Spettacolo: First Love

Il progetto dedicato alla danza nell’ambito della Soffitta si apre uno dei protagonisti della scena attuale, Marco D’Agostin, che porta la sua ultima creazione, First love (2018) in collaborazione con ERT e VIE Festival.

  • Data: 06 MARZO 2019  dalle 19:30 alle 20:30

  • Luogo: DamsLab/Teatro (piazzetta P. P. Pasolini 5b, Bologna)

  • Tipo: La Soffitta

Marco D'agostin (foto di Alice Brazit)

First Love

di e con Marco D'Agostin
suono LSKA
consulenza scientifica Stefania Belmondo e Tommaso Custodero
consulenza drammaturgica Chiara Bersani
luci Alessio Guerra
direzione tecnica Paolo Tizianel
promozione Marco Villari
organizzazione Eleonora Cavallo, Damien Modolo
progetto grafico Isabella Ahmadzadeh

produzione VAN 2018
coproduzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale / Torinodanza festival; Espace Malraux - Scène Nationale de Chambéry et de la Savoie, nell’ambito del progetto “Corpo Links Cluster”, sostenuto dal Programma di Cooperazione PC INTERREG V A, Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020)
in collaborazione con Centro Olimpico del Fondo di Pragelato
progetto realizzato in residenza presso la Lavanderia a Vapore, Centro Regionale per la Danza
con il supporto di ResiDance XL, inTeatro

nell'àmbito di
LA DANZA IN ITALIA NEL NOVECENTO E
OLTRE: TEORIE, PRATICHE, IDENTITÀ

a cura di Elena Cervellati e Giulia Taddeo

In collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione, VIE Festival,
Cro.Me. Cronaca e Memoria dello Spettacolo


Se dovessi raccontarti un’immagine di felicità, allora ti direi un’altura, io sopra una roccia, sotto il sole, con un libro in mano
S. Belmondo

First love è un risarcimento messo in busta e indirizzato al primo amore. È la storia di un ragazzino degli anni ‘90, al quale non piaceva il calcio ma lo sci di fondo - e la danza, anche, ma siccome non conosceva alcun movimento si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia. Quel ragazzo ora cresciuto, non più sciatore ma danzatore, non più agonista ma ancora agonista, per via di un’attitudine competitiva alla coreografia, ha incontrato il suo mito di bambino, la campionessa olimpica Stefania Belmondo, ed è tornato sui passi della montagna. È giunto il tempo di gridare al mondo che quel primo amore aveva ragione d’esistere, che strappava il petto come e più di qualsiasi altro. In una rilettura della più celebre gara della campionessa piemontese, la 15km a tecnica libera delle Olimpiadi di Salt Lake City 2002, First love si fa grido di vendetta, disperata esultanza, smembramento della nostalgia.


Marco D'Agostin si forma studiando con, tra gli altri, Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Emio Greco. Danzatore per Claudia Castellucci, Alessandro Sciarroni, Iris Erez, Giorgia Nardin, dal 2010 sviluppa il proprio personale percorso di ricerca coreografica, anche grazie a progetti internazionali come ChoreoRoam Europe (mentoring di Rosemary Butcher), e presenta i propri lavori in importanti Festival italiani (Romaeuropa, OperaEstate Festival, Santarcangelo di Romagna, Drodesera, Short Theatre, Contemporanea) e in contesti internazionali (The Place Theatre – Londra). Tra i suoi lavori, viola (2010), Spic & Span (2011), per non svegliare i draghi addormentati (2012), Everything is ok (2015), The Olympic Games (2017), creato in collaborazione con Chiara Bersani e, nel 2018, Avalanche e First love.