La Soffitta 2025-2027

Per il triennio 2025-2027 La Soffitta sviluppa un programma incentrato su due rassegne: “Bologna crocevia delle culture” e “La Storia in scena”. Entrambe confermano la centralità nella programmazione delle esigenze formative di un pubblico variegato, al quale rendere accessibile i grandi temi del dibattito critico contemporaneo. La vocazione multidisciplinare della Soffitta pone al centro un dialogo fra le arti, fra la storia e la contemporaneità.

La musica, il teatro, la danza, il cinema, le arti visive e i nuovi media concorrono alla costruzione di una stagione di eventi che pone al centro gli aspetti performativi-musicali, la sperimentazione dei linguaggi teatrali e la contaminazione fra questi e le altre esperienze e tecniche artistiche, intesi sempre come occasioni di divulgazione delle conoscenze e di formazione del pubblico, attraverso percorsi di workshop, seminari, dibattiti e presentazioni a una platea variegata, comprendente studenti universitari e non solo.

La programmazione del triennio 2025-27 s’incentra su due rassegne:

(1) “Bologna crocevia delle culture” e (2) “La Storia in scena” 

(1) Bologna crocevia delle culture si focalizza sulle contaminazioni tra la cultura occidentale, l'Africa e l'Oriente, tra la cultura colta e le pratiche tradizionali e popolari, ma anche tra culture della performance e nuove culture digitali, che confermano la centralità di Bologna come crocevia di culture.
Il progetto più ambizioso è la realizzazione di Orfeo. Io la musica sono (7-8 aprile 2025): riscrittura in chiave contemporanea dell'opera di Monteverdi, a cura di Mario Tronco. Il progetto si inscrive in un più ampio approfondimento della musica barocca, con laboratori di drammaturgia musicale a esito spettacolare (2025, ’26 e ’27).
L'incontro tra le culture musicali del Mediterraneo è al centro di Music and Identity in the Mediterranean: Navigating Ambiguity, un insieme di disseminazione convegnistica a carattere musicologico e antropologico, di seminari per gli studenti e di concerti, che si estenderà per il triennio.
La rassegna Bologna crocevia di culture prevede attività teatrali, l’apice del 2025 è Han! il teatro di Hyun Ju Baek, l’esperienza del Theatre No Theatre e l’insegnamento di Thomas Richards.L'incontro tra culture tradizionali e nuove tecnologie è al centro di Contaminazioni. Rassegna di danza tra live, video e nuove tecnologie (10-15 novembre 2025) edi Rituali intergenerazionali, un percorso di movimento espressivo e teatro sensoriale per persone affette da Parkinson, over65 con fragilità, caregiver, e studenti dell’Università di Bologna, sul tema dell’amore. (

2) La rassegna La Storia in scena sviluppa una riflessione intorno a grandi eventi che hanno cambiato la nostra società e i consumi culturali, attraverso una serie di concerti, spettacoli teatrali e laboratori. 

La consueta collaborazione con la Fondazione Musica Insieme sortisce tre concerti dedicati alla musica da camera di Schumann e alla loro importanza storica. Si prosegue con un concerto dedicato al bicentenario della morte di Stanislao Mattei e a una giornata di studio con momenti performativi, intorno al centenario della nascita di Luciano Berio (2025) con un programma musicale intorno alle Sequenze. Nel triennio saranno realizzati altri due cicli dedicati alle forme compositive e alla loro evoluzione storica: uno di quattro concerti dedicato all’evoluzione della forma-sonata dal Settecento al Novecento (2026) e un secondo all’evoluzione del Lied e della canzone (2027). Ciascun concerto sarà preceduto da una lezione aperta tenuta da un musicologo che con l’aiuto stesso dei musicisti spiegherà gli ingranaggi e le tecniche dei brani e delle forme. 

Per approfondire il rapporto tra storia, scena e mutamenti socioculturali, per il triennio La Soffitta ha avviato una collaborazione con il Dipartimento di Studi Giuridici per la realizzazione di  un focus tra storia e diritti. Primo appuntamento è «Più moderne e più libere». A cinquant’anni dalla riforma del diritto di famiglia, curato dalla compagnia Kronoteatro (Premio Ubu 2022), che propone una riflessione intorno alle riforme degli anni Settanta attraverso la rielaborazione di sentenze, articoli a stampa e testimonianze raccolte dagli studenti del DAMS e di Giurisprudenza. Il laboratorio prevede due mesi di lavoro online e una settimana in presenza presso il DAMSLab (31 marzo - 5 aprile 2025), con una restituzione aperta al pubblico in forma di spettacolo.
Nel 2026 la collaborazione tra Dipartimento delle Arti e Giurisprudenza prevede un percorso intorno agli ottant'anni del suffragio universale; nel 2027 gli studenti dei due dipartimenti daranno vita a una riflessione intorno al Movimento del '77 e agli anni di piombo, con laboratori con esito spettacolare sul modello di quanto avviato nel 2025 con Kronoteatro.
Per il triennio, la riflessione intorno alla Storia si avvale della collaborazione con l'Associazione Scenario, attraverso la produzione all’interno della rassegna di alcuni spettacoli selezionati dal Premio Scenario che indagano questioni storiche e sociali. Tra questi Tinta, incentrato su migrazione storica e matrimonio per procura.Nell’ambito della danza il progetto Storie (non) perdute propone un’indagine sulle pratiche di ricostruzione e di trasmissione nella danza, attraverso spettacoli e giornate di studio.
Nel 2025 si inizia con uno spettacolo di Toni Candeloro. 
Si segnalano, poi, numerosi incontri con artisti, organizzatori e studiosi e scuole in collaborazione con ERT.