Consumi e sostenibilità

5X1000 ALL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA: CODICE FISCALE 80007010376

Dopo anni di neoliberismo imperante, in un mondo dove la pressione del cambiamento climatico si fa sempre più evidente, i consumi privati non sembrano più così tanto privati.  Una crescente varietà di discorsi, sia all’interno del mercato che al di fuori di esso, nella politica e nella società civile, interpella il consumatore non solo come soggetto attivo ma anche, e soprattutto, come soggetto morale e politico. Certo, per tanti cittadini delle società occidentali i consumi rimangono l’ambito nel quale sembra possibile potersi esprimere nel modo più libero e compiuto. Ma questa libertà viene a misurarsi sempre più spesso con la sostenibilità economica, sociale e soprattutto ambientale delle proprie scelte.

Nell’ultimo decennio si è assistito alla sempre più rapida diffusione di merci nuove, che rispondono e tematizzano la sostenibilità: prodotti che sono commercializzati su larga scala tentando di preservare sistemi produttivi su piccola scala, che si propongono come rispettosi dell’ambiente, che vengono concepiti tentando di tener conto dei diritti dei lavoratori o delle differenze tra nord e sud del mondo. Si tratta di una galassia complessa non sempre coerente di merci che si confrontano criticamente con le caratteristiche delle merci convenzionali e che si rivolgono ad una platea sempre più vasta di consumatori critici.

Molti sono gli interrogativi che si pongono in questo contesto: chi sono e quali significati attribuiscono alle proprie pratiche i consumatori critici? Come viene vissuto nel quotidiano l’acquisto di un prodotto sostenibile? Come si traduce nella pratica l’esigenza di sostenibilità e come si integra con altri principi fondamentali del consumo come il piacere o il gusto? E ancora: quale spazio possono avere i consumi privati nella transizione ecologica? È sufficiente affidarsi ai consumatori e alle loro scelte? È giusto ed opportuno limitare la scelta di consumo per favorire la sostenibilità? Che ruolo possono avere le istituzioni politiche per spingere i consumatori verso prodotti e pratiche sostenibili? Basta consumare meglio, o dobbiamo piuttosto cominciare a consumare meno?

Questi e tanti altri interrogativi sono al centro della ricerca sui consumi critici, sostenibili e alternativi oggi. Una frontiera della conoscenza che è di vitale importanza culturale, economica e politica.

 

Responsabile: Roberta Sassatelli, Dipartimento di Storia, Culture e Civilità