Che cosa è l'Osservatorio di ricerca sul femminicidio
L’Osservatorio di ricerca sul femminicidio nasce inizialmente all’interno del PRIN 2015 “Rappresentazioni sociali della violenza sulle donne: il caso del femminicidio in Italia”, con i partner di tale progetto, come spazio comune di condivisione di informazioni, ricerche e analisi utili a ricostruire un quadro dettagliato di dati sulle donne vittime di femminicidio in Italia, tra il 2015 e il 2017.
Al termine della ricerca PRIN ha proseguito la sua attività presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna.
L’Osservatorio monitora le fonti disponibili, istituzionali e non, sulle donne uccise e ne cura l’analisi e la divulgazione, cercando di favorire l'accesso aperto ai propri risultati di ricerca mediate visualizzazioni, infografiche, video e slides.
In particolare rileva informazioni che possono fornire dati circa:
a) Aspetti specifici del fenomeno (es. tipologia di relazione tra vittima e perpetratore; distribuzione geografica dei casi etc)
b) Indicatori socio-economici (età della vittima, livello di istruzione, professione etc)
Inoltre propone un censimento di spazi, prodotti e strumenti aventi come focus il fenomeno del femminicidio. Tra questi:
a) Pubblicazioni scientifiche e tesi di laurea e dottorato
b) Campagne di comunicazione e azioni di informazione e sensibilizzazione
c) Report istituzionali, leggi e proposte di legge
d) Eventi organizzati con la ricerca PRIN e iniziative nazionali e internazionali di cui riceva notizia o alle quali prendano parte i collaboratori
In particolare dedica uno spazio specifico ai materiali prodotti nel Seminario multidisciplinare sulle violenze maschili contro le donne che ogni anno si tiene nell'Università di Bologna, attivato in quattro Corsi di Studio e in generale si rende disponibile a fornire materiali e interventi formativi.
Come si diceva, infatti, terminata la ricerca PRIN, l'Osservatorio di Ricerca sul Femminicidio prosegue le sue attività presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del'Università di Bologna, ampliando la rete di collaborazione e in particolare avvalendosi negli anni 2023 e 2024 di una collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell'ateneo (referente di tali attività mediante brevi contratti: Claudia Capelli).
L'Osservatorio collabora inoltre a titolo volontario, proponendosi di avviare iniziative comuni di riflessione anche di tipo metodologico, con la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e il Centro antiviolenza alpha di Chieti.
L'Osservatorio sollecita e resta aperto a proposte di collaborazione e a suggerimenti che arricchiscano e favoriscano l'aggiornamento delle sue varie sezioni.