Presentazione del libro di Sciltian Gastaldi, che ha dedicato sette anni di studio a uno dei maggiori autori italiani del Novecento e al racconto degli anni Ottanta fra impegno, camp e controcultura gay.
Data: 14 DICEMBRE 2021 dalle 17:00 alle 19:00
Luogo: Salone Marescotti (via Barberia, 4) + diretta streaming - Evento in presenza e online
Tipo: DAMSLab
Con: Giulio Iacoli (Università di Parma), Federica Rapini (Edizioni Pendragon) e la testimonianza di Marco Orea Malià
Saluti di: Giacomo Manzoli (Direttore Dipartimento delle Arti)
Sarà presente l’autore
Con il supporto di: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna
In collaborazione con: DAMSLab, La Soffitta, Comune di Bologna, Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”, Associazione Almae Matris Alumni, Edizioni Pendragon
Diretta streaming: https://www.facebook.com/damslab.lasoffitta + https://www.youtube.com/UniBoDAR
Per partecipare in presenza sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass), l’utilizzo della mascherina e la prenotazione on line (prenotazione al box di pagina)
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Pier Vittorio Tondelli (Correggio, 1955-1991) fu uno scrittore “luridamente blasfemo” o “ispirato dalla grazia di Dio”? Le sue opere sono state omofobiche, simbolo di edonismo e frivolezza, o un esempio pop e camp di impegno sociale e controcultura gay? Come mai tutte le principali testate culturali cattoliche, così come illustri esponenti del movimento Lgbtq+, sono ossessionati dalla figura e dalle parole di Tondelli?
Sciltian Gastaldi ha dedicato sette anni di studio a uno dei maggiori autori italiani del Novecento – il cantore degli anni Ottanta, il figlio anomalo del Settantasette bolognese, il primo di un romanzo sull’Aids – dando una risposta a queste domande. Ne viene fuori un Tondelli che non solo rientra a pieno titolo nella “littérature mineure” politica descritta da Gilles Deleuze e Félix Guattari, ma è anche il formidabile alfiere di quella cultura camp che si rifà al libertinismo illuminista per “dare voce a chi non ha voce”: emarginati, tossicodipendenti, transessuali, coppie gay, giovani. Un intellettuale cosmopolita a tutto tondo, sagace penna del suo tempo, proposto qui nell’abito che gli è proprio: quello di “scrittore totale”.
Palazzo Marescotti, via Barberia 4 - Bologna