La Soffitta 2019 | ottobre-dicembre

SOCIALIZZARE LA CULTURA

A partire dalla Stagione del 2019, le tradizionali Sezioni del Centro Teatrale La Soffitta – cinema, danza, musica, teatro – vengono integrate da due nuove articolazioni: la Sezione Arti Visive e la Sezione Storia e Società. È un mutamento significativo, che evidenzia la particolarità del nostro Centro. La Soffitta è, infatti, un’istituzione connessa al Dipartimento delle Arti, del quale riflette e rielabora contenuti e trasformazioni. Il Dipartimento delle Arti nasce nel 2012 dalla fusione fra il Dipartimento di Arti Visive e il Dipartimento di Musica e Spettacolo, che già presentava La Soffitta fra i suoi organi interni; nel 2018 il nuovo Dipartimento include una Sezione dedicata agli studi storico-sociali e, nel 2019, tutte le articolazioni della complessa realtà dipartimentale vengono infine rappresentate dal nuovo assetto del Centro.

A oltre trent’anni di distanza dalla sua fondazione, nel 1988, La Soffitta corregge dunque il proprio profilo, integrando alle pratiche della ricerca applicata – che rilanciano le acquisizioni scientifiche attraverso eventi, confronti e momenti formativi – la socializzazione dei processi culturali. L’intento non è solo condividere la conoscenza dei percorsi artistici, ma mostrare la vitalità e la ricchezza di prospettive con le quali sono praticati la ricerca e l’insegnamento.

Verso la socializzazione delle pratiche artistiche e dei processi culturali si muovono diversi fermenti e progettualità. In questa seconda parte del programma l’accento cade sull’azione socializzante della parola. Le parole del poeta Raffaele Baldini, incarnandosi nel romagnolo di Ivano Marescotti, seguono la nascita, la vita, gli amori, il lavoro, le follie e il conclusivo “testamento” d’un modello antropologico localizzato e inclusivo; quelle della Piccola Compagnia Dammacco trasformano in allegorie fantastiche e grottesche la contrapposizione – realissima e, in fondo, tragica – fra vivere interiore e vita sociale; le parole poetiche raccolte e parlate come proprie da Milena Costanzo sono preziosi distillati di linguaggio e «il linguaggio è la nostra salvezza, la potenza che ci radica al suolo».

La stessa tematica è anche al centro del XXII Colloquio di Musicologia del «Saggiatore Musicale» (Traducimi la musica in parole: una sfida didattica e divulgativa) e del progetto della sezione “Storia e Società”: Him, scene dal testo omonimo di E.E. Cummings, adattamento e traduzione di Marla M. Moffa, con Marco Baliani e Francesca Mazza. La presenza della parola affiora inoltre nel profilo dell’artista Cesare Pietroiusti le cui declinazioni del “concetto di relazionalità” includono soluzioni testuali provocatorie e indirizzate al fare.

Proseguono inoltre i momenti di condivisione e apertura dei processi di ricerca. Ricordiamo le tavole rotonde dedicate agli studi di Tullia Magrini sui rapporti fra etnomusicologia e antropologia della musica, e a quelli di Hugo Riemann su teoria e storiografia musicale. A queste si aggiunge il Convegno Internazionale Gli spazi del sacro nell’Italia medievale.

Un’iniziativa che si propone di fornire parametri utili al riconoscimento di tipologie architettoniche e ambientali tuttora iscritte nel vissuto urbano. L’acquisizione problematica del contemporaneo è al centro di diverse iniziative come i colloqui con artisti e studiosi intorno al cinquantenario del Festival di Santarcangelo; il convegno Celebrity & Ageing. La vecchiaia nella cultura della celebrità e l’incontro con l’attrice Maya Sansa, che ha apportato al nostro cinema una singolare impronta attorica, per metà esterna, critica, per metà interna, coinvolta, ma sempre capace di uscire da modelli muliebri standardizzati o ripetitivi.

I progetti sono molti, e di questo va soprattutto ringraziato chi ne rende possibili ideazione e attuazione, dal Magnifico Rettore Francesco Ubertini ai componenti degli Organi Accademici che non ci hanno fatto mancare sostegno e attenzione, agli Assessori alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, Massimo Mezzetti e Matteo Lepore, che rendono possibile promuovere le attività della Soffitta nel quadro allargato delle realtà culturali del territorio

Gerardo Guccini
Responsabile Scientifico

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