La storia ci appartiene
Da oltre vent'anni la manifestazione denominata “Festa internazionale della storia” propone la Storia attraverso le diverse espressioni delle attività umane – l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, l’alimentazione, il lavoro, la moda, lo sport – coinvolgendo studiosi, insegnanti, studenti e cultori e mobilitando innumerevoli risorse e istituzioni culturali (biblioteche, musei, associazioni, scuole, università). Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future.
La Festa è una manifestazione multiforme a carattere nazionale e internazionale che ha reso Bologna "capitale della Storia" mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo. L'iniziativa vanta diverse gemmazioni dalle più recenti di Saragozza e Buenos Aires a quelle consolidate di Castel San Pietro Terme, Civitavecchia, Parma, Siviglia, Jaén, Murcia, Periguex e Cahors.
L’obiettivo comune è trovare nella Storia conoscenze utili a vivere il presente e a progettare il futuro in armonia e nel rispetto delle diverse identità e dell’immenso patrimonio ereditato e attraverso l’attivazione concorde delle componenti del tessuto culturale, sociale, economico della città e del territorio.
La “Festa internazionale della Storia” rappresenta un virtuoso intreccio di ricerca, formazione e impegno pubblico; un esempio del connubio delle diverse missioni dell’Università, come dimostrano l'ampia partecipazione e la varietà del pubblico della “festa”, composto da studenti e studentesse di ogni ordine e grado, insegnanti, cittadinanza. Un coinvolgimento collettivo, che contribuisce alla costruzione dell’identità del nostro territorio e promuove tra i giovani forme di responsabilità verso la salvaguardia la valorizzazione dell’immenso patrimonio ereditato.
La Storia ci appartiene perché la storia siamo noi. Si intende richiamare il valore di risorsa personale e collettiva della conoscenza storica, oggi particolarmente necessaria per affrontare le questioni drammaticamente proposte dall'attualità con consapevolezza e responsabilità. Nella Storia remota e recente si sono infatti verificate tutte le premesse, le origini e le evoluzioni che hanno portato alle situazioni e alle dinamiche attuali. Per questo è necessario indagarla con spirito critico e aperto, facendo riferimento alle fonti ed evitando strumentalizzazioni di parte. Su questi temi si attiverà la grande rete dei soggetti che in questi due decenni hanno collaborato alla promozione e alla realizzazione della manifestazione: istituzioni, associazioni, scuole, docenti, studenti, esponenti e operatori di enti culturali, di archivi e di sedi museali della città e del territorio.
Con la Festa abbiamo cercato di far vivere la storia. Perché la Storia è viva.
La Storia è viva perché ha generato e plasmato le situazioni e le vicende attuali che sono gli effetti transitori di una lunghissima serie di mutamenti che si sono succeduti nei millenni, lasciando tracce e retaggi ancora in gran parte percepibili nei contesti odierni. Rinvenire e osservare le loro ripercussioni nel presente permette non solo di comprenderne lo spessore storico, ma anche di trarre dalla loro conoscenza maggiori opportunità di scelta per il presente e per il futuro.
La Storia è viva perché non c’è angolo del nostro corpo e della nostra mente che non sia frutto dei lasciti di migliaia di persone che ci hanno preceduto e pertanto perché siamo allo stesso tempo esiti e soggetti della storia; una storia di cui ci si deve sentire partecipi ed artefici.
La Storia è viva perché la consapevolezza delle eredità che ci ha lasciato induce al rispetto e alla responsabilità nei confronti del patrimonio ambientale e storico-artistico. Non a caso l’attenzione e l’impegno sui temi della salvaguardia e della tutela dei beni culturali sono proporzionali al grado e alla qualità della conoscenza storica.
La Storia è viva perché considerare la vita attuale come il suo esito parziale consente di puntare un obiettivo verso il passato anche più remoto attivando un osservatorio permanente attraverso cui le vicende vicine e lontane appaiono come sviluppi di una grande rappresentazione collettiva nella quale ciascuno più o meno consapevolmente svolge la propria parte.
