Il convegno accoglie relazioni che si soffermano sullo studio delle pratiche musicali della contemporaneità e nella contemporaneità, da ogni prospettiva disciplinare.
Data:
Luogo: DAMSLab/Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini 5b, Bologna)
Tipo: DAMSLab | La Soffitta
Organizzato da: Gabriele Marino, Anna Scalfaro, Jacopo Tomatis
In collaborazione con: IASPM ( International Association for the Study of Popular Music)
Lo scorso decennio è stato segnato dalla definitiva affermazione del web 2.0, di internet mobile, dei social media e delle piattaforme di distribuzione di contenuti musicali e audiovisivi. Abbiamo assistito a una radicale ristrutturazione dei modi di produrre, fruire e persino pensare la musica. Il musicking tipico degli anni Venti del nuovo millennio ci appare sempre di più frutto di un’interazione fra esseri umani e macchine, dagli algoritmi che organizzano le playlist che ascoltiamo all’intelligenza artificiale che ricrea le voci dei cantanti, o ne compone nuovi brani «in stile». Il nostro paesaggio sonoro, e quello di ormai buona parte del mondo, è colonizzato dai suoni digitali prodotti e riprodotti da smartphone e device portatili. Allo stesso tempo, se la musica sembra orientata verso pratiche impensabili appena pochi anni fa, gli artisti del passato spopolano su TikTok e vengono celebrati in mostre e documentari, mentre supporti ormai obsoleti come vinili e audiocassette sembrano definitivamente tornati in uso.
In questo nuovo mondo, è lecito chiedersi se gli strumenti metodologici sviluppati nel passato per studiare la popular music siano ancora utilizzabili nel presente, e come. Il convegno accoglie dunque relazioni incentrate sullo studio delle pratiche musicali della contemporaneità e nella contemporaneità da ogni prospettiva disciplinare.