I diritti della Natura

L’università prima di essere un luogo di trasmissione della conoscenza deve essere un luogo dove si formano le coscienze – uno spazio per combattere le disparità e per contribuire ad erodere i muri della lontananza e della indifferenza tra i giovani.

Una prospettiva ECOcentrica

La crisi ecologica in cui stiamo vivendo è al centro del dibattito scientifico sull’inizio di una nuova epoca, un'epoca definita “Antropocene”. Tale crisi richiede un cambio trasformativo che riguardi non solo la tecnologia, ma che stimoli anche e soprattutto l’adozione di nuovi paradigmi, obiettivi e valori da parte di tutti i cittadini.

Una prospettiva di cambiamento così radicale non può non avere un impatto fondamentale anche sulla scienza giuridica, che è chiamata a riconoscere come l’obiettivo primario di ciascun ordinamento costituzionale sia quello di garantire che il Sistema Terra rimanga nelle condizioni bio-geo-fisiche che assicurino la sopravvivenza della nostra specie sul pianeta.

Una prospettiva ecologica e consapevole dell'importanza di preservare il Pianeta mira ad adottare - anche sul piano giuridico - un paradigma ecocentrico e un approccio ecosistemico, che includa anche il riconoscimento della personalità giuridica a soggetti non umani. Se da un lato i popoli indigeni condividono da sempre questo rapporto di armonia con la Natura, dall’altro solo di recente, a partire dalla Costituzione ecuadoriana del 2008, molti ordinamenti giuridici hanno attribuito a fiumi, laghi, montagne, foreste, ecc., il diritto di esistere, di mantenere i propri cicli vitali, il diritto alla restaurazione e al risarcimento del danno.

 

Il nostro obiettivo

La nostra ricerca mira a sollecitare le figure politiche e i membri del potere giudiziario a realizzare il mandato ecologico e cioè ad adattare il diritto alle leggi dell’ecologia e della Natura. Il nostro obiettivo è quello di indagare le basi teoriche di una scelta giuridica a favore dell’ecocentrismo e di costruire modelli di legislazione per il riconoscimento di diritti a particolari ecosistemi, come ad esempio l'ecosistema del Mar Mediterraneo. 
Perseguiamo questo obiettivo anche grazie al contributo degli studenti, coinvolgendoli in laboratori dedicati, come il laboratorio su Diritto interculturale e della sostenibilità presso il Campus di Forlì.

 

Collaborano al progetto

Prof.ssa Silvia Bagni, Referente del progetto (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali)
CEDEUAM (Centro Di Ricerca Euro Americano Sulle Politiche Costituzionali, Università di Lecce) 

5X1000 ALL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA: CODICE FISCALE 80007010376