Casa di quartiere "Scipione dal Ferro"

Come contrastare i fenomeni d’odio?

Tematica di riferimento 

Secondo i dati della relazione “Jo COx” poco più del 50% degli 11-17enni in Italia (quasi 2 milioni di ragazzi e ragazze), di cui poco sotto il 40% in modo ripetuto nel mese se non a cadenza settimanale, è stato oggetto di qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze.  Oltre il 60% è stato testimone di fenomeni di bullismo verso altri.  Il 22% dei giovani non considera grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social. Il 68% dichiara che non è grave pubblicare immagini, senza autorizzazione, che ritraggono la vittima. Inoltre, gli insulti ripetuti o la pubblicazione di immagini lesive sono ritenuti leciti perché considerati circoscritti ad un ristretto numero di persone. L'82% ritiene che le conseguenze per la vittima non siano gravi e che, poiché non si dà luogo a violenza fisica diretta, l'atto aggressivo verbale può essere considerato non grave e irrilevante. Tale diffusione del fenomeno è stata facilitata dalla tecnologia e dalla relativa moltiplicazione degli spazi d’interazione virtuale tra le persone

 

Nel 2022 le discriminazioni, le violenze verbali e fisiche e i danneggiamenti di matrice xenofoba o razzista documentati da Lunaria a seguito di segnalazioni dirette, di altre associazioni o tramite il monitoraggio della stampa sono 366. Si tratta di 239 violenze verbali, di 64 violenze fisiche, di 13 danneggiamenti e di 55 casi di discriminazione.

A questi dati di violenza che potremmo definire “privata” si aggiungono complessità che emergono a seguito di una virata securitaria a cui stiamo assistendo in Italia.  

Su questi dati e sulla volontà di promuovere consapevolezza e protagonismo nelle nuove generazioni, nascono le due iniziative promosse in questa tappa della Palestra di Comunità nell'ambito del progetto Effetto Farfalla. Cambiamo le parole per cambiare il mondo, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, capofila COSPE, in partenariato con AIDOS, Amnesty International, Emergency, Associazione Carta di Roma, Lunaria, Libera, Gay Center, Congi, Regione Toscana, Rete Nazionale contro i Discorsi d’Odio online, Zaffiria, Dipartimetno di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna.

Il progetto Effetto Farfalla si pone l’obiettivo di perseguire, proponendosi di rafforzare nellз giovanз dagli 11 ai 19 anni comportamenti positivi per contrastare le discriminazioni e promuovere il rispetto di tutte le diversità, fornendo gli strumenti per comprendere cos’è la discriminazione, le sue forme e la loro intersezionalità, come il Web possa amplificarne l’impatto sulla vita delle persone e incoraggiando a un impegno attivo per supportare le persone che ne sono vittima, con l’obiettivo di costruire una società capace di isolare e depotenziare questi fenomeni.

Per riflettere su pratiche e strumenti di contrasto ai discorsi d’odio, il progetto promuove due eventi. Il primo evento mira ad aprire una riflessione ampia sul tema delle discriminazioni e degli strumenti collettivi di contrasto, mentre il secondo evento pone una lente sulle discriminazioni sistemiche e sociali che vivono ragazzi e ragazze, minori stranieri non accompagnati, in un percorso di crescita che si interseca con un processo di uscita dal percorso di accoglienza,  in Italia,  a Bologna. 

Il luogo di questa tappa è la Casa di Quartiere Scipione dal Ferro

La Casa di Quartiere Scipione dal Ferro sorge nel cuore della Cirenaica, nel quartiere San Donato-San Vitale. La Casa, circondata da un grande giardino pubblico, è co-gestita da una rete di associazioni e si divide in tre spazi: la zona bar, la sala Radici e la sala Amerigo. Al suo interno si svolgono attività sociali, culturali e sportive, aperte a tutta la cittadinanza e rivolte a sperimentare forme concrete di socialità interculturale e intergenerazionale.Tra queste si possono trovare lo “SportHello”, sportello dell’animatore di comunità, un punto di ascolto e supporto, digitale e non, corsi di italiano per persone straniere, doposcuola, ginnastica per over 65, ginnastica per bambine/i e adolescenti, laboratori creativi e sul riciclo per bambine/i, corsi e serate di swing. La Casa contribuisce inoltre al progetto "La comunità come rete di famiglie solidali" che ha lo scopo di creare reti di mutuo aiuto tra famiglie locali. Per queste caratteristiche e per il carattere intergenerazionale che la Casa di Quartiere assume nell’utilizzo quotidiano, si è scelto di svolgere qui la tappa della Palestra che affronta il tema delle discriminazioni e che riflette sulle pratiche di cambiamento possibile che, anche attraverso la gestione degli spazi, può essere possibile.

