La nostra relazione è qualcosa di diverso. Teatro e scuola la fine di un amore?

Un convegno nazionale che raccoglie operatori, studiosi e docenti attorno alla relazione tra teatro e scuola, un sodalizio importante che, nel tempo, è mutato.

  • Data:

    07 NOVEMBRE
    -
    08 NOVEMBRE 2024
     dalle 14:30 alle 15:30
  • Luogo: Palazzo Marescotti (Aula Secci, via Barberia 4 - Bologna)

  • Tipo: DAMSLab

Organizzato da: Ass. Cult. Gruppo Altre Velocità
In collaborazione con: Ministero della Cultura, MCE, Dipartimento delle Arti, Dipartimento di scienze dell'educazione "Giovanni Maria Bertin"

 

A che punto è la relazione tra teatro e scuola?
Un sodalizio importante che ha visto molte primavere susseguirsi con entusiasmo e slancio tanto da diventare endemico nelle maglie e nei tessuti delle scuole. La relazione tra teatro e scuola da tempo è diventata una prospettiva culturale che al fare ha saputo affiancare anche l’osservare, il pensare e il raccontare i diversi linguaggi della scena. Ma quali sono le domande di senso che gli operatori teatrali si pongono varcando gli atri delle scuole?
Quali sono le questioni teatrali che ancora vale la pena porsi in un contesto educativo che in quasi cinquant’anni di relazione con il teatro e con l’animazione, ha subito profondi mutamenti e si trova a confrontarsi con una società in evoluzione?
Viceversa, quali sono gli strumenti in mano alle scuole per trasformare i desideri in realtà?
Ci pare che nel corso degli anni le istituzioni scolastiche si siano sempre più aperte alle “esperienze terze”, alle arti, al teatro, cercando un confronto con gli istituti culturali delle città capaci di consegnare nuove prospettive e nuovi interrogativi all’insegnamento. Lo spettro che si potrebbe forse evitare è che la presenza della scena a scuola si trasformi in un servizio fra i tanti, un mezzo ausiliare alla didattica ma non uno spazio di libertà per ripensare - in dialogo con docenti, dirigenti, alunni, alunne e famiglie - la didattica stessa e il suo senso.
Come costruire quindi una progettualità davvero comune?
Che posto hanno scuola e teatro nel discorso pubblico?