Questo è il tempo in cui attendo la grazia

Spettacolo diretto dal regista ferrarese Fabio Condemi, una biografia onirica e poetica di Pier Paolo Pasolini attraverso le sue sceneggiature.

  • Data:

    01 MARZO
    -
    03 MARZO 2022
     dalle 19:00 alle 20:15
  • Luogo: DAMSLab/Teatro (piazzetta P. P. Pasolini, 5b - Bologna)

  • Tipo: La Soffitta

Questo è il tempo in cui attendo la grazia

Da: Pier Paolo Pasolini | Drammaturgia e montaggio dei testi: Fabio Condemi, Gabriele Portoghese | Regia: Fabio Condemi | Con: Gabriele Portoghese | Drammaturgia dell’immagine: Fabio Cherstich | Filmati: Igor Renzetti, Fabio Condemi | Produzione: La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, Teatro Verdi-Pordenone, Teatro di Roma-Teatro Nazionale

Nell’ambito dei progetti: Pier Paolo Pasolini 1922 | 2022, a cura di ERT / Teatro Nazionale; La Soffitta per Pasolini nel centenario della nascita, a cura di DAMSLab / La Soffitta, Dipartimento delle Arti – Università di Bologna

Per informazioni: Arena del Sole, via Indipendenza 44, 40121 Bologna - tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it
Apertura biglietteria: dal martedì al sabato, ore 11-14 e 16.30-19. Nei giorni di rappresentazione, apertura da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Per partecipare sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass Rafforzato) e l’utilizzo della mascherina FFP2.

Per ulteriori informazioni e per l'acquisto del biglietto on line visita la pagina web.

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Una biografia onirica e poetica di Pier Paolo Pasolini attraverso le sue sceneggiature.
I punti principali dello spettacolo diretto dal regista ferrarese Fabio Condemi ruotano intorno all’importanza dello sguardo e alla descrizione di quello che viene osservato, per rivelare anche ciò che non si vede: l’invisibile, per allargare l’esperienza estetica dello spettatore.
Un filo rosso scorre tra i testi pasoliniani scelti e riafferma l’importanza di vedere e riattivare lo sguardo, in un periodo in cui la capacità di guardare le cose si è atrofizzata.
Georges Didi-Huberman nel suo saggio Come le lucciole scrive: «Tutta l’opera letteraria, cinematografica e persino politica di Pasolini sembra attraversata da momenti di eccezione in cui gli esseri umani diventano lucciole – esseri luminescenti, danzanti, erratici, inafferrabili e, come tali resistenti – sotto il nostro sguardo meravigliato».
Ed è proprio ricostruendo e ripercorrendo i temi cari al noto autore bolognese che si potrà accedere alla sua officina creativa e poetica.

“Si comincia col bambino che vede il mondo, la luce, la natura, sua mamma per la prima volta (Edipo) e si prosegue con lo sguardo antico e religioso sul mondo del Centauro (Medea) e si arriva fino allo sguardo su un’Italia imbruttita dal nuovo fascismo consumista (la forma della città) passando per la “disperata vitalità” presente nel fiore delle Mille e una notte e per la scena della Ricotta nel quale il regista viene intervistato e recita “io sono una forza del passato”.

Foto di Claudia Pajewski

Dove siamo

DAMSLab (piazzetta P.P. Pasolini 5b - Bologna)