Parallelamente all'attività di ricerca scientifica la Cattedra di Etruscologia ed Antichità Italiche dell'Università di Bologna (Prof.ssa Elisabetta Govi) ha finanziato e curato anche il restauro e la ricostruzione di alcune strutture archeologiche di primaria importanza per la comprensione del sito. Gli interventi si sono svolti in collaborazione con ....
La pandemia COVID-19 ha imposto per l'anno 2020 la temporanea sospensione delle attività di scavo nel sito di Marzabotto, dovuta all'impossibilità di garantire la sicurezza degli studenti sul cantiere,
In ragione d ciò la cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell'Università di Bologna ha deciso sfruttare questa temporanea sospensione per avviare un importante progetto di valorizzazione, finalizzato alla ricostruzione delle fondazioni del Tempio di Uni, che erano state reinterrate a seguito della scoperta per problematiche legate alla loro conservazione. L'assenza di un testimone “fisico” visibile ai visitatori costituiva però una importante lacuna conoscitiva, fornendo un’immagine urbanistica della città ormai superata e non aggiornata rispetto alle più recenti scoperte.
Per tutti questi motivi l'Università di Bologna, in accordo con la Direzione Musei dell'Emilia Romagna ha proceduto ad un ambizioso progetto di ricostruzione e valorizzazione dell'area mediante la ricostruzione del perimetro delle fondazioni del tempio sul piano di calpestio moderno. In questo specifico contesto, considerando la profondità delle fondazioni e le loro condizioni di conservazione si è valutato sfavorevole un vero e proprio restauro delle murature; operazione per cui si sarebbe rivelato necessario sia un imponente intervento integrativo che l’impianto di costose pompe idrauliche per mantenere l’area asciutta durante i mesi ad elevata piovosità.
La ricostruzione è stata eseguita filologicamente e in accordo con le tecniche di costruzione antiche, mediante la messa in opera di ciottoli a secco; questo al fine di restituire al visitatore una immagine quanto più comprensibile e completa dell'originario aspetto del tempio, senza toccarne e modificarne le murature originarie preservate sotto terra.
La ricostruzione del tempio di Uni permette dunque di restituire ai visitatori uno dei monumenti più importanti della città, storicamente all’origine del processo cultuale e urbanistico di rifondazione, e forte espressione di una identità civica sul piano culturale e politico.