La fine e altri inizi

Workshop dottorale sull'arte dal 1990

  • Data:

    08 SETTEMBRE
    -
    09 SETTEMBRE 2022
     dalle 9:00 alle 17:00
  • Luogo: Complesso di Santa Cristina (Piazzetta G. Morandi 2, Bologna)

Sara Bonaventura, MoonbowThief, 2010

LA FINE E ALTRI INIZI
Workshop dottorale sull'arte dal 1990

 

in collaborazione con:
Dottorato di ricerca in Arti visive, performative, mediali

Organizzazione:
Roberto Pinto, Daniel Borselli, Arianna Casarini

 

Nel corso degli ultimi tre decenni, la pratica artistica ha subito trasformazioni profonde che ne hanno ridefinito non soltanto le strategie espressive, ma anche le modalità di circolazione, i supporti tecnici, i presupposti culturali, gli obiettivi politici e il ruolo nella società. La dirompente emersione, tra gli altri, di fenomeni come il policentrismo culturale favorito dalla globalizzazione, l’affermazione di artisti provenienti da contesti geografici non esclusivamente occidentali, l’irresistibile proliferazione di biennali e mostre a cadenza periodica, la crescente autorevolezza di sedi espositive private, la crisi dei paradigmi museologici tradizionali, lo sviluppo tecnologico nelle sue varie declinazioni — dalle sottoculture Web ai più recenti NFT, dalla realtà aumentata e virtuale fino al cosiddetto “Metaverso” — hanno di fatto ricodificato la ricezione dell’arte contemporanea. Al tempo stesso, l’apertura del dibattito ai principi dell’intersezionalità, della decolonialità e dell’antispecismo, la crescente urgenza della crisi ambientale, l’ascesa di collettivi socialmente impegnati e la messa in discussione del carattere universale dei monumenti e delle istituzioni artistiche da parte dei movimenti sociali invitano ad incorporare nell’attuale teoria dell’arte istanze politiche ed attiviste così pressanti da rendere l’autonomia dell’arte e le pretese di neutralità del suo sistema quanto mai problematiche.

Di fronte ad un quadro teorico e pratico tanto complesso, costituito da una molteplicità di fattori che non si esaurisce evidentemente nei pochi tratti sin qui compendiati, le metodologie della critica d’arte hanno dovuto necessariamente fare i conti, in tempi recenti, con i propri limiti strutturali. Tentando, di volta in volta, di aggiornare i propri strumenti incrociandoli con quelli dell’antropologia, della sociologia, della filosofia politica, della progettazione urbana, ma anche dell’informatica, dell’archivistica, dei media studies, degli studi di genere, della teoria critica, delle neuroscienze e dell’ecologia, la disciplina ha così cercato di formalizzare una rinnovata storia dell’arte che potesse confermare il proprio ruolo euristico pur in assenza della cruciale nozione di “distanza storica” e in una fase di fondamentale decostruzione dei suoi tradizionali paradigmi interpretativi.

In questa prospettiva, il workshop dottorale La fine e altri inizi si propone come occasione informale di confronto sugli approcci teorici e metodologici che le nuove generazioni di studiose/i interessate/i agli ultimi sviluppi della pratica artistica attuano nelle loro ricerche. L’evento, promosso dal Corso di Dottorato in Arti visive, performative, mediali dell’Università di Bologna, è aperto alle dottorande e ai dottorandi delle università italiane i cui progetti di ricerca si concentrino sull’arte del periodo compreso tra il 1990 e l’oggi, con il fondamentale obiettivo di offrire un momento di dialogo, scambio e connessione. Il workshop, strutturato in sei panel tematici – Espansioni dell’approccio storico, Mostre e ideologie espositive, Ripensare le istituzioni della storia dell’arte contemporanea, Ridefinizioni del ‘pubblico’, Ricercare il non-allineato e Nuovi orizzonti tecnologici – è coordinato da altrettante/i moderatrici e moderatori: Raffaella Perna (Sapienza Università di Roma), Maria Giovanna Mancini (Università degli Studi di Bari), Roberto Pinto (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Cecilia Guida (Accademia di Belle Arti di Brera), Emanuele Rinaldo Meschini (Università Iuav di Venezia) ed Elisabetta Modena (Università degli Studi di Milano). L’organizzazione è a cura di Roberto Pinto, Daniel Borselli e Arianna Casarini (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna). Il programma completo dell’evento e il book of abstracts contenente le sinossi e le biografie delle autrici e degli autori dei diversi interventi sono disponibili in allegato.