Il convegno si propone di indagare la percezione di Raffaello e l’evoluzione del suo mito in rapporto ai processi storici e artistici, ma anche sociali, museologici, di conservazione e restauro.
Data:
Luogo: Diretta streaming sulle pagine FB di DAMSLab/La Soffitta, del CdS DAMS e del CdLM in Arti Visive
Tipo: La Soffitta
Convegno internazionale
Promosso da: Dipartimento delle Arti - Università di Bologna e Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut
Comitato scientifico: Daniele Benati, Sonia Cavicchioli, Sandra Costa, Marzia Faietti, Alessandro Nova, Gerhard Wolf
-----
A 500 anni dalla morte del grande pittore urbinate (1483-1520), il convegno Raffaello: mito e percezione si inserisce tra le manifestazioni che festeggiano i 50 anni dalla creazione del DAMS all’Università di Bologna.
Frutto del partenariato scientifico del Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna con il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, il convegno si propone di indagare la percezione di Raffaello e l’evoluzione del suo mito in rapporto ai processi storici e artistici, ma anche sociali, museologici, di conservazione e restauro che hanno portato nei secoli a una costante risemantizzazione culturale della sua opera.
Verrà dato spazio all’immediato ascendente di Raffaello sui suoi allievi, al fascino esercitato dalle sue opere ancora alla fine dell’Ottocento, alla scarsa fortuna critica dei primi decenni del XX secolo, al ruolo di diffusione formale delle stampe di traduzione e all’uso della fotografia e dei cataloghi illustrati. Come ad altri protagonisti del Rinascimento, a Raffaello è stato attribuito un ruolo importante nell’ambito della costruzione dell’identità nazionale post-unitaria, mentre la ricezione storica ne ha sottolineato l’apporto ai valori universali della pittura e più in generale dell’arte.
Internazionale e interdisciplinare, il convegno percorrerà anche voies de traverse e dal Raffaello “sociale e socievole”, come lo presenta Baldassarre Castiglione, si giungerà a un Raffaello “social”. Nel dialogo complesso tra l’artista e il suo pubblico, ma anche tra passato e futuro di opere e sistemi di visione, queste giornate di studio saranno l’occasione per mettere a confronto, al di là di consolidati stereotipi, i modelli e gli attori di una percezione che, pur mutando costantemente di prospettiva, riconferma la centralità di Raffaello come modernissimo “operatore culturale” oltre che come eccelso pittore.
Nell'immagine: Omar Galliani (Montecchio Emilia, RE, 1954), ... A CONTATTO (1977), dalla Madonna della seggiola di Raffaello, carboncino su carta antica, mm 350x500. Proprietà dell'artista
Collegati per seguire la diretta
Mostra fotografica