Elena Scaggiante
Durante il ventesimo secolo, non era comune per le donne lavorare e guadagnarsi da vivere. Pochissimi lavori erano considerati adatti a loro e fra questi non era compresa la carriera artistica, men che meno in un ruolo dirigenziale. Figuriamoci cosa avrebbero pensato le persone se una donna si fosse messa in testa di dirigere un’orchestra. Per fortuna, Antonia Brico non ci ha pensato e, grazie al suo talento, è divenuta la prima donna a ottenere successo come direttrice d’orchestra a livello mondiale.
Antonia Brico nasce il 26 giugno 1902 a Rotterdam, nei Paesi Bassi. A soli sei anni, si trasferisce coi genitori in California, negli Stati Uniti. Fin da giovane dimostra un gran talento per la musica e, a soli diciassette anni, è già una pianista esperta. Nel 1923, quando si laurea presso l’Università della California a Berkeley, ha già accumulato esperienza come assistente del direttore d’orchestra della San Francisco Opera. Nel 1927 è ammessa all’Accademia Musicale Statale di Berlino e, nel 1929, diviene la prima persona statunitense a diplomarsi lì in direzione d’orchestra. Per i successivi tre anni, è pupilla del Maestro Karl Muck, direttore dell’Orchestra Filarmonica di Amburgo.
Il debutto di Brico come direttrice professionista avviene nel febbraio 1930 con la Filarmonica di Berlino. Il successo di pubblico e critica arriva e Brico prosegue una brillante carriera dirigendo l’orchestra Sinfonica di Los Angeles, la Sinfonica di San Francisco e la Filarmonica di Amburgo. Nel gennaio 1933 Brico dirige come direttrice ospite l’Orchestra Sinfonica di New York. A seguito del successo ottenuto, continua le sue esibizioni in giro per gli Stati Uniti. Nel 1934, con il sostegno della First Lady Eleanor Roosevelt, accetta di divenire direttrice della neonata Women’s Symphony Orchestra, composta da sole donne musiciste. L’orchestra debutta con due concerti a New York l’anno successivo e da qui in poi si esibisce regolarmente tutte le stagioni fino al 1942, ammettendo anche uomini durante gli ultimi anni e venendo rinominata Brico Symphony Orchestra. Nel 1938, allo stadio Lewisohn, diventa la prima donna a dirigere la Filarmonica di New York, passando definitivamente alla storia.
Dopo un tour europeo nel 1946, la sua fama comincia a decrescere e per Brico diventa sempre più difficoltoso farsi strada tra la concorrenza maschile. Nel 1948, fondò l’Orchestra Filarmonica di Denver, che dirige fino al 1985. Continua a girare il mondo come direttrice ospite per diverse orchestre, come la Sinfonica Femminile Giapponese. Brico muore il 3 agosto 1989 a Denver, in Colorado, dopo una vita dedicata alla musica, che l’ha portata a essere ricordata ancora oggi come la prima donna riconosciuta e celebrata come direttrice d’orchestra di fama mondiale.
Nel 1974, viene dedicato a Brico un film documentario intitolato Antonia: A Portrait of the Woman, realizzato da Jill Godmilow, una cineasta indipendente, e Judy Collins, già studente di Brico e cantante folk. Il film si apre con la scritta:
UNA DONNA DIRIGE UN’ORCHESTRA DI 200 ELEMENTI: Antonia Brico, Californiana che ha guadagnato fama in Europa, è la direttrice dei musicisti per l’orchestra sinfonica a New York. (ndr.)
Ciò elimina ogni dubbio sulla straordinarietà di Brico come direttrice e come donna, tanto da essere la prima a dirigere la Sinfonica di New York. Di seguito, si alternano immagini di Brico mentre dirige, le quali mostrano la sua competenza e precisione nel lavoro, e titoli di giornale che testimoniano lo scalpore provocato all’epoca dal suo talento. Segue un’intervista in cui Brico in persona si racconta. Ne emerge il ritratto di una donna che fin dall’infanzia mostrava un enorme talento per la musica, in particolare per il pianoforte. Racconta poi di essersi innamorata dell’arte di condurre osservando il Professor Paul Steindorf dirigere al parco, per il quale aveva una cotta. Ma aggiunge che quando gli confessò di voler divenire direttrice lei stessa, questi le rispose che non era possibile, che non sarebbe mai accaduto.
Il documentario prosegue con una gioviale Brico che racconta le difficoltà dei suoi primi concerti in Europa e America, tra cantanti senza voce e corse all’oro per autofinanziare le prime esibizioni. In seguito, rivela la sua frustrazione per il fatto di avere pochissime opportunità di esibirsi ogni anno:
Ho cinque esibizioni all’anno. Sono abbastanza forte per averne cinque al mese. Sono essenzialmente un’artista creativa e insegno la maggior parte del tempo e mi piacerebbe condurre più di cinque esibizioni. Sono frustrata perché… non posso suonare il mio strumento, che è l’orchestra. (ndt.)
