La flânerie come processo creativo.

Barbara Formis, Visiting professor presso il DAR, discuterà dell'immagine del flâneur in relazione alle pratiche performative, a partire dalle recenti teorie femministe e dalla nozione di vulnerabilità.

  • Data: 21 APRILE 2023  dalle 11:00 alle 13:00

  • Luogo: Palazzo Marescotti (Aula Donatoni, via Barberia 4 - Bologna)

La flânerie come processo creativo.

Lezione speciale di Barbara Formis

 

 

Organizzato da: Rossella Mazzaglia
Con: Barbara Formis
Nel programma di 
Erasmus plus

 

L'immagine del flâneur ha influenzato profondamente l'arte pubblica e le pratiche coreografiche contemporanee. Spesso citata, ha però finito per rimandare a significati differenti e spesso ambigui. Nella sua lezione, Barbara Formis rilegge "Il Pittore della vita moderna" (1863) di Charles Baudelaire attraverso il prisma della teoria femminista e della nozione di vulnerabilità. Recupera il significato inaugurale dell’idea di modernità del testo, in contrasto con la lettura capitalista che associa questo concetto a un'industrializzazione intensificante e a un individualismo esacerbato, per indicare un senso contemporaneo dell’arte performativa che, rifacendosi alla suggestione di Baudelaire, si confronta con lo spazio sociale attraverso la prassi creativa.
La lezione di Barbara Formis è sostenuta dal Programma Erasmus plus ed è inserita all’interno delle attività formative del Dottorato in Arti visive, mediali e performative, ambito “spettacolo”. L’organizzazione e disseminazione dell’incontro è realizzata in collaborazione con Danza Urbana ETS, per il progetto BODY/Y-Z Bologna Dance Y&Z Generations, nell’ambito del programma PON METRO 2014-2020, REACT-EU FSE - La città che danza.


Barbara Formis ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia presso l'Università Sorbona, è docente di Estetica e Filosofia dell'arte presso la Scuola delle Arti dell'Università Paris I, Pantheon-Sorbonne. È membro dell'Istituto ACTE (EA 7539). Principalmente influenzata dal pragmatismo, Barbara lavora nel campo interdisciplinare tra filosofia e performance. La sua ricerca riguarda l'estetica e la filosofia del corpo, del linguaggio ordinario, dei gesti e dell'espressione, con particolare attenzione alla danza, agli happening, agli eventi performativi e al loro rapporto con i fenomeni sociali e le pratiche quotidiane. È stata danzatrice e ha lavorato come drammaturga.
È co-fondatrice e co-direttrice, insieme alla coreografa Melanie Perrier, del Laboratoire du Geste (Laboratorio del Gesto), una piattaforma che promuove la ricerca, la pubblicazione e la sperimentazione nel campo interdisciplinare tra performance e arti visive. Nel 2010 ha pubblicato "Esthétique de la vie ordinaire" con Presses Universitaires de France. Ha inoltre curato due antologie: "Gestes à l’oeuvre", pubblicata da L'Incidence éditions nel 2008 (ripubblicata nel 2015) e "Penser en Corps", con L'Harmattan, 2009.