Già a partire dal IX sec. a.C. la documentazione archeologica attesta in Emilia Romagna la presenza delle prime manifestazioni della cultura etrusca, denominata “villanoviana”, analogamente a quanto avviene in area tirrenica. In questo periodo Bologna, l’etrusca Felsina, diventa il principale centro di aggregazione demografico del popolamento, mentre nel sito collinare di Verucchio, in Romagna, venne fondato un’altro importante centro. Mentre Verucchio appare più proiettata verso il mare Adriatico, Bologna grazie ad opere di canalizzazone e bonifica sviluppò le risorse agricole del proprio territorio, espandendosi a nord sino al corso del Po, verso sud fino alle medie valli appenniniche ad ovest nei territori del reggiano e lungo la valle dell’Enza, mentre ad est fino alla valle del Mezzano.
Il quadro della situazione muta attorno alla metà del VI sec. a.C., quando si assiste ad una ristrutturazione territoriale dell’intero comparto dell’Etruria padana. Accanto alla risistemazione urbanistica dei centri esistenti, come Bologna, si assistette alla fondazione di nuove città, appositamente costruite come cardine di un sistema commerciale, finalizzato a far convergere su questo territorio molteplici interessi economici e partners commerciali. A questo rinnovamento si accompagnò infatti una fioritura degli scambi con Atene ed il mondo greco, con l’Europa transalpina e con l’Etruria tirrenica. Le importazioni di merci dalla Grecia (olio, vino, marmi e soprattutto ceramiche figurate) ed i prodotti di lusso provenienti dall’altro versante appenninico, rappresentano certamente una testimonianza tangibile delle potenzialità economiche di questa riorganizzazione territoriale. Il nuovo sistema commerciale si fondava su città come Marzabotto, lungo la valle del Reno, crocevia di fondamentale importanza per i contatti con l’area tirrenica; Spina, città e porto commerciale situato sulla costa adriatica e Mantova, testa di ponte del commercio proiettato verso l’area transalpina.
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Museo Archeologico Nazionale Pompeo Aria di Marzabotto