In occasione del centenario della nascita del Partito Comunista Italiano, una mostra fotografica dedicata al quotidiano l’Unità vista attraverso lo sguardo del fotografo Rodrigo Pais.
Data:
Luogo: Palazzo Marescotti (via Barberia 4, Bologna)
Tipo: DAMSLab
Dipartimento delle Arti
in collaborazione con
Biblioteca Universitaria di Bologna
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Rodrigo Pais è stato soprattutto un fotoreporter de l’Unità. Ha lavorato anche per altri giornali, in particolare Paese Sera, ma l’Unità è stato, per dirlo con le sue parole, “il suo grande amore”. Questa senza dubbio sarebbe stata la sua mostra preferita. La mostra è una selezione di 84 immagini dalle centinaia di fotografie che riguardano il quotidiano, organo ufficiale del Partito Comunista Italiano, presenti nel suo ampio archivio. Si compone in 4 sezioni: chi la leggeva, chi la diffondeva, chi la scriveva e chi la stampava.
La prima sezione contiene 20 fotografie che mostrano come la componente popolare delle lettrici e dei lettori fosse prevalente, senza distinzione di età o di estrazione sociale. Giovani nelle dimostrazioni, lavoratori sul luogo di lavoro, pensionati in piazza e in più qualche personaggio noto: Palmiro Togliatti con Enrico Berlinguer, Rossana Rossanda, Alexander Dubcek, ecc. La seconda sezione riguarda un fenomeno unico per la sua estensione nel panorama dei quotidiani italiani: i diffusori. Un gruppo numeroso di compagne e compagni che diffondeva il giornale, solitamente la domenica, ma a volte anche in altri giorni della settimana in occasione di edizioni straordinarie. Era un gruppo molto seguito dal giornale e dal Partito con manifestazioni dedicate e premi. La terza sezione è dedicata ai giornalisti e per ragioni si spazio limitata all’attività tra agli anni ‘60 e ‘70 con una importante eccezione: gli anni della direzione di Emanuele Macaluso, con la sua redazione, anni in cui ci fu il lancio del supplemento satirico “Tango” e il pensionamento di Mario Melloni, il famoso Fortebraccio. La quarta sezione presenta la tipografia GATE, in via dei Taurini 19 a Roma, che stampava sia l’Unità che Paese Sera. Un modo ormai sconosciuto di produrre un giornale che conserva ancora il suo fascino: strumenti e tecnologie ormai superate, professionalità scomparse.
Foto di Rodrigo Pais (Biblioteca Universitaria di Bologna)