor scorre, senza intoppi, nel fiume in piena dell'oralità, basando gran parte dell'opera sul discorso diretto e la forma dialogica. Inoltre, da abile broadcaster, l'autore intarsia la pagina stampata con stili differenti, come la poesia in versi, ballate e parti di copione. Un vero campionario di registri (da quello formale allo slang locale) dà vitalità ed espressività alla narrazione come alla comunità che gravita intorno alla WLT. Il linguaggio sembra così rifarsi a qualcosa di detto e poi scritto, a una stratificazione concreta del visivo che può dirsi vessillo della varietà e complessità del linguaggio nordamericano.

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Tra una battuta esilarante e un siparietto grottesco, Keillor sembra concentrarsi sul potere narrativo dell'oralità e sul campo magnetico che crea intorno a sé.

Poiché le storie radiofoniche sono così vicine a quelle della vita reale degli ascoltatori e poiché i dipendenti WLT sono abitanti del Midwest come il loro pubblico, spesso i discorsi radiofonici finiscono per confondere il confine tra finzione e realtà

Gli ascoltatori della WLT si trovano così a sovrapporre in modo sistematico la vita reale con la rassicurante narrazione radiofonica. Francis With è uno di questi ascoltatori, ama WLT perché si identifica fortemente con la trasmissione di punta, Friendly Neighbor. Pur non soffermandosi sul richiamo evidente al reale programma di Keillor A Prairie Home Companion, è sufficiente il nome per notare che, con un po’ di umorismo e nostalgia, l’autore ricordi scherzosamente il cliché a stelle e strisce del “buon vicino di casa” di periferia. E lo imprime nella storia. La realtà intima e quotidiana di Friendly Neighbor è l’aspetto che ammalia Francis, trasformandolo in un personaggio che interpreta la propria vita attraverso la realtà di fittizia del programma. Ma l’innesco principale è forse il potere della voce dell'attore che interpreta Dad Benson, rasserenante padre di famiglia del Midwest.

La stessa voce che, in un'altra occasione, ha indotto i suoi inesauribili ascoltatori a praticare carità donando cappotti caldi in beneficenza per emulazione. Friendly Neighbor diventa un simbolo della comunità, scandendo le attività quotidiane dei suoi ascoltatori. La narrazione radiofonica assurge a rito, intimo e condiviso, e rende visibile una riflessione sociologica sul potere della voce. 

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La radio, strumento capitale della propaganda del '900, è un medium elettrico caldo e diretto, che intercetta il singolo individuo sintonizzando il suo spazio personale con il proprio canale d'ascolto. La dimensione privata viene così invasa dalla voce radiofonica che, con la sua narrazione orale, induce l'ascoltatore a dare forma tangibile alle parole. Si vedono volti e si edificano mondi. Viene a crearsi un dialogo fittizio con la voce narrante, per cui lei racconta e lo spettatore immagina. La radio è tra i principali strumenti indagati da Marshall McLuhan che, nel saggio Gli strumenti del comunicare (1967:270), sostiene:

“La radio tocca intimamente, personalmente, quasi tutti in quanto presenta un mondo di comunicazioni sottintese tra l'insieme scrittore-speaker e l'ascoltatore. Ė questo il suo aspetto immediato: un'esperienza privata. Le sue profondità subliminali sono cariche degli echi risonanti di corni tribali e di antichi tamburi. Ciò è insito nella natura stessa del medium, per il suo potere di trasformare la psiche e la società in un'unica stanza degli echi.”

Ecco rimbombare la dimensione tribale, l'antica oralità, mai del tutto tramontata. Il motivo per cui la messa è ancora proclamata. La sua evoluzione in Podcast. Il potere dell'enunciazione vocale, della narrazione orale, risorge innanzitutto attraverso l'apparecchio radiofonico. Quest'ultimo stabilisce un contratto con l'ascoltatore, tanto intenso quanto potenzialmente fuorviante. Ed è ciò che succede ai personaggi di Keillor quando ascoltano i programmi della WLT.

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L’oralità tribale tipica delle civiltà pre-grafiche, la memoria sociale e di conseguenza, l’identità del gruppo, era espressa in presenza e per via orale soltanto. La trasmissione radiofonica cela invece un'ambivalenza di fondo: è una forma di "oralità secondaria" in un contesto neotribale. Si avvale di una natura elettrica creata da società alfabetizzate ed è generalmente sostenuta dalla parola scritta. Copioni, sermoni, telegiornali, testi e spartiti musicali sono lo scheletro del discorso orale e della musica alla radio. In WLT: A Radio Romance l'attaccamento forte ed empatico degli ascoltatori alle voci radiofoniche solleva la questione del complesso rapporto tra finzione, scrittura e parola parlata. E mentre i riflettori si spostano gradualmente verso il medium televisivo, Keillor racconta la storia dell'età d'oro della radio in Nord America, orientando il suo romanzo verso una riflessione sulla responsabilità morale dello scrittore nell'era dei mass media, e offrendo una visione estetica ed etica della contemporaneità narrativa.

 

 

3. Bibliografia e sitografia

Keillor, G., WLT: A Radio Romance, 2011

McLuhan, M., Radio. Il tamburo tribale in Capire i media. Gli strumenti del comunicare, 2011

About A Prairie Home Companion, in webarchive.org (data di ultima consultazione: 28/07/23)

Garrison Keillor hosts final A Prairie Home Companion episode, in the guardian.com (data di ultima consultazione: 28/07/23)

The Soundscape of Oral Tradition on the Printed Page, in journal.openeditions.org (data di ultima consultazione: 28/07/23)

Radio Days, in archivenytimes.com (data di ultima consultazione: 28/07/23)

 

Foto 1: prairiehome.org

Foto 2: Stephanie Zollshan/AP

Foto 3: erwittradio.com

Foto 4: WLT: A Radio Romance, copertina

Foto 5: Marconi, prima trasmissione oltreoceano, bbc.com

Foto 6: Radioface, illustrazione di Toni Demuro