La giornata di studio raduna storici della musica, della letteratura e della società civile del Seicento per sondare il ruolo svolto dagli Incogniti nello sviluppo dell’opera veneziana.
Data: 27 OTTOBRE 2021 dalle 10:30 alle 18:30
Luogo: Palazzo Marescotti (via Barberia, 4 - Bologna) + diretta streaming - Evento in presenza e online
Tipo: La Soffitta
Promosso da: La Soffitta - Dipartimento delle Arti
In collaborazione con: Associazione culturale «Il Saggiatore musicale»
Diretta streaming: facebook.com/damslab.lasoffitta
Per partecipare sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass), l’utilizzo della mascherina e la prenotazione on line (vedi box di pagina)
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Da una quarantina d’anni si è diffusa tra gli studiosi del Seicento la percezione – in qualche caso tramutatasi ipso facto in un dato assodato – che tra gli esordi del melodramma nella Serenissima e l’Accademia degli Incogniti, uno dei principali focolai dello scetticismo libertino, vi sia stata una sostanziale contiguità e comunione d’intenti sia letteraria sia produttiva: non pochi membri del sodalizio promosso da Giovan Francesco Loredano figurano infatti tra i librettisti delle opere allestite a Venezia nel primo quindicennio, e alcuni di loro furono coinvolti nella gestione di teatri aperti all’opera dopo il 1637. E tuttavia varie tracce e spie hanno ispirato in tempi più recenti una maggior cautela nel dare per scontato il connubio o la convergenza tra quell’accademia e la fioritura del melodramma in laguna.
La giornata di studi del 27 ottobre raduna storici della musica, della letteratura e della società civile del Seicento per sondare il ruolo davvero svolto dagli Incogniti nello sviluppo dell’opera veneziana, sia nei casi di singoli accademici dediti alla scrittura di libretti, sia sul fronte dell’organizzazione teatrale. Si cercherà di meglio comprendere la composizione intellettuale e i diversi orientamenti letterari, ideologici e politico-culturali di un’Accademia che doveva avere una struttura al tempo stesso piramidale e concentrica, con un vertice ‘decisionista’, guidato dal dominus Loredano, variamente collegato a ‘periferie’ più o meno prossime, in senso sia geografico sia ideologico.
Vi è il fondato sospetto che tra gli Incogniti vigesse non già un’adesione integrale e organica all’opera in musica intesa come un genere letterario-teatrale votato alla diffusione delle istanze di poetica e ideologia agitate nel consesso, bensì una moltitudine di posizioni e atteggiamenti non riconducibili a un’unica matrice intellettuale né a un’unica prassi d’intervento e collaborazione. La giornata di studi punterà a comprendere “come andarono davvero le cose” tra gli Incogniti e i teatri d’opera verso la metà del Seicento, nella città che trasformò il melodramma da episodico spettacolo cortigiano in intrattenimento consuetudinario dell’aristocrazia cittadina: un modello che ebbe poi una duratura diffusione panitaliana e a lungo andare europea.
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PROGRAMMA
Ore 10.30 – 13
Presiede Paolo Cecchi
Lorenzo Bianconi (Bologna), Succinto preambolo
John Whenham (Birmingham), Giulio Strozzi, Giovanni Francesco Loredano and the Accademia degli Unisoni
Alberto Beniscelli (Genova), La ‘Didone’ di Giovanni Francesco Busenello
Clizia Carminati (Bergamo), Due libretti ispirati all’‘Adone’: ‘Amore innamorato’ e ‘Sidonio e Dorisbe’
Ore 14.30 – 18.30
Presiede Lorenzo Bianconi
Mario Infelise (Venezia), Loredano, gli Incogniti e Giovanni Francesco Busenello
Paolo Cecchi (Bologna), Il dottor Cicognini a Venezia
Nicola Badolato (Bologna), «Hinc oracula»: drammi e drammaturghi per musica tra Delfici e Incogniti
Coffee break
Nastasia Heckendorff (Weimar - Jena), Traces of the Incogniti at the Teatro Grimani ai Ss. Giovanni e Paolo during Its First Years
Beth Glixon (Lexington, KY), Who’s in Charge?: the Teatro Novissimo, the Incogniti, and Girolamo Lappoli
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Immagine: antiporta del libretto di Pietro Paolo Bissari, La Torilda, V, 1 (“Retirata solitaria con prigioni”), Venezia, F. Valvasense, 1648.
Palazzo Marescotti, via Barberia 4 - Bologna