Il convegno riflette in modo critico sul crescente ruolo politico delle Big Tech, analizzandone le derive autoritarie e l’impatto nei contesti di conflitto e governance globale.
Data:
Luogo: Sala Rossa (Via Azzo Gardino 23 - Bologna)
Organizzato da: Into the Black Box
Sono passati alcuni anni da quando nel 2022 abbiamo iniziato un lavoro tanto di inchiesta territoriale quanto di ricerca teorica per comprendere il modo in cui le Big Tech stavano diventando sempre di più delle infrastrutture sociali. Il loro potere non è diminuito, tutt’altro. Oggi sembra addirittura assumere posture e ruoli chiaramente politici, come plasticamente testimoniato dalla presenza di alcuni dei più importanti CEO del settore tech all’inaugurazione della nuova presidenza Trump negli Stati Uniti.
Cos’è dunque Amazon? Più in generale, cosa sono le Big Tech? La risposta sembra ormai esondare ogni possibilità di circoscrizione. Su queste basi tecno-politiche si innesta quindi l’urgenza di cogliere alcuni slittamenti recenti.
La nostra ipotesi è che la congiuntura bellica che stiamo attraversando – e che vede nell’Ucraina e nella Palestina due dei suoi centri di sviluppo – ha provocato, tra le altre cose, un rafforzamento del carattere autoritario delle Big Tech – che già prima si connotavano per l’opacità e la verticalità dei propri processi decisionali e per le spinte monopolistiche.
Come ignorare il ruolo attivo delle Big Tech nelle dinamiche della geopolitica globale? Ad esempio nel caso dell’urbicidio di Gaza: «Una fonte che ha utilizzato il sistema basato sul cloud durante la guerra in corso ha raccontato di aver fatto “ordini su Amazon” per ottenere informazioni mentre svolgeva i suoi compiti operativi e di aver lavorato con due schermi: uno collegato ai sistemi privati dell’esercito e l’altro collegato ad AWS.»[2]. Amazon è un pienamente coinvolto nel genocidio in Palestina, come lo sono Google e Microsoft.
Come valutare l’endorsement che l’élite dei CEO delle Big Tech ha dato alla nuova presidenza Trump e alle sue promesse di de-regolamentazione radicale del settore tech?