Foto Scipione dal Ferro

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Fumetto Gioco dell’Oca

Testo di presentazione del fumetto

Tra il 2014 ed il 2018 sono giunti via mare in Italia oltre 70 mila minori stranieri non accompagnati (MSNA), dei quali circa il 90% tra i 15 e i 17 anni (Fondazione ISMU, 2019). Le storie raccontate nel fumetto “Il gioco dell’Oca” raccontano la prospettiva di ragazzi adolescenti che hanno attraversato da soli la rotta del Mediterraneo centrale da minori durante questo periodo per cercare asilo in Italia. 

“Il gioco dell’Oca” si focalizza sulle esperienze della transizione all’età adulta di 8 ragazzi (5 nigeriani e 3 gambiani) che hanno raggiunto l’Italia come minori in cerca di un futuro migliore. 

A partire da una ricerca etnografica condotta da Sarah Walker (ricercatrice britannica) e finanziato dalla Leverhulme Trust (Regno Unito), il racconto è stato poi illustrato da  Antonio Mirizzi e Chiara Suanno, in collaborazione con Hardi Jahateh, arrivato in Italia anche esso come minore dal Gambia, che ha supervisionato i contenuti. 

Autorə

Sarah Walker, Post Doc presso il Dipartimento delle Arti e membro del Centro studi su Mobilità, Diversità, Inclusione sociale (MoDI) dell’Università di Bologna. 

Ha lavorato per diversi anni sui temi di migrazioni, razzismo e disuguaglianze, nel Regno Unito come sia ricercatrice che operatrice. Dopo aver preso suo dottorato in Sociologia presso la Goldsmiths, University of London, ha lavorato come assegnista per il progetto ClimateOfChange presso il Dipartimento di Storie e Culture che esamina il nesso tra crisi climatica e mobilità. In seguito ha completato il suo progetto finanziato dalla Leverhulme Trust presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, intitolato Snakes and Ladders, un progetto di ricerca che mette luce la vita dei giovani africani venuti in Italia da ‘minori stranieri non accompagnati’ e le vari discriminazioni che affrontano nella vita post-accoglienza una volta diventati ‘adulti’. Attualmente è assegnista per il progetto HEMIG (Hostile Environments: the Political Ecology of Migration and Border Violence) che mira a produrre nuovi spazi concettuali per ripensare la relazione fra ambiente e migrazioni.

Antonio Mirizzi, (1995) ha esordito come autore di fumetti nel 2017 con il volume autoprodotto Bologna Indegna. Come sceneggiatore o disegnatore ha lavorato per realtà editoriali quali Hazard, Pearson, Gallucci e Il Battello a Vapore. Fa base presso lo studio Inventario/Tagliapietre di Bologna, dove vive. In parallelo alla produzione di fumetti e illustrazioni, è dottorando di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia su temi di narratologia e insegna presso i corsi di fumetto targati “Arena del Fumetto” a Bologna. La sua pubblicazione più recente è il saggio Rat-Man. La Scimmia, il Topo e il Supereroe (Edizioni NPE, 2023).

Chiara Suanno, è attualmente assegnista di ricerca in Biologia all'Università di Bologna, ma ha studiato fumetto e illustrazione prima da autodidatta e poi per quattro anni all'Arena del Fumetto di Bologna. Finora si è dedicata a illustrazioni su commissione e ha partecipato a piccole autoproduzioni. “Il gioco dell’oca” è il primo fumetto più strutturato a cui ha lavorato, occupandosi di layout, matite e colorazione. 

 

Bibliografia

 

Approfondimenti: