Popeye: dal fumetto ad icona della resilienza

Sara Fabbri

Nato nel 1929 come personaggio secondario, Popeye è emerso dall'ombra per diventare l'icona della resilienza negli Stati Uniti durante la Grande Depressione. Grazie alla serie animata della Fleischer Studios negli anni '30, il marinaio dai muscoli d'acciaio è passato dalla carta stampata al cuore del pubblico televisivo grazie alla sua umiltà e forza , che hanno colpito nel segno in un'epoca difficile, offrendo sia speranza che intrattenimento. La connessione profonda tra Popeye e la crisi economica dunque si riflesse nella sua capacità di affrontare le avversità, trasformandosi in un simbolo tangibile di resistenza. 

 

1. Popeye: da comparsa a celebrità 

2. Popeye e il Fleischer studio

3. Popeye e  la Grande Depressione

4. Fonti

 

 

1. Popeye: da comparsa a celebrità 

Popeye è un personaggio dell’immaginario statunitense apparso in strisce giornaliere e tavole domenicali a fumetti, creato dall'artista Elzie Crisler Segar. Il suo debutto avvenne nel 1929 nella striscia a fumetti chiamata Thimble Theatre, successivamente ribattezzata Popeye proprio grazie al successo inaspettato del personaggio.

Inizialmente, Popeye non era il personaggio principale della striscia, allora dedicata a Olivia Oyl e il suo fidanzato dell’epoca Harold Hamgravy, bensì un marinaio minore di nome Swee'Pea. Segar introdusse il personaggio con la sua famosa prima battuta ’Ja think I’m a cowboy?!”[Pensi che sia un cowboy?!, ndt.] e finì per rubare la scena.

Difatti, Popeye divenne rapidamente il personaggio più popolare del panorama animato americano, e non solo, grazie al suo carisma unico, alla sua personalità distintiva e alla sua forza formidabile. Il suo aspetto caratteristico includeva la pipa, le braccia muscolose (in particolare, il braccio destro, che diventava incredibilmente forte mangiando spinaci), il cappello da marinaio e il suo linguaggio dal tono ruvido.

In primo luogo, il personaggio di Popeye divenne noto per il suo amore per gli spinaci in lattina che gli conferivano la capacità di trasformarsi in un uomo incredibilmente forte. Questa caratteristica fu introdotta come una forma di pubblicità indiretta per promuovere il consumo di spinaci, presumibilmente ricchi di ferro, durante un periodo in cui se ne sottolineava l'importanza per la salute. Infatti, la leggenda che collega Popeye agli spinaci nacque nel 1890 quando un gruppo di nutrizionisti americani resero pubblico il contenuto di ferro della suddetta verdura. A causa di un banale errore di stampa, gli spinaci si videro attribuire un contenuto di ferro 10 volte superiore alle stime reali.

Nonostante il lungo malinteso, sfatato solo decenni dopo, Popeye era già diventato un mito dell’animazione, meritando statue in suo onore in molte città americane quali la prima, nel 1937, a Crystal City in Texas e dopodiché Springdale e Alma in Arkansas. Dopotutto, Popeye era in un certo senso specchio degli Stati Uniti stessi: entrambi sono i più duri dei duri e non possono essere sconfitti. Come disse lo stesso Segar, citato da Mitenbuler: 

 

"Popeye è molto più di un personaggio goffo per me... Rappresenta tutte le mie emozioni ed è una valvola sfogo per quest’ultime. Mi piacerebbe sfogarmi e picchiare tanta gente, ma le mie dimensioni e il mio buon senso mi trattengono."

 

2. Popeye e il Fleischer Studio

La popolarità di Popeye si è poi estesa ben oltre i fumetti. Ha avuto successo anche come personaggio animato, con una serie di cartoni animati prodotti dalla Fleischer Studios a partire dagli anni '30, diffondendosi come figura iconica della cultura popolare americana. Inoltre, è stato adattato in diversi media nel corso degli anni, compresi film, programmi televisivi e merchandising.

Il merito del grande debutto di Popeye come cartone animato lo si deve alla sua apparizione accanto a Betty Boop, un’altra icona degli anni '30. Quando Max Fleischer negoziò con Kind Features Syndicate per comprare i diritti del cartone, affinché potesse essere trasportato sullo schermo, decise poi di testare la reazione del pubblico rendendolo ufficialmente parte della serie di Betty Boop. 

Popeye il marinaio proclama il debutto del personaggio sullo schermo con titoli di giornale che annunciano l'evento. Dave Fleischer descrisse la formula di base della serie di Popeye, stabilita in questo primo cartone animato: "Quello che ho fatto è stato semplicemente mostrare la sua forza”.

Popeye fece la fortuna dei produttori Max e Dave Fleischer che, appena quattro anni dopo la sua prima apparizione, decisero di trasporlo in cortometraggi animati per la Paramount Pictures. Dopodiché, la produzione passò nelle mani della Hanna-Barbera Production, che si incorporò al già ricchissimo archivio di più di 200 cortometraggi realiz<ati dai fratelli Fleischer negli anni ‘30. 

 

3. Popeye e la Grande Depressione

Popeye è stato creato durante un periodo critico della storia americana, che notoriamente impattò tutto il mondo, noto come la Grande Depressione. La Grande Depressione fu un periodo di grave crisi economica che colpì gran parte del mondo industrializzato negli anni '30. Negli Stati Uniti, la crisi iniziò con il crollo del mercato azionario nel 1929 e si protrasse per tutto il decennio.

Difatti, la creazione di Popeye  rifletteva il clima di quei tempi: Popeye era un personaggio che incarnava la forza e la resilienza necessarie per affrontare le sfide della vita durante la Grande Depressione. 

La storia di Popeye, con il suo aspetto umile e la sua capacità di diventare incredibilmente forte mangiando spinaci, rappresentava un messaggio di speranza e di superamento delle avversità. Come disse disse Andrés Pérez, traduttore tra il 2013 e il 2019 delle strisce di Segar 

 

"È nato nel periodo tra le due guerre e all'inizio della Grande Depressione, un momento davvero difficile che presenta alcuni parallelismi con il presente. La società aveva bisogno di distogliere l'attenzione dalle miserie della vita quotidiana. Lui e il resto dei personaggi hanno trovato modi intelligenti per andare avanti, con forza e coraggio".

 

Facendo i conti con la povertà e la fame, gli spinaci rappresentavano dunque un alimento economico e nutriente che si voleva incoraggiare il pubblico a consumare, e le vendite infatti aumentarono del 33%. Curiosamente, la lattina di spinaci più grande del mondo contiene 1 milione di galloni, ed è situata ad Alma, in Arkansas. Quest’ultima è in realtà il serbatoio dell'acqua della città dipinto di verde e con un'immagine di Popeye.

I fumetti e i cartoni animati di Popeye ebbero dunque un grande successo durante quel periodo, offrendo una forma di intrattenimento e di evasione dalla dura realtà economica. Popeye divenne un simbolo di speranza e un’icona della resilienza per molte persone che cercavano di far fronte ai tempi difficili della Grande Depressione.

 

4. Fonti

“10 Cose Che (Forse) Non Sai Su Braccio Di Ferro.” Focus.It, 16 Jan. 2020, focus.it (data di ultima consultazione: 21/12/2023)

“Spinach Power Overcame the Great Depression.” The Free Library, thefreelibrary.com (data di ultima consultazione: 21/12/2023) 

“University of Missouri.” Spinach’s Popularity Grew during Great Depression | MU Extension, extension.missouri.edu (data di ultima consultazione: 21/12/2023) 

Amo, Sergio del. “Cannabis or Spinach? Behind Popeye’s Century-Old Legend.” EL PAÍS English, 28 Feb. 2023, english.elpais.com  (data di ultima consultazione: 21/12/2023) 

Barrier, Michael. Hollywood Cartoons. American Animation in its Golden Days, 2003.

Maltin, Leonard. Of Mice and Magic, 1980. 

Mitenbuler, Reid. The Artists and Rivalries That Inspired the Golden Age of Animation, 2020.

Foto

Foto 1 da https://popeye.com (data di ultima consultazione: 21/12/2023)

Foto 2 da bettyboop.fandom.com (data di ultima consultazione: 21/12/2023

Foto 3 da https://www.texastribune.org (data di ultima consultazione: 21/12/2023)