La Storia è viva perché in questa chiave rivela un'effettiva multidisciplinarità e una maggiore accessibilità e concretezza, come terreno di raffronto delle interrelazioni tra fenomeni di diversa natura e tra eventi locali e tendenze e trasformazioni a vasta scala.
La Storia è viva perché, oltre l’apparente aridità delle pagine dei libri e delle sequenze di date ed eventi da ricordare che spesso ne deprimono il significato, c’è la vita di milioni di persone che hanno gioito, sofferto e amato come noi: ritrovarle e cercare di capirle può contribuire a renderci eredi consapevoli del passato e artefici preparati del futuro.
La Festa intende dunque progettare insieme alla cittadinanza l’identità del territorio costruita a partire dal riconoscimento di un patrimonio di valori che ne definiscono il suo capitale territoriale. L'identità non è termine immutabile: si costruisce nel tempo, è un processo sottoposto a continua evoluzione. Il passato parla ancora, ogni città lo contiene come le linee di una mano. L'identità della città si ricompone nella memorizzazione del passato; che si proietta nel presente, e quindi nel futuro in una dimensione dinamica evolutiva.
In tal senso, si pone l’evento del “Passamano per San Luca” che apre l’edizione della “Festa della storia” e che vanta 21 anni di storia, una rievocazione storica che si svolge nella terza settimana di ottobre e ispirata alla lunga catena umana che permise nel 1677 di trasportare sul Colle della Guardia i materiali necessari alla costruzione del grande portico e della basilica di San Luca. Come allora bambini e adulti si passano di mano in mano oggetti reali e simbolici prodotti nelle attività di studio, di ricerca e di divulgazione svolte a scuola e presso le sedi museali, archivistiche e universitarie.
Benefici attesi – impatto sociale:
Nelle venti edizioni precedenti si sono tenuti oltre 4.500 eventi, le presenze sono state complessivamente 738.000, i soggetti attivi (tra relatori, interpreti, coristi, musicisti) sono stati 33.860. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti (tra cui, dal 2003, 7400 studenti universitari e, dal 2002, 1.785 classi di ogni ordine e grado) e l’ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa.
La Festa vive della collaborazione attiva di centinaia di soggetti, uniti dall’obiettivo di conoscere, tutelare e valorizzare le radici e gli antecedenti del presente, affrontando gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia, come quelli legati all’ambiente, all’economia, alle relazioni e alle comunicazioni. A riprova dell’ottima fama e dell’importanza della manifestazione, alla Festa è stato più volte conferito l'Alto Patronato o il premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica e il patrocinio di tutte le autorità e le istituzioni locali, tra cui il Comune di Bologna.
Con le attività didattiche e le iniziative culturali che convergono e si realizzano nella “Festa internazionale della Storia” s’intende:
- fornire occasioni di contatto e di collaborazione tra sedi e protagonisti della ricerca storiografica e sedi e protagonisti dell’educazione e della promozione culturale;
- far percepire a studenti e cittadini il legame tra situazioni e volti odierni e la storia che li ha generati e quindi il valore della conoscenza del passato per comprendere il presente e per progettare il futuro;
- attivare gli scolari di ogni ordine affinché conquistino le loro conoscenze sul patrimonio culturale di cui sono eredi e ne conseguano sensibilità e rispetto;
- perseguire nuovi e proficui raccordi tra attività di valorizzazione culturale e indotti economici e turistico commerciali.
Riferimenti
Sito: www.festadellastoria.it
Youtube: https://www.youtube.com/@festainternazionaledellast5168/featured
Filmato sui 20 anni della Festa internazionale della storia, regia di Thomas Sturniolo “La storia sei tu”. https://www.youtube.com/watch?v=2m2bgPA-bBA&t=8s
Pubblicazione: La storia ci appartiene, a cura di Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Filippo Galletti, Pendragon, Bologna 2023.
Collaborano al progetto
Referente: Prof.ssa Beatrice Borghi
Collaboratori coinvolti: Prof. Rolando Dondarini, Dr. Filippo Galletti – Centro internazionale di didattica della storia e del patrimonio (DiPaSt) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Università di Bologna