Elena Scaggiante
Robert Frost (1874-1963) è tutt’oggi considerato uno dei più importanti poeti della storia della letteratura statunitense. Tra le tematiche più ricorrenti nelle sue opere troviamo la natura e la vita quotidiana. In particolare, nelle poesie “The Death of the Hired Man” e “Home Burial” spiccano le sue descrizioni di episodi di vita coniugale, in parte ispirati al suo rapporto con la moglie Elinor, entrambe tratte dalla raccolta North of Boston (1914).
The Death of the Hired Man racconta di Warren e Mary, una coppia sposata che sta discutendo se licenziare Silas, l’uomo che lavora nella loro fattoria. Nella poesia Robert Frost oppone la figura femminile di Mary a quella del marito Warren (Marsh, 2013), come è facile intuire sin dalla prima strofa. I versi fanno subito capire che Warren vorrebbe licenziare Silas, perché il suo lavoro non rappresenta più un valore in termini economici. Al contrario, Mary tenta di convincere Warren a non farlo e sottolinea il valore emotivo che l’uomo rappresenta per la loro casa, con l'intento di rendere il marito più empatico e caritatevole verso Silas (Kendall, 2012:61).
Robert Frost lega qui la mascolinità alla giustizia e alla razionalità, opponendola alla femminilità, che invece affianca alla grazia e all’emotività (Richardson, in Kendall, 2012:62).
Questa opposizione diventa lampante nel momento in cui i due coniugi danno la propria definizione di ‘casa’: per Warren, è il posto in cui, quando devi entrarci, ti devono lasciar entrare; mentre Mary la definisce come qualcosa che non è necessario meritarsi. La poesia si concentra molto sul verbo ‘meritare’ (deserve), che aiuta a sottolineare l’opposizione fra le diverse visioni dei due coniugi (Marsh, 2013). Quella cinica di Warren si fonda su un’etica fatta di lavoro e contratti in cambio di salario e alloggio. Difatti, quando il lavoro di Silas viene a mancare, Warren d'istinto sente finite le relazioni e le responsabilità nei suoi confronti. Quella di Mary, invece, trascende queste fredde dinamiche materialistiche e si fonda su compassione e cura (Kilcup citata in Marsh, 2013).
Questa opposizione fra raziocinio/mascolinità e compassione/femminilità è ricorrente nella poesia di Robert Frost. Non a caso, il poeta rappresenta spesso personaggi femminili che tentano di fuggire l’ambiente casalingo, simbolo dei limiti imposti dalla società. A questa preferiscono la natura, alla quale si legano in maniera così profonda da assumere quasi poteri di carattere mitologico (Kearns, 2009:89). Nel corso della poesia, infatti, Mary entra in una sorta di legame mistico con la natura, che sembra allinearsi ai suoi stessi sentimenti e stati d'animo. La donna sembra addirittura creare della musica lirica dall’ambiente che la circonda e divenire lei stessa una poetessa. Non a caso, nei lavori di Frost, la femminilità è spesso associata anche al potere creativo che sfocia nel linguaggio metaforico della poesia (Kearns, 2009:106).
Questo passaggio è un vero punto di svolta nel componimento. È proprio dopo questo momento che Mary riesce a far dubitare Warren della sua posizione su Silas, dimostrando il potere della sua etica fondata sulla compassione (Kendall, 2012:63). Nonostante nella poesia Frost non indichi quale dei due coniugi sia nel giusto, la maggior parte dei critici concorda che sia Mary ad avere la meglio sul marito, alla fine (Marsh, 2013; Kendall, 2012:62). Il che comporterebbe il trionfo dell’etica della compassione su quella economica e, in seguito, il trionfo della prospettiva femminile su quella maschile (Marsh, 2013).
Non a caso, la poesia si conclude con Warren che afferma che il lavoro di Silas alla fattoria non è concluso e va a cercarlo, trovandolo però morto.
In Home Burial Frost presenta un’altra coppia in conflitto. Questa volta, però, l’oggetto di discussione è la tragica morte del figlio e la sua sepoltura.
Frost apre la poesia proprio con uno scambio fra i due coniugi, mostrando i loro modi di affrontare la perdita, diametralmente opposti e all'apparenza inconciliabili (Marcus, 2015). Il dolore del marito, reale ma consolatorio, e quello della moglie, disperato e incurabile, sono così divergenti che ogni affetto tra di loro, sia fisico che emotivo, non esiste più.
La moglie, Amy (l’unica tra i due ad avere un nome), trova inaccettabile il fatto che il marito non senta il bisogno di sfogare il suo dolore, preferendo soffrire in silenzio e con contegno, senza eccessi, come richiesto dalle convenzioni sociali dell’epoca. Tutto ciò che lui desidera è poter sepellire il bambino nel suo giardino con le sue mani. Al contrario, la moglie non riesce ad accettare le convenzioni sociali, che percepisce come fredde e brutali (Faggen, 2015), leggendo il contegno del marito nello scavare la tomba del loro bambino come indifferenza nei confronti della loro perdita.
Ciò che sembra dividere i due coniugi non è tanto la profondità del loro dolore, ma il modo in cui decidono di affrontarlo: Amy trova impossibile, se non addirittura inaccettabile, il fatto che il marito possa trovare consolazione per quanto avvenuto (Kendall, 2012:88-89).
Durante la discussione, Amy vede la tomba del bimbo, descritta come non più grande di una camera da letto. L’accostamento della camera da letto (il posto in cui il bambino fu concepito tramite rapporto sessuale fra i due coniugi) e la tomba (il posto che rappresenta la fine dell’esistenza di quello stesso bambino) sembra suggerire che il loro letto matrimoniale è divenuto una tomba (Kendall, 2012:87). Questo lascia intendere che il legame sia spirituale che fisico fra i due coniugi è venuto a mancare in seguito alla perdita del figlio, rendendo il loro matrimonio sessualmente danneggiato e vuoto (Kearns, 2009:91).
