Ogni situazione è unica e va compresa nella sua specificità, per questo è necessario uno spettro quanto mai diversificato di approcci e metodi di lavoro. Nella pagina trovate alcune modalità di natura teorico-pratica che hanno guidato la nascita e lo sviluppo dei progetti e delle iniziative realizzate dal nostro gruppo di ricerca e che trovano spazio qui su Real lab.
Il termine ricerca-azione rimanda ad una pratica di ricerca mirata a produrre delle trasformazioni nel contesto indagato e, nello stesso tempo, a mettere in moto un processo di
presa di consapevolezza di questi cambiamenti. Esistono varie tipologie di ricerca-azione che portano a privilegiare un certo tipo di strumenti e materiali rispetto agli altri, riscontrando differenze notevoli. Nei suoi aspetti generali la ricerca-azione presenta un carattere di richiesta in quanto comincia con l’individuazione di uno o più bisogni da parte degli individui coinvolti che unitamente al ricercatore si pongono in una condizione di ricerca ai fini di migliorare la loro situazione.
Immagine: Momenti di Ricerca-azione. Trento. Foto di Roberta Bonetti.
Letteralmente “gioco a incastro” il jigsaw è una tecnica di apprendimento cooperativo teorizzata per la prima volta dal dr. Elliott Aronson nel 1978. Basata sulla divisione in gruppi e l’assegnazione di ruoli diversi a ogni studente, il jigsaw promuove l’interdipendenza demolendo alla base la competitività. Come in un puzzle in cui ogni pezzo è necessario, nel jigsaw, ogni individuo è fondamentale per la riuscita del gruppo.
Immagine: Strumenti per un apprendimento collaborativo. Firenze. Foto di Secil Ugur Yavuz.
L'insegnamento capovolto è una metodologia didattica che si propone di trasformare il tempo-scuola in relazione alle mutate esigenze della società. Da un lato, poter usufruire dei contenuti multimediali, rende possibile fruire da casa le lezioni/spiegazioni dei docenti. Dall’altro, l’insegnamento capovolto assolve ad importanti funzioni per l’apprendimento nel proporre l'inversione dei due momenti classici, lezione frontale e studio individuale: se la lezione viene spostata a casa, lo studio individuale può essere svolto a scuola, sostituito da un'attività preferibilmente collaborativa e partecipativa, dove l'insegnante può esercitare il suo ruolo di facilitatore/méntore del processo di apprendimento al fianco degli studenti.
Questa modalità si può attuare predisponendo un setting che favorisca la ricerca di informazioni, la riflessione e il confronto fra pari, la sperimentazione e ricerca sul campo. Si tratta di un processo collettivo di riflessione, valutazione e confronto compartecipato su quanto appreso, condotto dal docente attraverso il coinvolgimento di tutta la classe.
La classe rovesciata permette la sostituzione e/o l’alternarsi della lezione frontale a favore di una lezione più laboratoriale e partecipata.
Immagine: Studenti allo specchio. Visita al MUST di Bologna, Corso LM di Antropologia Applicata 2019. Foto di Roberta Bonetti.