"L'astrattismo antidogmatico di Vasilij Kandinskij" di Paolo Bolpagni (Fondazione Ragghianti, Lucca)

La conferenza è parte della rassegna i Mercoledì di S. Cristina. Incontri con l'arte

  • Data: 19 APRILE 2023  dalle 17:00 alle 19:00

  • Luogo: Aula Magna di S. Cristina (Piazzetta G. Morandi 2 - Bologna)

I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA - INCONTRI CON L'ARTE 2023

A cura di Fabio Massaccesi e Francesco Spampinato

 

L'ASTRATTISMO ANTIDOGMATICO DI VASILIJ KANDINSKIJ

Conferenza di Paolo Bolpagni (Fondazione Ragghianti, Lucca)

 

Coordina: Pasquale Fameli

 

Nell'ambito dell'annuale ciclo de "I Mercoledì di S. Cristina", Paolo Bolpagni propone una riflessione sull'astrazione pittorica di uno dei protagonisti dell'arte del XX secolo.
Vasilij Kandinskij è un artista sui generis che incarna una modalità precisa ma infrequente di intendere la pittura e il suo significato. Non si pensa abbastanza spesso a due fatti: da un lato la provenienza da un ambiente sociale agiato e culturalmente avvertito, cioè quello dell’alta borghesia mercantile russa del tempo, che gli fornì una serie di cognizioni a largo raggio mancanti alla maggior parte degli artisti a lui coevi; dall’altro la scarsa precocità e la lenta evoluzione. Kandinskij si laureò in giurisprudenza, lavorò in università, intraprese una carriera che si profilava brillante. Finché, già sposato, all’età di trent’anni, prese la coraggiosa decisione esistenziale di lasciare la professione, l’incarico accademico e addirittura il suo Paese per dedicarsi alla pittura. Quello di Kandinskij verso l’astrattismo fu un processo graduale, ma non dogmatico; una ricerca personale che si manifesta nella semplificazione della forma, nella stilizzazione e nella liberazione della forza creativa del colore, chiamato a evocare sensazioni psichiche, sonore, tattili. La riflessione sulle facoltà percettive, il desiderio di una pittura “assoluta”, l’aspirazione a edificare su fondamenta diverse la sintassi cromatica svincolandola dalla funzione naturalistica: tutto questo concorre a una delle rivoluzioni più radicali del XX secolo.

Paolo Bolpagni è storico dell’arte e organizzatore culturale. Dopo aver diretto la Collezione Paolo VI – Arte contemporanea di Brescia, dal 2016 è direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca. Come studioso ha coltivato in particolare il tema del rapporto tra musica e pittura nel XIX e XX secolo, scrivendo saggi e libri e curando mostre (tra cui, nel 2022 a Palazzo Roverella di Rovigo, Kandinskij. L’opera 1900/1940). Oltre ad avere un’ampia produzione scientifica, si occupa di divulgazione in ambito artistico e musicale. Ha creato il canale YouTube “Regola d’arte”, su cui pubblica brevi video in cui racconta movimenti e tendenze del Novecento. Ha vinto nel 2013 il Premio Sulmona per la storia dell’arte. È accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.

 

 

 

 

PROGRAMMA COMPLETO

 

1 Febbraio, Ore 17  

Marco Sammicheli (Museo Del Design Italiano, Triennale Di Milano) 
La tradizione del nuovo
Coordina Francesco Spampinato 

  

8 Febbraio, Ore 17  

Raffaella Morselli (Università degli studi di Teramo)   
Arte liberata. Capolavori salvati dalla guerra
Coordina Daniele Benati 

  

15 Febbraio, Ore 17  

Cristina Guarnieri (Università degli studi di Padova)   
Ricostruire il perduto: l'antica cappella dell'arca nella basilica di Sant'Antonio a Padova
Coordina Fabio Massaccesi  

 

22 Febbraio, Ore 17  

Giovanni Ambrosio (Artista Visivo e Fotografo) 
Fotografia, Partecipazione, Protesta  
Coordinano Roberto Pinto e Emanuele Meschini  

 

1 Marzo, Ore 17 

Marco Ciatti (già Soprintendente Dell’opificio delle pietre dure di Firenze)  
Tecnica e stile nella pittura su tavola di Giotto  
Coordina Donatella Biagi Maino  

 

8 Marzo, Ore 17  

Elena Di Raddo (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)  
Donne e astrazione. Ipotesi per una nuova lettura dell’arte astratta  
Coordina Federica Muzzarelli  

 

15 Marzo, Ore 17 

Federica Fornaciari (Biblioteca e Archivio Max Mara, Reggio Emilia)  
Archivi di moda come centri di Ricerca  
Coordina Federica Muzzarelli 

  

22 Marzo, Ore 17  

Emanuele Zappasodi (Università di Siena) 
Il giovane Pietro Perugino tra Firenze, Perugia e Roma  
Coordina Daniele Benati 

  

29 Marzo, Ore 17  

Cristiana Pasqualetti (Università dell’Aquila)
De arte illuminandi: La trasmissione delle tecniche artistiche fra i miniatori medievali.  
Coordina Fabrizio Lollini  

 

12 Aprile, Ore 17  

Pietro Grandi (Naba, Milano) 
Dipingere con la luce. L'incredibile avventura dei fuochi artificiali  
Coordina Francesco Spampinato 

  

26 Aprile, Ore 17  

Alessandro Bertinetto (Università di Torino) 
La nascita dell’arte dallo spirito dell’improvvisazione  
Coordina Stefano Marino 

  

3 Maggio, Ore 17  

Jean Blanchaert (Galleria Blanchaert, Milano) 
Homo faber. Next Of Europe. L’essenza dell’artigianato.  
Coordina Simona Maria Segre Reinach 

  

10 Maggio, Ore 17  

Giulia Orofino (Università degli Studi di Cassino del Lazio Meridionale)
Un universo di miniature. Le illustrazioni del de Rerum Naturis di Rabano Mauro Casin. 132 (1022-1035)  
Coordina Gianluca Del Monaco 

 

17 Maggio, Ore 17  

Neville Rowley (Staatliche Museen Zu Berlin) 
Giovanni Bellini e i suoi modelli: Una mostra al Musée Jacquemart-André di Parigi  
Coordina Giacomo Alberto Calogero