Una ricerca etnografica in corso che coinvolge sociologhe e sociologi del Dipartimento SDE dell’Università di Bologna (Roberta Bartoletti) e dell’Università di Urbino Carlo Bo (Enrico Mariani, Francesco Sacchetti) si propone di comprendere le pratiche con cui i cittadini si relazionano con le nature urbane spontanee e i valori che i cittadini riconoscono loro, a partire dallo studio di caso del bosco urbano dei Prati di Caprara a Bologna. Il bosco urbano consente di fare esperienza di una natura sorprendente, inattesa e sfidante, ma anche accogliente e protettiva; il bosco spontaneo si presenta come un mediatore attivo nel rapporto degli abitanti con la città, capace di riconfigurare e trasformare sia la relazione con l’urbano che con i suoi abitanti, umani e non umani. Un’ulteriore sfida per la ricerca sociale sulla natura urbana è quella di costruire un più fecondo dialogo interdisciplinare, in particolare tra sociologia ed ecologia, e su questo è in corso una collaborazione tra il Dipartimento SDE (Roberta Bartoletti, Melissa Moralli), il Cnr-Iret di Sesto Fiorentino (Giovanni Trentanovi) e l’Università di Urbino Carlo Bo (Francesco Sacchetti).
Mappare la biodiversità insieme a cittadine e cittadini: cos’è un bioblitz
Con biodiversità si fa riferimento alla varietà delle specie viventi presenti in un determinato habitat, che nel nostro caso è un’area urbana che beneficia della presenza di due corsi d’acqua (canaletta Ghisiliera e torrente Ravone) e di un bosco spontaneo (Prati di Caprara Est).
Per accompagnare cittadine e cittadini alla scoperta della biodiversità del luogo proponiamo loro di partecipare a un bioblitz. Il bioblitz è una tipica attività di citizen science, ossia una scienza partecipata in cui cittadine e cittadini, con il supporto di esperti, sono chiamati alla sfida di mappare quante più specie viventi possibili in un arco temporale definito.
Il bioblitz si configura quindi come un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione ambientale della cittadinanza, alimentata dai saperi sociali ed ecologici prodotti dalla ricerca scientifica.
Come si svolge il bioblitz?
L’appuntamento è alle ore 16,30 sul ponticello sulla canaletta Ghisiliera e il torrente Ravone, che si trova all’incrocio tra la ciclabile del Chiu e via Pietro Burgatti, una strada minore parallela alla via Sabena. Il bioblitz durerà circa due ore, e si sviluppa lungo l’argine per circa 1,2 km. La durata complessiva del percorso, andata e ritorno, sarà quindi di 2,4 km (vedi mappa).
Il bioblitz sarà introdotto brevemente da una presentazione della tappa, a cura di Roberta
Bartoletti dell’Università di Bologna, cui seguirà una illustrazione della storia della Canaletta Ghisiliera a cura del Direttore di Canali di Bologna, Andrea Bolognesi.
Il bioblitz della Palestra di comunità sarà dedicato alla flora (in particolare erbe, arbusti, alberi) e alla piccola fauna che vive dentro e intorno al canale (in particolare insetti, aracnidi e crostacei).
Tre esperti naturalisti supporteranno cittadine/i nell’osservazione e nel riconoscimento delle specie lungo l’argine, tra canaletta e bosco:
Alessandro Alessandrini è attualmente ricercatore indipendente, studia da diversi decenni il patrimonio vegetale regionale; è (co)autore di Flore di alcune aree provinciali e collabora alle Checklist della Flora italiana e di numerosi lavori sia divulgativi che scientifici; molto attivo in diversi progetti di ricerca.
Enrico Strada collabora con l'Università di Bologna e l'Università di Parma su progetti di Citizen Science e di studio della mirmecofauna italiana, oltre a svolgere ricerca indipendente su temi di natura entomologica. Ha curato, nel campo della divulgazione scientifica, presentazioni e materiali illustrativi.
Giovanni Trentanovi è ricercatore presso l’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del CNR. Svolge attività di ricerca in progetti nazionali ed internazionali riguardati la biodiversità multi-tassonomica, la gestione e la conservazione delle risorse forestali, il monitoraggio di specie invasive e la pianificazione delle aree verdi urbane (con particolare riferimento alla valorizzazione della natura spontanea).