Dopo questa descrizione della tomba, troviamo il marito che cerca di trovare un punto d’incontro con la moglie che, però, lo respinge (Kearns, 2009:88). Secondo diversi critici, l’incapacità di comunicazione fra i due coniugi rappresenterebbe, per estensione, l’inconciliabilità delle differenze fra uomini e donne. Non a caso, quando il marito chiede se un uomo possa o meno parlare del figlio che ha perso, Amy risponde che non è sicura esista un uomo in grado di farlo, come se l’incapacità del marito di parlare di un qualcosa di così delicato fosse dovuto a una crudezza insita in ogni uomo (Faggen, 2015). Nonostante il marito tenti un approccio emotivo con la moglie, non sembra in grado di lasciar andare la volontà di mantenere contegno e distacco, come ci si aspettava facesse un uomo all’epoca (Faggen, 2015). Pertanto, il divario emotivo fra i due diviene un divario di genere, in cui non riescono ad accettare o accogliere le reazioni reciproche, costringendosi così a piangere la morte del figlio da soli.
Tornando invece sulla nozione di ‘casa’ (home), la sua importanza e connotazione in questa poesia si può vedere già dal titolo: ‘Home Burial’ (sepoltura in casa, ndt.). Questo titolo rappresenta non solo la sepoltura del bambino nel giardino casalingo, ma vuole suggerire che la casa rappresenta un luogo di sepoltura per l’intera famiglia che sembra essere giunta a un capolinea proprio dopo la perdita del figlio (Poirier, 1979:124). I dialoghi sembrano focalizzarsi più sul litigio fra i coniugi che sulla ragione del loro disaccordo. Per questo possiamo ipotizzare che Robert Frost abbia voluto utilizzare la morte del bambino come pretesto per far emergere il vero fulcro tematico della poesia, ossia il rapporto fra moglie e marito.
Un’altra differenza si può notare nel loro rapporto con la natura, qui rappresentato attraverso l’immagine del recinto. Il marito descrive infatti la natura come una forza minacciosa, in grado di distruggere anche il miglior recinto che un uomo sarebbe in grado di costruire. Il recinto rappresenta il tentativo dell’essere umano di proteggersi dalla realtà, fatta di cambiamenti e di morte (Poirier, 1979:130). Attraverso il recinto, il marito prova inutilmente a contenere e rigettare la natura, colei che le ha portato via il figlio. Al contrario, Amy sceglie di accettare la natura, vedendo questa come l’unica possibilità di affrontare il suo dolore. Dando così prova di questa sua convinzione ed esprimendo apertamente la sua rabbia.
Come nella poesia precedente, anche qui Robert Frost presenta una donna che fugge dall’isolamento che il matrimonio le procura, per rinascere nella natura (Kearns, 2009:106).
Le due poesie di Robert Frost mostrano diversi punti in comune.
Innanzitutto l'immagine della casa. In entrambe le poesie, la casa rivela la chiave di lettura necessaria a comprendere il conflitto fra le due coppie. Nella prima poesia leggiamo le divergenti visioni che i due coniugi hanno sul rapporto con gli altri, attraverso le diverse definizioni di ‘casa’ che i due offrono. Nella seconda, la casa rappresenta lo stato del matrimonio dei due coniugi, morto assieme al loro bambino.
Entrambe le poesie presentano inoltre due coppie marito-moglie in conflitto, creando una contrapposizione molto netta fra mascolinità e femminilità. In tutti e due i componimenti, infatti, Frost sembra associare la figura del marito a caratteristiche quali razionalità, convenzionalità e pragmatismo, mentre la moglie è associata a istintualità, libertà ed emotività. Non a caso, in entrambe le poesie è molto chiaro anche il legame privilegiato che la donna detiene con il mondo naturale, simbolo non solo di libertà dalle costrizioni sociali, ma soprattutto del potere creativo dell’arte poetica di Robert Frost stesso.
Faggen, Robert. “Robert Faggen: On ‘Home Burial’”, su Modern American Poetry, 2015, modernamericanpoetry.org (data ultima consultazione 14/9/2024).
Frost, Robert. “Home Burial”, Collected Poems, Prose, & Plays, 1995.
Frost, Robert. “The Death of the Hired Man”, Collected Poems, Prose, & Plays, 1995.
Kearns, Katherine. “Robert Frost and a Poetics of Appetite”, Cambridge University Press, 2009.
Kendall, Tim. “The Art of Robert Frost”, Yale University Press, 2012.
Kilcup, Karen. “Karen L. Kilcup: On ‘Home Burial’”, su Modern American Poetry, 2015, modernamericanpoetry.org (data ultima consultazione 14/9/2024).
Marcus, Mordecai. “Mordecai Marcus: On ‘Home Burial’”, su Modern American Poetry, 2015, modernamericanpoetry.org (data ultima consultazione 14/9/2024).
Marsh, John. “John Marsh: On ‘The Death of the Hired Man’”, su Modern American Poetry, 2013, modernamericanpoetry.org (data ultima consultazione 14/9/2024).
Poirier, Richard. “Robert Frost: The Work of Knowing”, Oxford University Press, 1979.
Rotella, Guy. “Guy Rotella: On ‘Home Burial’”, su Modern American Poetry, 2013, modernamericanpoetry.org (data ultima consultazione 14/9/2024).
Rotella, Guy. “Guy Rotella: On ‘The Death of the Hired Man’”, su Modern American Poetry, 2013, modernamericanpoetry.org (data ultima consultazione 14/9/2024).
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