I sogni e le lucciole. Visioni del futuro in Primo Levi e Pier Paolo Pasolini

Nell'ambito delle iniziative intorno alla Giornata della Memoria, una selezione di testi tratti da opere di Levi e Pasolini proposti in scena da Valter Malosti e Anna Della Rosa.

  • Data: 28 GENNAIO 2022  dalle 18:30 alle 19:30

  • Luogo: DAMSLab/Teatro (piazzetta P. P. Pasolini, 5b - Bologna) + diretta streaming - Evento in presenza e online

  • Tipo: La Soffitta

I SOGNI E LE LUCCIOLE. VISIONI DEL FUTURO IN PRIMO LEVI E PIER PAOLO PASOLINI

Giornata della Memoria

Selezione testi e drammaturgia: Gerardo Guccini e Valter Malosti 

Con: Valter Malosti e Anna Della Rosa

Progetto sonoro e live electronics: G.U.P. Alcaro

In collaborazione con: ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione, DAMSLab

Con il patrocinio di: Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO

Diretta streaming: https://www.facebook.com/damslab.lasoffitta

Per partecipare in presenza sono obbligatori il possesso della Certificazione verde Covid-19 (Green Pass Rafforzato), l’utilizzo della mascherina FFP2 e la prenotazione on line (form di prenotazione nel box di pagina)

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Primo Levi e Pier Paolo Pasolini percepiscono la storia e le trasformazioni del mondo sociale in modo diversissimo. Mentre Levi considera il sistema concentrazionario nazista un tragico unicum, Pasolini si mostra visceralmente interessato alle sopravvivenze di quel sistema nella contemporaneità. Eppure, i pericoli implicati dalle conflittualità attive nel presente vengono riconosciuti sia dall'uno che dall'altro. Per entrambi il lager può tornare, la Storia può ripetersi e i fascismi sconfitti infiltrano, non meno delle democrazie vincitrici, strati e settori del mondo civile.

Le opere di Primo Levi e di Pier Paolo Pasolini dialogano molto più di quanto non abbiano mai fatto i loro autori. In Se questo è un uomo, Levi, tornato a dormire nel suo letto dopo la deportazione, sogna Auschwitz; Pasolini, nel Calderon, affida al sogno del lager il compito di rivelare a Rosaura l’essenza del reale in cui tutti viviamo. Levi individua nelle lucciole un animale benefico e protettivo; Pasolini legge nella scomparsa di questo insetto meraviglioso il segno che la crisi della specie umana ha ormai intaccato il pianeta divenendo irreversibile. Levi dice che prevedere il futuro è impossibile e che bisogna procedere a tentoni sondando il terreno un passo dopo l’altro; Pasolini modella sul mito greco di Oreste e Pilade la sua azione di oracolo contemporaneo. Però, l’Atena pasoliniana profetizza, nel Pilade, proprio quello che anche Levi teme: l’incontrollato risveglio della sopraffazione e la cancellazione delle diversità.

I brani selezionati accostano le voci di Levi e Pasolini all’interno di tematiche trasversali che restituiscono per frammenti il loro dialogare al contempo discorde e irto di affinità: Sogni; Lucciole e fascismi; Visioni del futuro; Pasolini e Levi: testimoni diversi.

Foto di Tommaso Le Pera

Dove siamo

DAMSLab (piazzetta P.P. Pasolini 5b - Bologna)