Dissesto idrogeologico a San Benedetto Val di Sambro
Titolo del progetto: Dissesto idrogeologico a San Benedetto Val di Sambro
Ambito: Dissesto idrogeologico
Referenti: Matteo Berti
Dipartimento: Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali
Parole chiave: ambiente, territorio, ricostruzione, monitoraggio, pianificazione territoriale, dissesto idrogeologico, frane
Tema della ricerca o del progetto:
Subito dopo gli eventi del 2023, l’Università di Bologna si è immediatamente attivata a supporto del territorio. Da un lato stata fornita una una task force a supporto di Comuni e struttura commissariale e Protezione Civile, in virtù di una già quindicennale convenzione tra Bigea e Protezione civile. Da tre anni, inoltre, Unibo ha una convenzione con la struttura commissariale e un altro accordo con Autorità di bacino del Po. L’obiettivo di questi accordi è di realizzare, insieme all’Agenzia Regionale di Protezione Civile e ai Comuni coinvolti dal dissesto idrogeologico, una mappatura precisa che indichi dove sono, quali siano le caratteristiche e perché le frane sono avvenute, in un’ottica sia scientifica che preparativa per gli eventi futuri (capire e prevedere quindi capire come intervenire). Le frane che si sono innescate da maggio 2023, infatti, sono un numero enorme: circa 81.000.
Questa mappatura è stata fatta inizialmente in forma manuale attraverso l’analisi delle immagini in 3D delle frane; poi successivamente si sono sviluppati sistemi di machine learning – con l’utilizzo quindi dell’IA - ora istruiti, che aiutano a mappare le frane in vista di un prossimo possibile evento.
Benefici attesi:
La ricerca sta cercando di sviluppare il più possibile i sistemi di mappatura per utilizzarli in forma analitica e predittiva sui terreni non conosciuti e ottenere mappature dettagliate del territorio (ci sono zone dell’ER che sono risultate difficili da analizzare e raggiungere, quindi mappare). In questo caso, la qualità dei dati che questi sistemi analizzano è cruciale: il dato buono deve essere tirato fuori dall’analisi “umana”, dettagliata e ragionata direttamente dalle ricercatrici e dai ricercatori coinvolti.
A Bologna, in appennino, nell’ultima alluvione nei versanti si sono attivate alcune frane importanti (San Benedetto Val di Sambro, frana con più di 1500 metri di lunghezza riattivata dopo trent’anni che era ferma mettendo a grave rischio una serie di abitazioni della zona). Anche in questo caso, la prima cosa necessaria è stata raccogliere dati. L’Università affianca gli Enti con strumenti di monitoraggio e personale che è stato giorno e notte a misurare questi spostamenti (i primi giorni si muoveva di 150 metri al giorno).
In generale, sono utilizzate dall’Autorità di Bacino (nel caso specifico dall’Autorità di bacino del fiume Po') per definire la pianificazione territoriale e piani di assetto idrogeologico che indicano le zone pericolose o quelle di possibile sviluppo urbanistico aiutando a prendere decisioni più consapevoli.
5X1000 ALL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA: CODICE FISCALE 80007010376