Presentazione dei volumi “Romanzo e serie TV” e “Tempo di serie”

  • Data: 20 MARZO 2019  dalle 17:00 alle 19:00

  • Luogo: Palazzo Marescotti - Via Barberia 4, Bologna (Aula Marescotti)

  • Tipo: La Soffitta

Presentazione dei volumi
Romanzo e serie TV
(Pacini 2018) di Emanuela Piga (Università di Bologna)
Tempo di serie (Unicopli 2018) a cura di Francesca Pasquali (Università degli Studi di Bergamo) e Fabio Cleto (Università degli Studi di Bergamo)

nell'àmbito di
Aspettando Media Mutations
a cura di
Veronica Innocenti, Paolo Noto

 

La serialità televisiva è da sempre uno dei temi preferiti di Aspettando Media Mutations e sarà l'oggetto del secondo incontro del 2019, dedicato a due volumi usciti da pochi mesi ed entrambi dedicati a un aspetto spesso sottovalutato nello studio dei media: la dimensione temporale e orientata del tempo del racconto.
In "Romanzo e serie TV. Critica sintomatica dei finali" (Pacini 2018) Emanuela Piga affronta la relazione tra metamorfosi del romanzo e testualità audiovisiva a partire dall’analisi di alcune tra le opere più rappresentative di quella che in ambito statunitense è stata definita Complex TV.
Attraverso una critica dei finali di puntata e di serie, interpretati come indizi o sintomi di determinate caratteristiche stilistiche, l'autrice individua la ripresa di temi di lunga durata e di tecniche narrative del romanzo classico in tre serie televisive di successo: "Lost" di J. J. Abrams, D. Lindelof, J. Lieber, C. Cuse (2004-2010), "Mad Men" di Matthew Weiner (2007-2015), "Breaking Bad" di Vince Gilligan (AMC, 2008-2013).
L’autrice si interroga sulle ragioni all’origine della fortuna di queste opere: tra entrelacement e cliffhanger, intrecci vorticosi e interruzioni, contaminazioni dal cinema e delle arti visive, le serie TV contemporanee generano nuove suggestioni nell’immaginario collettivo capaci di coinvolgere un pubblico globale e transgenerazionale.

Francesca Pasquali e Fabio Cleto hanno invece curato "Tempo di serie. La temporalità nella narrazione seriale" (Unicopli, 2018). I saggi che compongono questo volume collettaneo ragionano tutti sul tempo, inteso come materia viva della serialità televisiva. Il tempo è il dispositivo formale e il fattore strutturante della narrazione, oltre che la sua occasione e circostanza, quando non il suo oggetto o tema. Della serialità la durata è del resto la ragion d’essere: quello che ne specifica la forma, la produzione, il consumo. E forse, quello che la rende emblematica della serialità tout court, la modalità narrativa per eccellenza del nostro tempo.
Alla fondamentale complessità del tempo seriale si rivolge quindi lo sguardo multidisciplinare di questo volume, che impegna sociologi dei media e storici del cinema e della televisione, letterati e storici, nel riflettere su come la narrazione televisiva abbia assunto nuova centralità superando se stessa, uscendo dai propri confini produttivi e di consumo, concedendosi a un circuito vorticoso di appropriazione e riappropriazione, alla dialettica fra passione emotiva e ossessione cognitiva che ne sancisce l’ingaggio con lo spettatore.