Il cenacolo delle beffe: più che goliardia, meno che accademia

Una trasposizione attualizzata ispirata alle serate del cosiddetto “Cenacolo delle Beffe”, con una cena animata dagli studenti

  • Data: 19 SETTEMBRE 2022  dalle 20:30 alle 23:00

  • Luogo: Foyer Rossini (Teatro Comunale di Bologna, Largo Respighi, 1 - Bologna )

Il cenacolo delle beffe: più che goliardia, meno che accademia

Organizzato da Fondazione Musica Insieme
In collaborazione con Dipartimento delle Arti

Spettacolo conclusivo del laboratorio universitario del Corso di laurea magistrale in Discipline della musica e del teatro, coordinato e tenuto da Nicola Badolato, con Giuseppe Sigismondi de Risio e Gabriele Duma. In scena una trasposizione attualizzata ispirata alle serate del cosiddetto “Cenacolo delle Beffe”, con una cena animata dagli studenti, che interpretando diversi personaggi interagiranno col pubblico scegliendo un tema musicale ed eseguendo alcuni brani dell’epoca.

Lo spettacolo è parte del "Festival Respighi Bologna - edizione 0", ideato e promosso dalla Fondazione Musica Insieme (16-23 settembre 2022).

«Una gioventù di artisti in genere, di musicisti in ispecie, che si abbandonano allegramente al dilettevole giuoco dello spirito malignotto anzichenò […] La Bologna musicale rende il suo tributo al tempio: la vita delle crome e delle biscrome petroniane si vive quasi esclusivamente fra le pareti laccate di questo cenacolo». Così il critico musicale Gaianus (alias Cesare Paglia), in un articolo apparso sull’"Avvenire d’Italia" l’8 maggio 1910, descrive il cosiddetto “Cenacolo delle beffe” che si riuniva in quegli anni nel negozio dell’editore di musica Francesco Bongiovanni a Bologna, nella centralissima via Rizzoli. Un gruppo di giovani votati all’esercizio delle arti tra i quali emerge l’esuberanza e il fervore di Ottorino Respighi negli anni bolognesi della sua formazione e nell’avvio della carriera internazionale; una combriccola di intellettuali della più varia estrazione che si nutrono e discutono di musica, di pittura, di filosofia, di estetica, della vita artistica e culturale bolognese, italiana e internazionale dell’epoca.
Uno spazio privilegiato, quello del “Cenacolo delle beffe”, anche per la sperimentazione musicale. In questo contesto nacquero infatti diverse partiture respighiane: senz’altro quella del "Re Enzo", opera comica su libretto di Alberto Donini, allora studente e amico del compositore, rappresentata al Teatro del Corso di Bologna nel 1905 proprio dagli studenti dell’università di Bologna; o quella di "Nebbie", un’aria da camera su versi di Ada Negri composta nel 1906 e dedicata al mezzosoprano bolognese Rosina Giovannoni Zacchi Pedrazzi.
È possibile riportare ai giorni nostri, a un secolo abbondante di distanza, la freschezza, lo spirito e la forza di un siffatto cenacolo intellettuale? Se lo sono domandati gli studenti iscritti nei corsi di laurea in DAMS e in Discipline della musica e del teatro dell’Università di Bologna, che si sono messi in gioco in un laboratorio culminante in una performance che è nel contempo rievocazione e rilettura del “Cenacolo delle beffe”, in cui la musica di Ottorino Respighi e alcune delle tematiche che all’epoca erano all’ordine del giorno vengono riproposte e rivisitate in chiave contemporanea.