Il convegno indaga il lessico vitruviano e la sua evoluzione tra mondo antico e ricezione moderna, esplorando i rapporti tra lingua, pratiche costruttive, analisi filologica e fortuna culturale.
Data:
Luogo: Aula Magna, Palazzo San Michele, Fano
Organizzato da: F. Benelli (Università di Bologna), C. Cuneo (Politecnico di Torino), F.P. Di Teodoro (già Politecnico di Torino), O. Mei (Università di Urbino Carlo Bo)
In collaborazione con: Centro Studi Vitruviani
Con: F. Benelli, M. Biffi, S. Bova, V. Burgassi, C. Cuneo, G. Damiani, M. Di Salvo, F.P. Di Teodoro, J. Gritti, L. Invernizzi, C. Lucarini, O. Mei, R. Muratore, I. Rowland, F. Salatin, L. Trazic
Attività connsessa al progetto PRIN 2022, intitolato “Vitruvius’ De Architectura in the Classical and in the Early Modern Age. Philology, Archaeology, Digital Library, and 3D Modelling"
Giovedì 16 ottobre, ore 14.00
Venerdì 17 ottobre, ore 9.30
Oltre a rappresentare una testimonianza di straordinaria rilevanza per la conoscenza delle tecniche costruttive e dei principi teorici dell’arte di edificare secondo i Romani e i Greci, Il “De Architectura” di Vitruvio contiene un repertorio lessicale di notevole ampiezza e complessità, fondamentale per la ricostruzione del vocabolario architettonico antico e per l’indagine sul rapporto tra lingua, prassi edificatoria e trasmissione del sapere.
Ma come si sono evoluti questi rapporti nel tempo? E in che modo è mutato il grado di comprensione dei termini vitruviani, influendo sulla loro trascrizione, traduzione e interpretazione?
Il Convegno Internazionale muove dal proposito di esplorare questi quesiti a partire da una prospettiva interdisciplinare, vagliando il lessico vitruviano nelle sue molteplici articolazioni: come riflesso di preesistenze archeologiche, come oggetto di analisi filologica e come aspetto della sua fortuna culturale