Brico esprime la frustrazione di una grande artista che non può praticare la sua arte quanto vorrebbe e di come nessuno capisca quanto ciò le spezzi il cuore.
Segue il racconto della formazione della Women’s Symphony Orchestra di New York e di come i giornali e i musicisti dell’epoca, in particolare il Maestro José Iturbi, considerino impossibile ritenere le donne professioniste al pari dei colleghi uomini. L’orchestra al femminile di Brico era una scommessa azzardata, ma, come sappiamo, una scommessa che vinse in tutto e per tutto. Seguono altri aneddoti, fra cui la prima volta in cui Brico assiste a un concerto sinfonico con la scuola. In quest’occasione ricorda ancora una volta le parole di Paul Steiner, il maestro di pianoforte per il quale aveva avuto una cotta. Lui le disse che era completamente ridicolo che lei volesse diventare direttrice d’orchestra, che lo desiderava solo perché era innamorata di lui e che comunque era impossibile per una donna riuscirci. Ma Brico rispose che non era vero e che non si sarebbe mai perdonata di non tentare, che avrebbe preferito morire provandoci.
Nel 2019 esce Sulle ali della musica, film biografico diretto da Maria Peters, che riporta in maniera romanzata la carriera di Brico (interpretata da Christanne de Bruijn) sul grande schermo. La pellicola punta i riflettori sulle difficoltà che Brico affronta in quanto donna desiderosa di cimentarsi in un lavoro considerato riservato agli uomini. In diverse scene vediamo la protagonista derisa o ignorata nel suo desiderio di diventare direttrice d’orchestra.
Il film comincia nel 1926, a New York, con una giovane Antonia Brico, detta Willy, che lavora come maschera in un teatro d’opera. Non potendo assistere al concerto, Brico ne ascolta l’eco dal bagno degli uomini. Lì, presa dalla musica, afferra un bastoncino e comincia a imitare i movimenti del direttore d’orchestra. All’improvviso, un uomo di nome Frank Thomsen entra e lei, imbarazzata, esce. Tuttavia, Brico è talmente determinata ad ascoltare il concerto che decide di prendere una sedia, entrare in platea e sedersi in prima fila, proprio dietro al direttore. L’insolenza del gesto sdegna sia gli spettatori che i musicisti e Brico viene immediatamente licenziata e cacciata dal teatro.
Il giorno seguente, al parco, Brico assiste a un piccolo concerto gratuito. Alla fine dell’esibizione, la protagonista si avvicina al direttore, Mark Goldsmith, facendogli notare che uno dei musicisti aveva commesso un errore. Goldsmith verifica e rimane scioccato dalla sua abilità. Brico gli chiede allora di darle lezioni di pianoforte e lui accetta di vederla il giorno dopo. Il pomeriggio seguente, Brico si presenta e lì trova, con sorpresa, anche Frank. Nonostante i modi disdegnosi di Goldsmith, quest’ultimo accetta di darle lezioni di piano per aiutarla a entrare in conservatorio. Per poterle pagare, Brico trova un lavoro come pianista per il piccolo gruppo musicale di un uomo di nome Robin. Passano i mesi, finché un giorno Goldsmith invita Brico a un convegno fra musicisti presso la casa di un ricco imprenditore di nome Thomsen, che si scopre essere il padre di Frank. Durante la cena, il signor Thomsen chiede a Brico quali siano i suoi sogni e lei risponde di voler diventare direttrice d’orchestra. Tutti la deridono, in particolare la signora Thomsen, la quale afferma che non si è mai vista una donna dirigere un’orchestra. Brico ribatte sottolineando che l’America è definita la terra delle opportunità, ma la signora replica che non vale per tutti. Questo breve scambio porta sullo schermo con efficacia le critiche contemporanee mosse al sogno americano: gli Stati Uniti sono considerati la terra delle opportunità, ma di fatto solo per maschi bianchi americani. Il film evidenzia così le difficoltà e il doppio standard che le persone “altre” devono affrontare, come ad esempio le donne che vogliono fare carriera in professioni considerate maschili.
Arriva il giorno dell’esame in conservatorio e Brico è ammessa. Un mattino, durante una lezione di pianoforte con Goldsmith, questi comincia a molestarla. Per difendersi, Brico colpisce la sua mano chiudendola tra i tasti e il coperchio dello strumento, poi fugge sconvolta. Il giorno seguente, Brico va a denunciare l’accaduto, ma scopre che lui l’ha preceduta, affermando di essere stato attaccato perché lei si era offesa per le critiche rivolte alla sua musica. Brico viene così ingiustamente espulsa. La rappresentazione della difficoltosa carriera di Brico nel film richiama inevitabilmente le difficoltà, le discriminazioni e la misoginia che ancora oggi molte donne incontrano nel mondo del lavoro, specialmente nello spettacolo. La scena tra Brico e il suo maestro, tra molestie e abuso di potere, non può non rievocare i processi contro Roger Ailes e Harvey Weinstein, divenuti simboli del movimento #MeToo.
