"Di sculti marmi ti fai scala al cielo". Scultura monumentale italiana dal Cinque al Novecento

Convegno organizzato dal Dipartimento delle Arti in collaborazione con la Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici

  • Data:

    03 FEBBRAIO
    -
    04 FEBBRAIO 2025
     dalle 10:30 alle 16:30
  • Luogo: Palazzo Marescotti (Salone Marescotti, via Barberia 4 - Bologna)

Organizzato da: Gerardo Moscariello, Francesco Zagnoni

 

 

Il titolo del convegno, «Di sculti marmi ti fai scala al Cielo», è il distico che chiude l’ultima strofa di un componimento dedicato alla Santa Veronica di Francesco Mochi, capolavoro dello scultore di Montevarchi destinato a una delle quattro grandi nicchie della crociera di San Pietro in Vaticano. Le parole dell’autore del sonetto, il poco noto Tomaso di Leva, lasciano intendere che è spesso l’opera monumentale a garantire la fama al suo artefice, consentendogli di misurarsi e talvolta di superare l’esempio dei grandi maestri dell’antichità classica.
Il convegno, partendo da queste premesse, si prefigge lo scopo di indagare proprio la pratica monumentale, precipua delle arti plastiche, condensando intorno all’aggettivo «monumentale» due principali polarità di senso: ciò che per dimensioni imponenti richiama i concetti di ‘grandezza’ e ‘solennità’, accanto a ciò che è progettato allo scopo di servire da monumento, richiamando le funzioni encomiastiche, memoriali e funebri della creazione scultorea. Se queste nozioni possono genericamente adattarsi all’intera storia dell’arte, le forme e le funzioni della scultura monumentale variano radicalmente nel corso dei secoli, motivo per cui il convegno prende in esame un’ampia cronologia che muove dal Cinquecento al Novecento.
Il convengo si prefigge di abbracciare la molteplicità degli approcci di studio alla storia dell’arte, dalla connoisseurship, alla ricerca storico-documentaria, fino a quella iconografica. La complessità del tema consentirà di mettere in luce le specificità dei diversi materiali – il marmo, il bronzo, la terracotta, lo stucco e la porcellana – e le stratificate relazioni tra le fasi preliminari del processo creativo – progetto, disegno, bozzetto –, l’opera finale ed eventuali successive derivazioni.
Durante la prima giornata dell’evento (3 febbraio) saranno presentate le relazioni riguardanti il XVI, il XVII e il XVIII secolo, con interventi dedicati a protagonisti più o meno noti di quelle stagioni, da Antonio Begarelli a Girolamo Ticciati, passando per Giovanni Zacchi, Federico Brandani, Antonio Raggi. Nel corso del secondo incontro (4 febbraio) saranno privilegiati gli artisti del XIX e del XX secolo, aprendo con scultori fondamentali come Lorenzo Bartolini o Raffaele Monti, tra i vari, e chiudendo con l’impresa decorativa dello Stadio dei Marmi a Roma.
I relatori coinvolti sono tutti giovani studiosi, dottorandi o neodottori di ricerca, provenienti dai principali atenei italiani ed esteri. Il coordinamento dell’evento, curato proprio da due dottorandi dell’Università di Bologna, Gerardo Moscariello e Francesco Zagnoni, è stato supervisionato da Andrea Bacchi, direttore della Fondazione Zeri e autorevole studioso di scultura italiana dal Rinascimento al Novecento.