One Piece live-action: la sfida quasi impossibile di Netflix

Milena Fumagalli

Il 31 agosto 2023 è uscito su Netflix il live-action di One Piece, tratto dall’omonimo manga di Eiichiro Oda. Con più di vent’anni alle spalle, il racconto delle piratesche avventure del protagonista Luffy e della sua ciurma ha avuto un enorme successo e ha creato una grande community di fan da tutto il mondo, tanto da spingere il colosso dello streaming a produrre una serie TV basata appunto su questa incredibile e coinvolgente storia.

 

1. Dietro le quinte del live-action

2. Fedeltà e cambiamenti

3. Sul futuro della serie Netflix

4. Sitografia

 

1. Dietro le quinte del live-action

Il primo annuncio del live-action di questo famoso manga e anime è avvenuto nel 2017, ma solo dopo lungo tempo e tanto lavoro è stato possibile avviare definitivamente la produzione. 

Le notizie sull’evolversi di questo progetto hanno sempre suscitato reazioni miste tra i fan del materiale originale, come spesso accade quando si vuole riproporre una serie o un film d’animazione in forma di live-action.

Molti addirittura temevano che con la serie di One Piece si sarebbe ripetuto quello che era successo con l’adattamento di Cowboy Bebop. Il fallimento di quest’ultimo live-action, tratto anch’esso da un famoso manga, non faceva nutrire grandi speranze, ma forse proprio per questo Netflix era consapevole dell’impegno che ci sarebbe voluto per spezzare questa catena di delusioni dei live-action.

One Piece live-action Netflix

A giocare a suo favore, sicuramente è stato il fatto che Eiichiro Oda ha ricoperto il ruolo di produttore esecutivo, dando molta fiducia ai fan del suo lavoro. Infatti, anche grazie ai suoi messaggi rivolti alla comunità di One Piece, l’autore ha testimoniato la dedizione e passione nel progetto da parte di tutte le persone coinvolte e ha anche assicurato che nessun cambiamento alla storia originale sarebbe avvenuto senza la sua approvazione.

La maggior parte delle riprese per One Piece sono state effettuate a Cape Town, in Sudafrica, dove sono stati costruiti dei set spettacolari che riproducevano i luoghi simbolo del manga/anime. Molto lavoro è stato dedicato in seguito anche alla fase di post-produzione, soprattutto per quanto riguarda gli effetti speciali.

Al di là dell’importanza delle scenografie, delle coreografie per i combattimenti e della computer grafica, era necessario riuscire a rendere giustizia ai personaggi e al tipo di interazione e chimica che si crea tra loro. Da questo punto di vista, il cast principale ha mostrato fin da subito grande entusiasmo per l’opportunità di prendere parte al live-action. Tutti quanti, infatti, conoscendo più o meno da vicino la fama di cui gode il manga/anime, si sono impegnati per interpretare la storia originale quanto più fedelmente possibile, trattandola con assoluto rispetto.

 

2. Fedeltà e cambiamenti

La decisione di Netflix di adattare la prima saga di One Piece, ovvero ben 11 volumi del manga, in soli otto episodi di circa 50 minuti ciascuno ha comportato delle conseguenze importanti per il live-action. 

In primo luogo, questo ha significato comprimere la storia individuando le parti essenziali da mantenere e distinguerle da quelle invece meno indispensabili. Infatti, per esempio, se da un lato alcuni personaggi di minor rilievo sono stati eliminati del tutto, dall’altro lato si è data maggiore importanza a determinate figure e rapporti, soprattutto quelli che riguardano il protagonista e che nel corso del manga vengono approfonditi solo più tardi. In un certo senso, quindi, i tagli che sono stati effettuati per questione di necessità vengono comunque bilanciati dalla concentrazione sui momenti più iconici di One Piece.

One Piece Netlix

Così, anche se alcune scelte e variazioni non convincono molto, i punti chiave vengono rappresentati con cura, come un vero e proprio omaggio al manga. Ciò implica sicuramente una comprensione profonda del materiale originale, che ha permesso di mantenere la sua essenza nonostante le modifiche fatte e i tempi di narrazione accelerati.

Per quanto riguarda i personaggi nello specifico, ci sono state alcune opinioni piuttosto divergenti tra loro. A un primo sguardo, molti fan avevano commentato negativamente l’aspetto e i costumi dei personaggi, affermando che assomigliavano troppo a dei cosplayer o, peggio, a una brutta copia del manga. Al contrario, però, altri fan hanno reagito con entusiasmo proprio perché alcuni attori e attrici del live-action sembravano usciti direttamente dall’anime, al di là di alcune piccole differenze. Caratterialmente, invece, i cambiamenti che sono stati fatti possono essere considerati più appropriati. D’altra parte, l’eccentricità del protagonista, così come alcuni tratti comportamentali di altri personaggi portati all’estremo, funzionano molto bene nei disegni e nell’animazione, ma in un live-action con persone vere sarebbero risultati assurdi e ridicoli.

one piece jolly roger

La buona notizia, comunque, è che la comicità che caratterizza One Piece è stata ben incorporata nella serie TV, permettendo al tono della storia e a ogni singolo personaggio di mantenere i loro lati più esilaranti così come quelli più seri. Come i fan di lunga data sapranno bene, infatti, il manga di Oda è composto anche da scene violente ed eventi crudi e drammatici. Anche questi aspetti sono stati compresi nel live-action, non solo attraverso gli scontri e i combattimenti, ma anche nel racconto di traumi passati subiti dai personaggi principali.

Oltre a tutti questi elementi, è confortante vedere che i temi che sono da sempre al centro delle avventure di One Piece vengono riproposti altrettanto accuratamente. I sogni, l’amicizia e il desiderio di libertà animano lo spirito della storia dal primo all’ultimo episodio del live-action, suscitando perfino sentimenti di nostalgia in qualche fan ma aprendosi, allo stesso tempo, per accogliere un nuovo pubblico attraverso risate, sorprese e tante emozioni.

La sfida di Netflix, che appariva quasi impossibile, sembra quindi aver prodotto un buon risultato.

 

3. Sul futuro della serie Netflix

Nonostante il riscontro iniziale sia stato generalmente positivo, è ancora presto per affermare con certezza la possibilità che si realizzi una seconda stagione del live-action. Ciò che fa ben sperare è il fatto che questa serie ha ricevuto una risposta critica decisamente migliore rispetto ad altri live-action.

Inoltre, in alcuni degli episodi si allude già a degli eventi che avvengono successivamente nel manga/anime, e che vengono menzionati anche alcuni personaggi che i fan conosceranno già molto bene. Pure questi dettagli potrebbero implicare la volontà di Netflix di proseguire la serie, ma ciò è ancora da vedere.

 

4. Sitografia

Tomorrow Studios to Develop Japanese Comic ‘One Piece’ as Live-Action TV Series, variety.com (data di ultima consultazione: 01/09/2023).

Cowboy Bebop è un flop galattico: Netflix cancella la serie live action, popcorntv.it (data di ultima consultazione: 01/09/2023). 

One Piece – Netflix: condiviso un nuovo messaggio di Eiichiro Oda, mangaforever.net (data di ultima consultazione: 01/09/2023).

Is the Live-Action One Piece Actually Good?, movieweb.com (data di ultima consultazione: 01/09/2023).

One Piece: un live-action sorprendente, tra risate e libertà, serial.everyeye.it (data di ultima consultazione: 01/09/2023).

Foto 1 da gametimers.it (data di ultima consultazione: 01/09/2023).

Foto 2 da drcommodore.it (data di ultima consultazione: 01/09/2023).