Biblioteca d'Area CNR "Dario Nobili"

La scienza è ancora un luogo di partecipazione civile?

Esiste una frattura tra scienza e società? E se sì, dove sta? Addirittura: ha senso parlare di una sola scienza, e di una sola società? Nel contesto delle attività Slow Science della biblioteca, inauguriamo oggi Aria Fritta, un gruppo di lettura dedicato a frantumare la conversazione e a ricomporla, magari sghemba. Per questo primo incontro partiamo da alcune pagine di Scientisti e Antiscientisti di Massimiano Bucchi (Il Mulino, 2010) e andiamo avanti finché possiamo, figurandoci esempi, moltiplicando gli interrogativi, fermandoci ogni poche parole se necessario, e rimandando a futuri appuntamenti e strumenti di conversazione online (sarà inaugurato il canale Telegram). Non è necessaria la lettura o il possesso del libro prima dell’incontro (ma può essere utile).

Al termine della discussione verrà proposta una visita agli spazi della biblioteca e verranno presentate alcune delle attività che vi si svolgono.

Hanno collaborato a questa stazione per la Biblioteca d'Area del CNR "Dario Nobili": Matteo Polettini, Gabriela Carrara, Silvana Mangiaracina, Stefania Marzocchi e Debora Mazza.

 

 Maggiori informazioni sulla pagina dedicata all'evento qui.

 

Per accedere al canale Telegram di Aria Fritta: t.me/AriaFrittaBiblioCNR

Il luogo di questa tappa è la Biblioteca D’Area del CNR “Dario Nobili”

 

La Biblioteca dell’Area di Ricerca del CNR di Bologna è stata costituita nel 1995 con lo scopo di offrire servizi di qualità a supporto delle attività di ricerca degli istituti afferenti, specializzati nelle discipline dell’astrofisica, astronomia, ambiente, meteorologia, climatologia, geologia, oceanografia, biologia, chimica, fisica, matematica, microelettronica, nuovi materiali e nanotecnologie. La biblioteca ha promosso la nascita di servizi innovativi per l’accesso alla documentazione scientifica e per la sua libera circolazione (tra gli altri, la rete NILDE) e svolge attività di formazione, divulgazione e information literacy rivolto a un vasto pubblico (tra gli altri, il ciclo Slow Science).

La biblioteca si trova nella zona del Battiferro, in corrispondenza di uno dei sostegni del canale Navile, e è organizzata su tre livelli concentrici collegati da rampe di scale, con una copertura in capriate metalliche. La sala di lettura è illuminata da tre anelli di lucernai che diffondono la luce in maniera indiretta. L’edificio è stato progettato tra il 1988 e il 1995 dall’architetto Enzo Zacchiroli, che ebbe un rapporto profondo con la città di Bologna (Biblioteca Walter Bigiavi, Chiesa di Santa Croce, Ospedale Malpighi etc.), anche se spesso controverso per il carattere innovativo delle sue opere, ispirate ai principi dell’architettura organica di Frank Lloyd Wright e Alvar Aalto.

Il 27 Aprile 2022 la biblioteca è stata intitolata al Prof. Dario Nobili, uno scienziato di grande rilievo per il CNR bolognese, persona rara e stimata, già direttore dell’istituto LAMEL (oggi IMM), che coinvolse ingegneri elettronici, fisici e chimici nello studio dei materiali e componenti per l’elettronica, e poi Professore Associato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna. Nobili sostenne la nascita di uno dei primi reparti di cinematografia scientifica, convinto che la divulgazione verso la società fosse un compito importante di chi fa ricerca.

La biblioteca è aperta al pubblico e, oltre alla collezione di risorse scientifiche altamente specializzate, offre uno scaffale di saggi, narrativa e fumetti di argomento scientifico adatti a un pubblico di non specialisti.

 

RISORSE E MATERIALI UTILI

 