Dopo un po’ di tempo, Brico e Frank si rincontrano e, in quell’occasione lui le rivela di essere innamorato di lei, e lei confessa di ricambiare i suoi sentimenti. I due cominciano una relazione che continua anche quando Brico si trasferisce ad Amsterdam per ritrovare le sue radici olandesi. Da lì, non manca mai di scrivergli. La svolta arriva quando Brico incrocia per puro caso il maestro Mengelberg, proprio colui che dirigeva a New York la sera in cui lei era stata licenziata. A quel punto, Brico coglie l’occasione e lo prega di insegnarle a dirigere, ma lui si rifiuta categoricamente di istruire una donna. Tuttavia, lei non demorde e lo aspetta fuori dal teatro per tentare di fargli cambiare idea. Nel frattempo, Brico scrive di tutto ciò a Frank, il quale le chiede di rinunciare ai suoi studi e di tornare negli Stati Uniti per stare con lui. Brico, però, desiste e smette di scrivergli. Più tardi nel film si scoprirà che, in realtà, il rifiuto del maestro era avvenuto su consiglio di Frank, il quale è egoisticamente disposto a mettere il suo desiderio di avere Brico con sé di fronte ai sogni di lei. Questo passaggio, seppur breve, evidenzia non solo il potere sociale che i partner uomini esercitano – e spesso esercitano ancora – sulle donne che sostengono di amare, ma anche l’abuso che ne fanno, limitandone la libertà. In quel momento, Frank commette l’errore di vedere Brico come qualcosa che gli appartiene e perciò fa di tutto per tenerla con sé, invece di riconoscere la sua individualità come persona e sostenerla nei suoi obiettivi. Tuttavia, vedendo la determinazione della giovane musicista, Mengelberg cede e le suggerisce di andare in Germania e chiedere aiuto al famoso maestro Karl Muck.
Una volta giunta a Berlino, Brico incontra Muck, ma non fa nemmeno in tempo ad avanzare la sua richiesta che si vede congedata di nuovo, questa volta in quanto americana. Ormai abituata ai rifiuti, Brico sa di dover insistere e gli dimostra la sua passione per la musica affermando di essere disposta a consumarsi per essa. Il Maestro, riconoscendo la sincerità delle sue affermazioni, accetta di istruirla. Passa un mese, Frank scopre grazie a Robin che Brico si trova in Germania e decide di raggiungerla. I due si ritrovano e Frank chiede a Brico di sposarlo e di tornare a vivere negli Stati Uniti con lui. A quel punto, lei, pur amandolo, non vuole rinunciare al suo sogno di diventare direttrice e si vede quindi costretta a respingerlo.
Alcune settimane dopo, Muck annuncia a Brico che una donna avrebbe presto debuttato nei Paesi Bassi come direttrice d’orchestra e che ha comprato due biglietti per andare con lei a vedere la reazione del pubblico all’esibizione di una donna direttrice d’orchestra. Al concerto, la performance si rivela scarsa e il responso del pubblico è pessimo, soprattutto quando si scopre che gli spettatori uomini erano stati attirati con un falso annuncio di una vedova in cerca di marito. A quel punto Brico va in panico per il suo debutto, previsto solo una settimana dopo, con i biglietti già tutti esauriti. Muck però la convince che la sua esibizione sarà diversa, che sarà un successo, perché lei ha un talento puro; deve solo continuare a praticare con costanza.
Nel frattempo, un’altra preoccupazione si insinua nella vita di Brico quando Robin le annuncia in una lettera che Frank sta per sposarsi. Disperata, lei gli scrive pregandolo di annullare le nozze. Tra ansie e inquietudini, arriva il giorno del debutto, ma a poche ore dall’inizio del concerto, Brico non si è ancora presentata a teatro. Muck va allora a cercarla e la trova nel letto del suo appartamento, in lacrime. A quel punto, lui la convince che non deve preoccuparsi di fallire, deve solo pensare alla musica. Brico si riprende e il debutto si rivela un successo, così come i concerti che ottiene di dirigere in seguito.
