Il convegno esplora i modi in cui le diverse declinazioni del “locale” veicolate attraverso la circolazione transnazionale di prodotti culturali made in Italy stiano influenzando la costruzione e ricezione dell’immagine dell’Italia all’estero.
Data:
Luogo: DAMSLab/Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini, 5b - Bologna)
Tipo: DAMSLab
Organizzato da: Claudio Bisoni ed Elisa Farinacci
Il panorama mediale italiano degli ultimi due decenni è stato caratterizzato dal successo internazionale di film, serie TV e opere letterarie, come The Young Pope, L’amica geniale, Il nome della Rosa e Gomorra. Dosando immagini ed elementi locali tipici della nazione, questi prodotti culturali sono stati in grado di promuovere e plasmare la costruzione e ricezione dell’Italia all’estero raggiungendo un successo globale crescente. Tale fenomeno, pur presentando novità, riflette anche una lunga tradizione riconducibile al Neorealismo che ha enfatizzato il "tipico" per delineare un "campo del visibile nazionale" composto da peculiarità territoriali e culturali. Allo stesso modo, il sistema dei generi cinematografici ha sfruttato la dimensione regionale sia per il pubblico domestico, ad esempio con la commedia, sia a livello internazionale, come nel caso del western all'italiana o dell'horror.
L'importanza storica del "locale" si riflette anche nei consumi culturali. A livello nazionale, i prodotti che offrono immagini riconoscibili del territorio godono di maggiore gradimento presso i pubblici regionali. A livello transnazionale, la ricezione è guidata dal riconoscimento immediato delle peculiarità italiane attraverso richiami a personalità, paesaggi, periodi storici e stereotipi già canonizzati all'estero, come nomi dell'alta moda, artisti come Botticelli e Leonardo da Vinci, paesaggi toscani, il Rinascimento e altri elementi che compongono il brand-Italia.
Le dinamiche contemporanee legate alla distribuzione e circolazione digitale dell'audiovisivo italiano evidenziano complessità e contraddizioni. Le piattaforme OTT, ad esempio, sembrano accentuare la globalizzazione culturale, cancellando o indebolendo la percezione della provenienza nazionale dei prodotti. Tuttavia, le esigenze di localizzazione identitaria della cultura italiana emergono con forza. Le rappresentazioni promosse dai prodotti culturali all'estero creano un repertorio di elementi stereotipati, testimoniando la persistenza delle logiche "glocal" in una doppia direzione. Alcuni prodotti propongono il "caratteristico" attraverso immagini legate a territori e storia nazionale riconoscibili globalmente, mentre altri adottano uno sguardo globalizzante, utilizzando codici narrativi e stilistici universalmente riconoscibili. Va notato che le proprietà dei prodotti culturali che evidenziano l'italianità all'estero spesso operano su una scala ridotta rispetto all'intera nazione, concentrandosi su piani localizzati (regionale, provinciale, isolano, urbano). Tuttavia, circolando al di fuori dei confini nazionali, talvolta mantengono o enfatizzano le specificità identitarie e
territoriali, altre volte rappresentano l'intero paese, fungendo da "parte per il tutto". Alla luce di queste premesse, il convegno intende indagare i modi in cui le diverse declinazioni del locale attraverso i media influenzano la costruzione e la ricezione dell’immagine dell’Italia all’estero.