Incontro con Massimo Zamboni

In dialogo con Pierfrancesco Pacoda e Lucio Spaziante. Nell'ambito del Convegno "Cosa restera' di questi anni '80"

  • Data: 10 NOVEMBRE 2022  dalle 17:30 alle 19:00

  • Luogo: DAMSLab/Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini, 5b - Bologna)

  • Tipo: DAMSLab

Incontro con Massimo Zamboni

in dialogo con Pierfrancesco Pacoda e Lucio Spaziante

 

 

Nell'ambito del Convegno "Cosa restera' di questi anni '80" 
Organizzato da: Roberta Paltrinieri, Alfonso Amendola, Luca Barra, Lucio Spaziante

 

 

Zamboni - nato nella provincia più rossa della rossa Emilia - è sempre stato affascinato artisticamente dall’immaginario e mito sovietico, da quando nel 1982 ideò assieme Giovanni Lindo Ferretti i CCCP - Fedeli alla Linea, un gruppo punk con grande seguito di pubblico e oggi celebrato in tutti i libri di storia della musica.
Una band che si definì “filosovietica”, parente stretta di Mishima e Majakovskij e del dadaismo russo, che produceva “musica melodica emiliana” e guardava all’Est per ragioni etiche ed estetiche, in contrapposizione al richiamo americano imperante in quegli anni di benessere e rampantismo.
Proprio a Mosca e a Leningrado nella primavera del 1989 i CCCP tennero, dopo due piani quinquennali, il loro tour conclusivo. Crollato il Muro e scioltasi nel 1991 l’Unione Sovietica, messi in soffitta i veementi proclami i CCCP posero fine al loro progetto artistico.
Le loro ceneri generarono alcuni anni dopo i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti) che, con questo acronimo che strizzava l'occhio alla neocostituita Confederazione degli Stati Indipendenti, hanno solcato i palchi italiani per tutti gli anni Novanta, arrivando nel '97 al primo posto in classifica dell'Hit Parade italiana.
Conclusa quell'esperienza, Zamboni ha poi intrapreso una carriera solista con nuovi album (Sorella sconfitta, 2004; L'inerme è l'imbattibile, 2008; L'estinzione di un colloquio amoroso, 2010; Una infinita compressione procede lo scoppio, 2013), musiche per il cinema (tra le quali Benzina, 2001; Velocità massima, 2002; L'orizzonte degli eventi, 2005; Terapia d'urto, 2006, Il mio paese, 2006; God Save The Green, 2012, Il nemico. Un breviario partigiano, 2015) e il teatro (La detestata soglia, 2010; Biglietti da camere separate, 2011), ma soprattutto è diventato scrittore, con la pubblicazione di sette libri (tra i quali In Mongolia retromarcia, Giunti, 2000; Emilia parabolica, Fandango, 2002; Il mio primo dopoguerra, Mondadori, 2005; L’eco di uno sparo, Einaudi, 2015; Anime galleggianti, La nave di Teseo, 2016, Nessuna voce dentro, Einaudi 2017, La Trionferà, Einaudi 2021.

 

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili