Nel mondo globale della Monarchia iberica, quali immagini e libri vennero utilizzati per promuovere pacificazione e salvezza, concordia e felicità? Il convegno esplora come tali opere agirono in un impero di conflitti sociali, politici e religiosi.
Data:
Luogo: Sala Armi, Palazzo Malvezzi, via Zamboni 22, Bologna
Organizzato da: Maria Vittoria Spissu, Marie Skłodowska-Curie Global Fellow
In collaborazione con: Center for Renaissance Studies, The Newberry Library, Chicago
Con: Saint Louis University Center for Iberian Historical Studies
Martedì 11 giugno, inizio ore 14:00
Mercoledì 12 giugno, inizio ore 9,20
Nella prima età moderna, immagini e testi, esaltanti la Chiesa cattolica, misericordiosa e trionfante, e la Monarchia degli Asburgo, zelante e pia, propagandavano una proiezione (fittizia?) di diffusa armonia. La visione di comunità ideali, impegnate a condividere virtù strumentali, si scontrava con fattori potenzialmente dirompenti e scardinanti: un impero coloniale planetario, nemici politici interni ed esterni, alterità che rivendicavano la propria identità e sovranità competitive. Mentre i modelli sociali e morali promuovevano ideologie di concordia e perfezione, le promesse di felicità e salvezza comportavano pacificazioni forzate e centralizzanti di dissensi e conflitti.
Quali immagini e quali libri vennero privilegiati per conquistare le anime, placare le disparità e edificare le coscienze? Quali pratiche vennero messe in atto per costruire un senso di appartenenza e legittimare l'autorità? Il simposio analizza come ordini religiosi, rappresentanti politici, immagini e libri concepissero e distribuissero visioni della società e della morale, chiamate a rispondere alle manovre della Monarchia universale cattolica, a dettami di fedeltà e ansie di interferenza. Quali opere univano, consolavano o connettevano i mondi iberici? Che cosa–nella prossimità di una nuova circolazione amplificata su scala globale–venne trasformato, omesso o enfatizzato, e perché?