  • NILDE (Network Inter-Library Document Exchange) è un software web per il servizio di Document Delivery attorno al quale si è costituita una comunità di biblioteche disposte a condividere le loro risorse bibliografiche in spirito di collaborazione reciproca e, prevalentemente, in maniera gratuita. Il software NILDE è stato ideato nel 2001 dalla Biblioteca d’Area del CNR di Bologna che lo gestisce e continua a svilupparlo tutt’ora. Sono attive 902 biblioteche che finora hanno scambiato 3100873 documenti.
  • SLOW SCIENCE - https://l.cnr.it/eventi-slosci
    La Biblioteca, per sua struttura e acustica, costituisce uno spazio ideale per creare occasioni di confronto diretto con gli esperti di scienza: ospita presentazioni di libri, conversazioni con ricercatori, concerti, interviste, seminari e laboratori didattici aperti a tutta la cittadinanza oltre che alla comunità scientifica. Slow Science è una serie di incontri in biblioteca tra ricercatori e pubblico in un’atmosfera non istituzionale. Gli argomenti che si affrontano sono trasversali e la presentazione dei libri (contenuti nello scaffale divulgazione della Biblioteca Dario Nobili e disponibili al prestito) da parte degli autori è la scusa per poter parlare di scienza in modo non convenzionale nell’intento di creare un dialogo costruttivo tra non specialisti.
  • LO “SCAFFALE” - https://www.zotero.org/groups/2536502/scienceground-cnr/library
    HIC SVNT DRACONES indicavano le carte medievali ai bordi delle terre note per mettere in guardia da possibili pericoli ignoti. Ricercatori e ricercatrici hanno la capacità di demistificare i dragoni e la responsabilità di rendere la rappresentazione più complessa e articolata.
    La Biblioteca d’Area del CNR sta selezionando qualche mappa concettuale sottoforma di libro. Ma le biblioteche non sono solo granai in cui ammassare riserve di conoscenza. Sono piazze animate dal passaggio di tanti spiriti diversi. Per questo attorno a questa acquisizione vogliamo costruire percorsi di lettura e confronto.
  • L’AREA - https://area-new.bo.cnr.it/
    L’Area Territoriale di Ricerca del CNR di Bologna è una struttura che offre supporto e servizi agli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) che hanno sede a Bologna e in Emilia Romagna. Il campus di via Gobetti è un complesso edilizio di 50.000 mq. edificati in una vasta area verde situata nell’area urbana di Bologna, su una superficie di circa 90.000 mq. I dieci edifici dell’Area ospitano laboratori scientifici dotati di strumentazioni all’avanguardia, clean room, officine meccaniche, studi, locali CED e centrali tecnologiche. Vi risiedono sette Istituti del CNR e due sezioni dell’INAF, più i Servizi di Area, la Biblioteca “Dario Nobili” e il Centro Congressi. L’Area di Bologna ospita inoltre: il TECNOPOLO BOLOGNA CNR con i laboratori MISTER e PROAMBIENTE, ART-ER (Attrattività Ricerca Territorio), Acceleratori di Innovazione e EIT Climate-KIC.

La bibliografia partecipata della Palestra di Comunità a tema "Cambiamento climatico e Antropocene tra scienze e società" (in progress)

 

Amitav Ghosh, La maledizione della noce moscata. Parabole per un pianeta in crisi, Neri Pozza, 2022

Nel semplice profumo di una spezia comune come quella della noce moscata si nasconde una storia che riguarda, al tempo stesso, il nostro mondo occidentale e quello di luoghi e popoli lontani nello spazio e nel tempo. Con la sapienza del grande scrittore e saggista (Lo schiavo del manoscritto; La grande cecità), ma anche dell’antropologo oxfordiano, Amitav Ghosh ricostruisce quella storia, in cui si rivela l’intreccio strutturale tra la forma della razionalità economica ancora oggi dominante, la conquista armata, l’eliminazione e l’asservimento dei nativi e un processo di “terraformazione”, cioè di trasformazione dei territori e di coloro che li abitano funzionale a quella razionalità. Con la concretezza di una storia specifica, quella della noce moscata, viene così ricostruite le radici della nostra attuale drammatica condizione, detta dell’Antropocene, e delle sue radici un una concezione della “Natura” come “deposito inerte di risorse che, per essere ‘valorizzato’, doveva essere espropriato, e poco importa se ai contadini amerindi, inglesi o scozzesi”.

 

Matteo De Giuli, Nicolò Porcelluzzi, Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo), Nero, 2021

Perché spesso i libri scientifici risultano poco letterari e quelli letterari poco scientifici. Questo è un bel mix, rigoroso e immaginifico, piacevole da leggere e con dati accurati che ci inducono a prenderci cura...

 

IL POST, La Terra è rotonda, Iperborea, 2023

Il mondo spiegato bene e facile. Il cambiamento climatico spiegato con parole accessibili e geo-localizzato, attraverso l'uso di mappe e di disegni bellissimi.

 

Donna J. Haraway, When species meet,  University of Minnesota Press, 2008, traduzione italiana Manifesto delle specie compagne. Cani, Persone e altri partner, Contrasto, 2023

Un libro commuovente e divertente, che con profondità mostra come quella che abbiamo banalmente pensato sia la domesticazione degli animali sia invece un processo complesso e stratificato di reciproche sintonizzazioni e adattamenti tra specie. E lo fa sorprendentemente parlando dell'agility. Un libro per tutte/i.

