Tra Giotto e Ingres: i fratelli Flandrin verso nuove frontiere del classicismo

Nell'ambito dell'annuale ciclo de "I Mercoledì di S. Cristina", una conferenza dedicata ai fratelli Flandrin, ai quali il Musée des Beaux-arts de Lyon ha dedicato nel 2021 una grande retrospettiva.

  • Data: 30 MARZO 2022  dalle 17:00 alle 19:00

  • Luogo: Aula Magna di S. Cristina (Piazzetta G. Morandi 2 - Bologna) - Evento in presenza e online

  • Tipo: DAMSLab

I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA - INCONTRI CON L'ARTE 2022

A cura di Fabio Massaccesi e Francesco Spampinato 

 

TRA GIOTTO E INGRES: I FRATELLI FLANDRIN VERSO NUOVE FRONTIERE DEL CLASSICISMO

Conferenza di Elena Marchetti (Fondazione Musei Civici, Venezia)

Coordina: Andrea Bacchi

Diretta streaming: https://www.facebook.com/damslab.lasoffitta e https://www.youtube.com/UniBoDAR

Per partecipare in presenza sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass Rafforzato), l’utilizzo della mascherina FFP2 e la prenotazione on line (form di prenotazione nel box di pagina)

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Mirando a un confronto sempre stimolante e propositivo, le sezioni di Arti Visive del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna si aprono alla Città, organizzando un ciclo di conferenze e di presentazioni di libri su temi della storia dell’arte nelle sue più diverse manifestazioni e metodologie. L’intento è mostrare la vitalità e la ricchezza di prospettive con le quali sono oggi praticati la ricerca e l’insegnamento delle discipline storico-artistiche.

Cosa evoca al giorno d’oggi il nome di Flandrin? Alcuni potranno pensare al decoro murale della Chiesa di Saint-Germain-des-Prés, nel cuore di Parigi. Non tutti lo assoceranno al Giovane nudo seduto su una roccia del Louvre, un dipinto diventato una icona la cui celebrità ha superato quella del suo autore. In pochi lo legheranno al nome di Edgar Degas, l’allievo più illustre.

I Flandrin furono tre fratelli pittori, Hippolyte (1809-1864), Paul (1811-1902) e Auguste (1804-1842). Dei tre, Hippolyte è il più famoso, tra gli artisti più importanti della scena artistica francese del XIX secolo. Furono gli allievi prediletti di Jean-Auguste-Dominique Ingres. Erano dei veri self-made men che fecero della reciproca collaborazione il proprio metodo di lavoro. Sono caduti nell'oblio all'alba del XX secolo, vittime collaterali del deprezzamento dell'arte accademica. Nel 2021 il Musée des Beaux-arts de Lyon – loro città d’origine – ha dedicato a questo triumvirato artistico una grande retrospettiva, basandosi su nuove ricerche e recenti scoperte, tra cui più della metà di opere inedite esposte.

In questa conferenza si cercherà di discutere e illustrare alcuni punti cardine dell’opera di Hippolyte Flandrin e dei suoi fratelli, in risonanza con l’arte dell’Ottocento europeo: il rinnovamento della pittura monumentale attraverso il caso esemplare della chiesa di Saint-Germain-des-Prés – dove si è appena concluso un memorabile restauro -; il ritratto di cui toccarono ogni sfumatura (ritratto d’amicizia e di società, doppio o incrociato, disegnato e dipinto); il paesaggio, con molte rivelazioni en plein air; il corpo umano, studiato secondo le mille seduzioni della linea ingrista, che apre la ricerca verso nuove frontiere classiciste.

Nell'immagine: Hippolyte Flandrin (1809-1864), Jeune homme nu assis, 1835-36, Louvre

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PROGRAMMA COMPLETO

2 Febbraio, ore 17
Patrizia Cavazzini, British School at Rome
A processo per un quadro: Federico Zuccari e Bologna
Coordina Daniele Benati

9 Febbraio, ore 17
Romy Golan, Graduate Center, City University of New York
Riprese sull’arte italiana degli anni Sessanta
Coordina Francesco Spampinato

16 Febbraio, ore 17
Andrea Viliani, Museo delle Civiltà, Roma
Pompeii Commitment: un programma pubblico fra archeologia del futuro e fantascienze del passato
Coordina Roberto Pinto

23 Febbraio, ore 17
Valerio Terraroli, Università di Verona
Realismo Magico. La costruzione di una mostra
Coordina Claudio Marra

2 Marzo, ore 17
Tommaso Mozzati, Università di Perugia
Pasolini e la pittura: da Longhi ad Arcangeli, da Romanino a Guttuso
Coordina Andrea Bacchi

9 Marzo, ore 17
Paola Pettenella, MART, Rovereto
Attraverso il ’900. I fondi d’archivio del MART
Coordina Roberto Pinto

16 Marzo, ore 17
Francesco Zanot, Foto/Industria, MAST, Bologna
Curare mostre di fotografia
Coordina Claudio Marra

23 Marzo, ore 17
Babette Bohn, Texas Christian University, Fort Worth
Il fenomeno della donna artista a Bologna: nuovi spazi interpretativi
Coordinano Vera Fortunati e Irene Graziani

30 Marzo, ore 17
Elena Marchetti, Fondazione Musei Civici, Venezia
Tra Giotto e Ingres: i fratelli Flandrin verso nuove frontiere del classicismo
Coordina Andrea Bacchi

6 Aprile, ore 17
Gaetano Curzi, Università “G. d'Annunzio”, Chieti-Pescara
Paolo Cova, Musei Civici d’Arte Antica, Bologna
Il sito di Bominaco e la scultura nell'Abruzzo medievale
Coordina Fabrizio Lollini

13 Aprile, ore 17
Francesca Borgo, Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut, Roma
L’immagine fragile
Coordina Francesco Benelli

20 Aprile, ore 17
Bonnie Marranca, The New School, New York
Performance and Drawing
Coordina Francesco Spampinato

27 Aprile, ore 17
Maddalena Vaccaro, Università di Salerno
“Insane follie”: la passione per i pavimenti colorati nel Medioevo italiano
Coordina Fabio Massaccesi

4 Maggio, ore 17
Paola Cordera, Politecnico di Milano
L’Italia in vetrina: esposizioni di industria, arte e artigianato negli anni della grande ricostruzione
Coordina Sandra Costa

Dove siamo

Complesso di Santa Cristina, piazzetta Giorgio Morandi 2 Bologna