I Mercoledì di Santa Cristina: "Giotto, o la bellezza nello spazio"

  • Data: 13 MARZO 2019  dalle 17:00 alle 19:00

  • Luogo: Aula Magna, Complesso di Santa Cristina (p.tta G. Morandi 2)

  • Tipo: La Soffitta

nell'àmbito di
I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE 2019

a cura dei docenti di Arti Visive
coordinatore Daniele Benati

Pier Paolo Tamburelli
Giotto, o la bellezza nello spazio

coordina Anna Rosellini

INGRESSO GRATUITO

 

Giotto dipinse i gesti. E per fare spazio ai gesti, ha dovuto creare una distanza tra le figure. Giotto ripuliva la superficie dei suoi quadri da ogni sorta di ingombro. Questo è il motivo per cui nei suoi dipinti - rispetto a quelli dei suoi contemporanei - ci sono meno oro, meno decorazioni, meno persone e più cielo, molto più cielo. I gesti hanno bisogno di una scena, e nella pittura di Giotto questa scena è quasi sempre creata dall’uomo: i gesti si svolgono in una città. L’architettura diventa un dispositivo per attribuire chiarezza alle azioni, uno strumento per trasformare le azioni in gesti e per incorniciare l’inaspettato senza esaurirlo, in modo che possa essere ricordato una volta che si è verificato.

Pier Paolo Tamburelli (Tortona, 1976) ha studiato all’Università di Genova e al Berlage Institute Rotterdam. Nel gennaio del 2004, assieme a Paolo Carpi, Silvia Lupi, Vittorio Pizzigoni, Giacomo Summa e Andrea Zanderigo, ha fondato lo studio di architettura baukuh, che oggi ha sede a Milano e Genova. Lo studio baukuh ha completato la Casa della memoria a Milano (2015) e sta completando il padiglione di ingresso del Birrificio Angelo Poretti ad Induno Olona. Sta inoltre curando la trasformazione della Seminar School di Hoogstraten e il masterplan del Pupillen-site ad Aalst e il piano strategico della Student City di Tirana. Ha partecipato alla Biennale di Rotterdam (2007 e 2011), alla Biennale di Istanbul (2012), alla Biennale di Venezia (2008 e 2012), alla Triennale di Lisbona (2016) e alla Biennale di Chicago (2015 e 2017). Tamburelli ha partecipato alla mostra “Mutations” (2000), ha coordinato la ricerca James Stirling 1964-1992. A Non-Dogmatic Accumulation of Formal Knowledge (OASE #79) ed è uno dei fondatori della rivista “San Rocco”. Ha ricevuto l’Icon Awards 2012, è stato nominato per il Harvard GSD Wheelwright Prize 2016 ed è stato membro della giuria della XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2018). Ha insegnato al Berlage Institute Rotterdam, al Politecnico di Monaco, alla FAUP Porto, alla UIC Chicago ed insegna attualmente al Politecnico di Milano e ad Harvard GSD.