Passano gli anni e Brico torna in America per chiedere al responsabile del teatro di New York di poter dirigere l’Orchestra Filarmonica. Il musicista accetta, ma solo a patto che Brico anticipi i soldi per la promozione dei biglietti. Grazie all’aiuto di Robin e del suo gruppo, riescono a venderli tutti. Il giorno prima del concerto, Brico sta provando con l’orchestra. Un passaggio in particolare non riesce come vuole e lo fa ripetere più volte. A un certo punto, uno dei violinisti si stanca di prendere indicazioni da Brico, smette di suonare e afferma di non prendere ordini da una donna che non sa qual è il suo posto. Fa per andarsene, ma Brico gli sottrae il violino. Il musicista a quel punto si preoccupa e le chiede di fare attenzione al suo strumento. Lei risponde che, se ci tiene davvero, allora loro due sono uguali: l’orchestra è lo strumento di un direttore; se lei non può praticare con l’orchestra, non può suonare il suo strumento. A questo punto, Brico lascia il teatro.
Quella sera, il violinista e il responsabile si presentano a casa sua per scusarsi e pregarla di tornare, consapevoli che il pubblico si presenterà per vedere dirigere lei. Questo scontro tra Brico e il violinista esemplifica il pregiudizio che circonda ancora troppo spesso le donne nel mondo del lavoro, di cui femministe come Betty Friedan parlavano già negli anni ‘60, e di cui ancora oggi le donne discutono, in particolare in ambiti artistici. La società dà per scontato che un uomo lavori e voglia far carriera. Al contrario, dalle donne ci si aspetta che siano prima di tutto mogli e madri, senza riconoscere loro la possibilità di essere elementi attivi della società, dotati di potere creativo e decisionale.
Il concerto è un successo e, a seguito di ciò, il sindaco offre a Brico un lavoro come istruttrice per musicisti della città di New York. Lei accetta e i mesi passano, finché un giorno nota che a lezione mancano tutti i musicisti uomini. Si scopre che sono in corso le audizioni per un’orchestra, ma solo gli uomini sono ammessi. Da lì, Brico ha l’idea di formare un’orchestra di sole donne, al fine di dare anche a loro l’opportunità di suonare e di dare visibilità e dignità alla loro professionalità, al pari degli uomini. Una volta completo, il gruppo riceve l’offerta di esibirsi il mese seguente al Municipio, di fronte a 1.500 spettatori. Purtroppo, la notizia arriva anche alla signora Thomsen che, infastidita dal fatto che una “poveraccia” come Brico si esibisca come direttrice, si presenta alle prove minacciandola di sabotare il concerto grazie alle sue conoscenze nell’alta società. Brico la ignora, ma le parole della donna si rivelano realtà e il concerto sembra messo a repentaglio. In questo frangente, vediamo come Brico non sia ostacolata solo da uomini, ma anche da donne, che la contrastano e la disprezzano, vedendo nel suo anticonformismo un affronto, invece che un’opportunità. Fortunatamente, la protagonista riceve una lettera dalla First Lady in persona, che desidera incontrarla. All’incontro, Brico scopre che la donna è rimasta piacevolmente colpita dai suoi successi, che hanno rappresentato una fonte d’ispirazione per le donne americane. Di conseguenza, sapendo delle difficoltà di Brico, si offre di coprire i costi del concerto, salvando così l’evento.
Il giorno del concerto, Brico fa visita a Frank e scopre che ha avuto un figlio. Provando ancora sentimenti per lui, lo ringrazia per aver creduto nelle sue capacità e lo invita al concerto. Titubante, Frank decide all’ultimo di accettare l’invito quando si rende conto di non averla mai vista dirigere. Una volta a teatro, non trova posto e decide di prendere una sedia, entra in platea e si siede dietro a Brico, proprio come fece lei la sera in cui si incontrarono per la prima volta. Il film così si chiude, riconducendoci alla scena iniziale e ponendo sia Frank che gli spettatori di fronte a quanta strada Brico è stata in grado di percorrere, nonostante tutte le difficoltà.
Il film dipinge una Brico aiutata, ma anche ostacolata dagli uomini che incrocia lungo il suo percorso, uomini che superano i loro pregiudizi solo grazie alla sua tenacia. Dal suo grande amore al suo principale mentore, con ciascuno di loro Brico deve costantemente dimostrare non solo di essere una direttrice d’orchestra capace, ma anche di essere disposta a rinunciare a tutto pur di inseguire il suo sogno, senza mai farsi piegare da coloro che dubitano di lei. Nel complesso, il film restituisce l’immagine di figura di donna lavoratrice ancora attuale, che subisce molestie sessuali dai suoi superiori, che è costretta a scegliere tra matrimonio e carriera e le cui capacità sono costantemente messe in discussione solo perché è una donna. In questo panorama, Brico emerge come un modello positivo, una persona decisa a inseguire i propri obiettivi e a non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà. Ciò che rende Antonia Brico una vera ispirazione non è il suo talento, ma la sua incrollabile tenacia di fronte alle avversità.
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Foto
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Foto 2 da imdb.com (data ultima consultazione 28/4/2025).
Foto 3 da da britannica.com (data ultima consultazione 28/4/2025).