Otello circus

  • Data:

    31 GENNAIO
    -
    01 FEBBRAIO 2020
     dalle 21:00 alle 21:00
  • Luogo: Arena del Sole (via Indipendenza 44, Bologna)

  • Tipo: La Soffitta

OTELLO CIRCUS

Spettacolo
Di Antonio Viganò | Regia Antonio Viganò | Con l’Orchestra AllegroModerato diretta da Marco Sciammarella | Direttore d’Orchestra Pilar Bravo | Collaborazione artistica Antonella Bertoni | Luci Michelangelo Campanale | Costumi Roberto Banci - Sartoria teatrale Tirelli, Roma | Attori e danzatori Mirenia Lonardi, Maria Magdolna Johannes, Rodrigo Scaggiante, Michael Untertrifalle, Jeson De Majo, Daniele Bonino, Rocco Ventura, Matteo Celiento | Direzione tecnica Andrea Venturelli | Direzione di produzione Paola Guerra | Distribuzione Claudio Ponzana | Produzione Teatro la Ribalta, Lebenshilfe Südtirol

In collaborazione con Orchestra AllegroModerato, Olinda – Festival “Da vicino nessuno è normale” | Con il sostegno di Fondazione Allianz Umana Mente e Fondazione Alta Mane Italia | con il contributo di MIBACT, Comune di Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige

Il progetto è nato all’interno del Corso Professionalizzante “Arte e Mestieri della Scena” del Fondo Sociale Europeo – Provincia Autonoma Bolzano

nell'ambito di
Corpi eretici. Il teatro di Antonio Viganò
A cura di Cristina Valenti
In collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione

Spettacolo a capienza ridotta

31 febbraio ore 21:00
1 febbraio ore 19:30


Uno spettacolo lirico-teatrale ispirato alle opere di Giuseppe Verdi e William Shakespeare, ambientato in un vecchio Circo dove tutto sembra appassito e Otello è costretto a rappresentare la sua personale tragedia: è la sua condanna, la pena che deve scontare per il suo gesto omicida. Gli fanno compagnia gli altri personaggi dell’Opera di Verdi e Shakespeare. Cassio, Jago, Roderigo ed Emilia si spartiscono le varie attività e mestieri all’interno del Circo: l’acrobata, il lanciatore di coltelli, l’equilibrista, l’inserviente, il domatore. Ogni giorno, da anni, più volte al giorno, la tragedia della gelosia che ha portato alla morte di Desdemona si ripete e gli interpreti, oramai diventati personaggi consumati, deboli e fragili, sono incapaci di fermare quel vortice dei sentimenti umani che porta all’epilogo. E così nel circo girano, invisibili, i fantasmi delle vittime di femminicidio, per cercare, invano, di interrompere quella giostra e per ricordare, a chi guarda, che l’amore che uccide è contro natura.