 

Aurora Guainazzi (a cura di), Il grande gioco delle risorse. I minerali del futuro e la maledizione ecologica, Edifir, 2023

Perché fornisce una lettura della transizione ecologica capace di metterne in luce limiti e rischi normalmente poco considerati. I libro infatti problematizza l'adesione alle nuove tecnologie, considerate fonte primaria di salvezza nella gestione della crisi ambientale, avvertendoci del fatto che l'accesso alle risorse necessarie per produrre e far funzionare i sistemi considerati più sostenibili, in realtà alimenta un circuito che riproduce forme di ingiustizia e di sopraffazione. In altre parole, come osservano le autrici, quella in corso è una transizione da un sistema ad alto sfruttamento dei combustibili fossi, a uno ad altrettanto elevato sfruttamento di altre materie prime. Si tratta, pertanto, di un libro che ci pone davanti alle sfide attuali con una sguardo attento e critico, e mai assuefatto alla ricetta dello sviluppo (necessario e) sostenibile. 

 

Giovani Trentanovi, Alessandro Alessandini, Benedetta Roatti, Il bosco urbano dei Prati di Caprara. Servizi ecosistemici e conflitto socio-ambientale, Patron, 2021

Le nature spontanee, spesso marginali e interstiziali, sono riconosciute dagli studi ecologici come cruciali per la sfida ambientale, in particolare nei contesti urbani. Malgrado ciò il loro valore e il loro destino continuano ancora oggi ad essere controversi, come ben racconta la storia avventurosa del bosco urbano dei Prati di Caprara a Bologna, cui è dedicato questo volume che raccoglie i risultati di un’esperienza di citizen science e di attivismo civico e scientifico.

 

Kate Beaton, Dukcs. Due anni nelle sabbie bituminose, BAO publishing, 2023

Per quanto ci si sforzi di pensare congiuntamente problemi sociali (classe, genere, "razza", ecc) e criticità ambientali (riscaldamento globale, inquinamento, fertilità dei suoli), l'inerzia cui siamo stati socializzati va in direzione opposta. Per questo motivo, abbondano - nella saggistica come nella letteratura - prospettive sociali sulla crisi ecologica oppure analisi ambientali della società. Un'analisi femminista del nesso lavoro-ambiente in contesto di capitalismo fossile è, dunque, una perla rara. E in effetti Kate Beaton è riuscita nell'impresa di regalarci un romanzo grafico che illumina l'antropocene senza evocare paesaggi e getta luce sul disagio psichico di chi lavora nei settori estrattivi semplicemente attraverso una pianura innevata. Un testo fondamentale.

 

 Valeria Barbi, Che cos'è la biodiversità oggi, Edizioni Ambiente, 2022

Valeria affronta il tema della perdita di biodiversità attraverso storie, racconti ed esperienze di vita di persone o luoghi incontrati durante i suoi viaggi. Il linguaggio è trasversale, chiaro, preciso. L'ho trovata una lettura fondamentale per comprendere la complessità della crisi socio-ecologica che stiamo vivendo e credo che una lettura ecologica debba essere proposta a chiunque.

 

 Bruno Latour, Nikolaj Schultz, Facciamoci sentire! Manifesto per una nuova ecologia, Einaudi, 2023

Se non si sa da cosa si dipende, come si fa a sapere cosa bisogna difendere?
In questo libro Latour e Schoultz continuano il loro lavoro e sintetizzano in punti un manifesto che invita a ridescrivere criticamente, collettivamente e radicalmente i legami che intratteniamo con i nostri simili, con le altre specie e con il pianeta e più in generale i paradigmi e le cosmologie con cui abbiamo e intendiamo condurre le nostre esistenze all'interno dell'Antropocene. 
Un libro che pone la questione di come "metterci al mondo" e che mi ha molto ispirata.

 

Marco Pacini, Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica, Meltemi, 2022

Un libro che ci invita a prendere sul serio la parola Fine, a non distogliere lo sguardo, a non perdere di vista la crisi climatica, come invece fanno i media tra una COP e un evento estremo. Un autore che ci invita a non cadere nel sabotaggio culturale e politico del presentismo e ci offre gli strumenti per sintonizzarci con i nostri limiti. Un libro che smaschera i trucchi, le paure e le pigrizie del nostro pensiero - e le pochezze dei nostri discorsi - e ci invita a re-immaginarci, per "provare a evitare la fine del mondo attraverso una fine di questo mondo".

 

Amitav Ghosh, La grande cecità. Il cambiamento climatico e l'impensabile, Neri Pozza, 2017

 Ghosh ci accompagna nello spaesamento di una letteratura che non riesce ad accogliere il cambiamento (climatico) e che di conseguenza non ci aiuta ad immaginare altre possibilità di coesistenza e di sopravvivenza nel nuovo regime climatico. Questo viaggio ci riporta a tutti gli eventi estremi che ci hanno sorpresi fuori stagione, allo scoperto, senza riparo, e ci mette di fronte agli occhi di tutti gli animali che hanno/di cui abbiamo attraversato la strada in un istante di reciproco riconoscimento. Un saggio appassionato - che sembra un romanzo politico - sulla nostra illusione di dominio sul non-umano, sulla perturbante intimità delle nostre relazioni con l'ambiente.