Una mostra dedicata alla scoperta di quattro protagonisti della pittura astratta bolognese: Korompay, Mazzotti, Nanni, Tartarini
Data:
Luogo: Raccolta Lercaro, via Riva di Reno 57, Bologna
Organizzato da: Pasquale Fameli e Pierluca Nardoni
La mostra vede protagonisti quattro artisti che nella seconda metà del Novecento – seppure in modo discreto, ma non per questo meno interessante e significativo – hanno caratterizzato la scena culturale bolognese: Giovanni Korompay, Antonio Mazzotti, Mario Nanni e Ivo Tartarini. Nell’intenzione dei curatori le opere di questi artisti sono state indagate con la volontà di evidenziare lo stretto dialogo che intercorre all’interno della loro esperienza artistica, un aspetto che certamente costituisce una novità rispetto alla lettura che di questi autori la critica aveva finora proposto. La loro adesione al geometrismo, dunque, viene letta all’interno di un mutuo e reciproco rapporto, nella volontà di osservare – questa l’intenzione di Fameli e Nardoni – come tra i quattro percorsi individuali esistano corrispondenze e tramandi spesso dettati da stima e frequentazione reciproca. A partire dall’opera di Korompay, futurista veneto attivo nella città felsinea a partire dalla metà degli anni Quaranta, vengono messe in luce correlazioni e richiami tra i vari artisti, in un percorso che vede presenti trentasette opere, tra cui tre sculture.
La mostra, oltre a offrire un significativo contributo sugli studi dell’arte bolognese del secondo Novecento, diventa anche l’occasione per valorizzare le opere di Tartarini presenti all’interno della Raccolta Lercaro, finora inedite.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna ed ha il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Sarà visitabile dall’11 maggio al 17 settembre nei seguenti orari:
martedì e mercoledì 15.00-19.00; giovedì, venerdì, sabato, domenica 10.00-13.00 / 15.00-19.00.